ELEZIONI. Incontro AVIS - candidati Presidenza Regione
COMUNICATO STAMPA POST INCONTRO DEL 24/02/2018 CON I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA
Il 24 febbraio alle 17.00 si è svolto presso il CNR di Via Corti, 12 a Milano, l’incontro denominato “La migliore politica è quella al servizio”, organizzato da Avis Regionale Lombardia (Associazione Volontari Italiani del Sangue), associazione che da più di 90 raccoglie e rappresenta più di un milione di cittadini comuni che credono nei valori della solidarietà e della partecipazione.
I candidati che hanno partecipato all’evento sono: Massimo Gatti per Sinistra per la Lombardia e Giorgio Gori coalizione centro sinistra. In rappresentanza: per Attilio Fontana, l’Assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale e al Post Expo Francesca Brianza, Simonetta Dassi per Liberi e Uguali, Vincenzo Gulisano per Movimento 5 stelle.
Stefano Arduni, caporedattore centrale del magazine Vita, ha condotto l’incontro sottoponendo ai candidati e rappresentanti 4 precise domande che vertevano sul tema centrale dell’incontro: “Scenari futuri del Sistema Trasfusionale, elemento fondamentale del SSN: quali gli impegni della Regione Lombardia?”.
Di seguito una sintesi delle risposte date alle singole domande:
1. La Lombardia ha raggiunto l’autosufficienza per quanto riguarda la raccolta del sangue, ma non per quella dei plasmaderivati. Non solo: i numeri che davamo prima dimostrano la funzione nazionale del sistema lombardo. È quindi indispensabile che sia individuato un tavolo di confronto fra i vari attori in grado di governare il sistema in modo da incentivare a favorire la donazione. Questo luogo esiste e si chiama SRC, struttura regionale di coordinamento. Ma di fatto è stata attivato una tantum proprio in questi giorni di campagna. Lei si sente di prendere l’impegno a fare della SRC, così come previsto dall’accordo del 13/10/2001, il luogo operativo di confronto costante dotato degli strumenti necessari sul modello del comitato direttivo del Centro nazionale sangue?
Sulla SRC tutti concordano nel dare un nuovo assetto organizzativo e la necessità di costanza di interlocuzione con Avis.
2. C’è un problema di risorse. La rimodulazione delle tariffe del 2016, di fatto ha drenato al sistema di Avis Lombardia 2 milioni di euro, privilegiando di fatto l’attività divulgativa rispetto a quella della pura raccolta. Con un evidente rischio di effetto boomerang a scapito dell’obiettivo finale: garantire al maggior numero di persone possibili l’accesso alle terapie salvavita. Lei si sente di prendere l’impegno di rivedere/rimodulare le tariffe a favore delle attività di raccolta del sangue?
Condividono l’opportunità di revisione delle tariffe di rimborso e si dichiarano disponibili ad affiancare Avis in questo percorso.
3. In base al Piano Sangue e Plasma Nazionale 2016‐2020 la Lombardia, capofila del gruppo interregionale composto da Piemonte e Sardegna, dovrà a breve promuovere un bando per l’avvio all’Industria delle donazioni di plasma in conto lavorazione. Si sente di prendere l’impegno pubblico che ‐ essendo il plasma umano un bene etico, sanitario ed economico pubblico, di proprietà delle Regioni ‐ non sia commerciabile e non possa essere fonte di lucro, riconoscendo all’Associazione il ruolo di garante sul corretto utilizzo del dono nei confronti di coloro che lo hanno messo a disposizione gratuitamente?
Tutti concordano sul mantenimento dell’attuale impostazione che vede il plasma, anche quello destinato alla produzione di medicinali plasmaderivati, all’interno di un sistema etico, gratuito e con il percorso del conto lavoro. Sono d’accordo nel coinvolgimento di Avis nel monitoraggio e nel coordinamento.
4. La riforma del Terzo settore prevede la costituzione di un registro unico nazionale del Terzo settore. È importate che questa nuova modalità non pregiudichi la rappresentatività di enti di secondo livello come Avis. Questo proprio nell’ottica di avere un sistema di raccolta ordinato, responsabile ed ordinato. Come prossimo rappresentante della Lombardia si sente di prendere l’impegno, nelle sedi deputate, a sostenere Avis nell’interlocuzione col Governo centrale?
Sottolineano l’importanza di attendere i Decreti amministrativi in corso di definizione a livello nazionale e importanza di coinvolgimento delle grandi reti associative come Avis.
L’incontro si è concluso con soddisfazione di tutte le parti grazie alle soluzioni prospettate