Anche per il voto in Sardegna penoso lo spoglio delle schede. Sveglia!

Anche per il voto in Sardegna penoso lo spoglio delle schede. Nell'era del computer, di mille diavolerie del e sul web alla portata dei ragazzi ancor prima di andare a scuola si è dovuto attendere e attendere e attendere per avere i risultati. Il colmo. 
Abbiamo già avuto occasione di sottolineare più che positivamente il sistema di informazione elettorale del Ministero dell'Interno, chiarissimo e di agevole consultazione. Sembra però di essere in presenza di un gigante con i piedi di argilla. L'efficienza infatti inizia dal momento che i dati arrivano, quando cioè la velocità e semplicità di elaborazione sono decisamente super. Il guaio sta nella tappa precedente, nel tempo cioè che chi mettono gli scrutatori ad arrivare al termine dell'impegno con i dati conclusivi.
Ogni elezione presenta gli stessi problemi, o qui o là. Basta un intoppo in una sola sezione per bloccare le altre 20 se siamo a Sondrio, le altre decine o centinaia in altre città.
Gli intoppi
Gli intoppi sono di due tipi. Uno riguarda le indicazioni che vengono date ai seggi. L'altro riguarda l'inadeguatezza di chi deve procedere allo scrutinio dei voti ma anche alla compilazione corretta dei verbali.

Le indicazioni
La lettura della scheda deve essere integrale, e poi va messa via. A suo tempo, quando non era così, si adottò il nuovo sistema per evitare possibilità di brogli. Sbagliato. L'elezione per Comuni e Regioni – Idiozia quella di voler eliminare le Province e poi, ipotesi subordinata via l'elezione diretta -  é di fatto presidenziale. Assurda l'attesa di vedere come sono andate le cose mentre procedendo come un tempo in questo modo in mezz'ora, un'ora al massimo per i meno dotati per questo lavoro, tutti potrebbero conoscere l'esito, diventando di minore interesse liste e candidati salvo che per loro e addetti ai lavori. Per fare questo occorre solo che lo si stabilisca una volta per tutte anche con modalità precise per come collocare le schede dopo la prime lettura per passare dopo alla secondo e terza.

L'inadeguatezza
Ogni elezione salta fuori qualche problema in questo o quel seggio. In più di un'occasione si é vista la difficoltà di Presidente e Segretario a svolgere il loro compito. Talvolta nella interpretazione delle norme, altre in conteggi, altre ancora nella gestione di situazioni da interpretarsi. A titolo di esempio in occasione di una elezione politica un seggio in Alta Valle era ancora in alto mare dopo ore, bloccando quindi i dati della provincia di Sondrio. Quella situazione kafkiana era stata oggetto di una reprimenda da parte di Bruno Vespa, che conduceva su RAI Uno la trasmissione elettorale, nei confronti del Prefetto Porretti che, poveraccio, non c'entrava nulla, neanche sulla nomina dei componenti il seggio. La casistica é notevolmente ampia compresi un paio di errori di aritmetica nel conteggio finale che richiesero poi sentenze della Magistratura per regolarizzare i totali cambiando quindi gli eletti.

Cambiare
Come in passato torniamo a sostenere che gli addetti ai seggi nei ruoli di Presidente o di segretario vanno in un certo senso 'professionalizzati'. Di norma scelti fra dipendenti delle pubbliche amministrazioni, possibilmente su base volontaria che però si assoggettino a sedute di formazione e poi di aggiornamento sia sul piano teorico che su quello concreto con opportune simulazioni. Il loro impegno naturalmente nel quadro dell'attività ordinaria non aggiuntivo. Ovviamente non si può chiudere la possibilità di svolgere quel compito anche a chi é estraneo alla pubblica amministrazione. Deve però anche lui partecipare alla formazione e all'aggiornamento. Infine, visto che la tecnologia lo consente, nel caso di interpretazioni diverse sia possibile consultare una apposita task force al Ministero dell'Interno e avere risposta ai quesiti, nei soli casi di necessità di approfondimento lasciando che la scheda a verbale venga inserita nelle 'contestate'.

Non se ne farà niente, perché continua a valere la seconda legge della futurica di Isac Asimov. Testuale "la resistenza al cambiamento", trionfo della burocraziae dell'UCAS, il ben noto Ufficio Complicazioni Affari Semplici.
a.f.".

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