------------>>> Grillini. Premessa - 1. Vittoria SI ma di Pirro - 2. Suicidio politico

M5S entra negli annali come 21ma VITTORIA DI PIRRO in 2300 anni - da 199 deputati a 60/70

Premessa

(Alberto Frizziero)   Referendum. I lettori hanno verificato l'accuratezza delle previsioni del nostro giornale. Avevamo previsto il 53% di affluenza ed è stata il 53,84% con un centro dunque clamoroso. Avevamo previsto tra il 73% e il 77% per la percentuale del SI vicina al 69,64% effettivo e quindi, nonostante qualche out tecnico,  complessivamente più che positiva. In ogni caso assolutamente meglio di quasi tutte le previsioni e sondaggi della vigilia da parte di analisti, politici, giornalisti. Chi vuol controllare:

 ------->   http://www.gazzettadisondrio.it/politica/22092020/referendum-centratissi...   <-------

Perchè torniamo in argomento? Molto semplice, per sottolineare un'altra previsione azzeccata.
Il giorno in cui fu siglata l'intesa per il Conte 2 tra PD e M5S ci fu una sintetica dichiarazione del padre di questo Governo, Renzi: “I Grillini sono finiti”. Diverso fu il nostro commento. Renzi era stato categorico nella sua dichiarazione. Noi abbiamo invece sviluppato l'argomento in termini strategici ma sulla base di una serie di futuribili su cui scegliere. In sintesi non la fine per i Grillini, prospettiva semmai di medio periodo a conlusione del ritorno al sistema bipolare ma l'inevitabile loro subordinazione al PD in un quadro con elementi anche sorprendenti. Uno per tutti Draghi. E' ritenuto un po' da tutti un autorevolissimo candidato alla Presidenza della Repubblica. Anche da noi ma appunto per quest'aria generale le probabilità – si annoti – sono molto poche. E' più probabile – si annoti – di un secondo mandato a Mattarella.
Ultima annotazione. Non abbiamo la sfera di cristallo o qualche simile marchingegno che magicamente ci porta assai avanti rispetto al nostro tempo consentendoci di leggere qualche scampolo di futuro traducendolo per i nostri lettori. E' questione di metodo, di uscire da quello che viene definito “il Palazzo” stimato in 60.000 persone, di guardare le cose attentissime alle sfumature. Vogliamo ricordare, ad esempio, che mentre il Presidente della Repubblica Napolitano smaniava per la cosiddetta “Primavera Araba” e tutto “il Palazzo” con lui c'era chi documentava la porcheria dell'operazione franco-inglese. Nessuno in quei giorni ebbe sentore di cosa ci fosse dietro ossia la valuta africana, primi sottoscrittori Algeria e Libia, in calendario conclusivo, e saltata per i missili su Tripoli, con poi l'assassinio di Gheddafi. Sembrò incredibile a molti, anche qualificati che si fecero vivi, che in Italia ci fosse stato soltanto un modesto giornale di periferia, il nostro, a non cadere nella truffa della “Primavera Araba” e a rivelare la porcheria anti-valuta africana che avrebbe portato via al Governo francese la gestione finanziaria dei Paesi africani.
Ciò premesso un titolo che sintetizza ad hoc la situazione

1. Vittoria SI ma di Pirro

Sua Maestà il Referendum, oggetto di una grande campagna, prima fuori, poi dentro il Parlamento, nel Governo e, double face – ma sempre con la stessa faccia al comando - nell'altro Governo. Tal quale fino al punto, di fatto, ad obbligare anche chi non la pensava così, a sposare la causa del SI,
Referendum all'atto finale, lo spoglio delle schede, ed ecco che nell'aula di Monte Citorio 230 dei 630 scanni resteranno vuoti anche in sedute col 100% di presenti.
I Grillini alla comunicazione del risultato esplodono di gioia, evocano ricorsi storici, si godono il trionfo ma sarà solo per qualche ora, poi purtroppo per loro i risultati di regionali e comunali daranno ben diverso ed eloquente referto.
Hanno comunque vinto e quindi se uno vince dovrebbe incassare. Non va così. La dura realtà appare di colpo, scompare la gioia. Addirittura invece del succoso dividendo hanno incassato una botta terribile. Con una enorme presenza parlamentare pari a circa un terzo sono letteralmente affogati nel contestuale voto per le Regioni, addirittura sfiorando il nulla nel Veneto (2,69%), e per i Comuni. Risultato e situazioni da manuale nella Facoltà di Scienze Politiche visto che la vicenda grillina entra nell'albo d'oro di quelle che storicamente sono diventate per antonomasia le “vittorie di Pirro”.
La “vittoria grillina” viene dunque ad essere la 21ma dando la possibilità a Wikipedia di aggiungerla alle altre 20 degli ultimi 2300 anni. In calce un chiarimento a giustificazione dell'inserimento storico della vicenda referendaria e, perchè no, un insegnamento nel tempo che verrà.

2. Suicidio politico

C'è una specie di roditori, i lemming, diventati famosi perchè si diceva che periodicamente arrivassero in massa al mare per gettarvisi dentro. Seri studi dimostrarono che non era così, niente suicidio quindi di specie.
Peccato perchè l'identificazione del comportamento dei lemming – se fosse stata vera la credenza popolare – con quello dei Grillini in questa fase 'storica' sarebbe stata quasi perfetta.
Ci sono oggi infatti alla Camera 199 deputati M5S, escludendo gli eletti M5S che poi hanno cambiato casacca. Vediamo come sarebbe la situazione a Parlamento dimagrito, caso Monte Citorio.
Oggi, esclusi i posti del Governo e quelli tecnici, i seggi ad aula totalmente piena occupati da deputati sono 630. Alla prossima consultazione elettorale scenderanno dunque a 400. Bisogna vedere quale sarà la legge elettorale ma se verrà confermata la bozza PD si può prevedere che il M5S porterà in aula tra 60 e 70 deputati in tutto, e qualcuno perfino ipotizza anche meno. La riduzione negli altri partiti maggiori è invece del tutto modesta ed anzi uno di loro ne avrà un vantaggio.
Abbiamo quindi un'altra situazione da passare agli Annali nelle Facoltà di Scienze politiche: IL SUICIDIO POLITICO. 199 deputati hanno infatti decretato la fine certa di circa 120/130 di loro.
Viene in mente la storia di quel contadino che per far dispetto ai passeri brucia il raccolto o di altra, popolare, simile.

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Il significato di vittoria di Pirro - da Wikipedia

Una vittoria di Pirro o vittoria pirrica è una battaglia vinta a un prezzo troppo alto per il vincitore, tanto da far sì che la stessa scelta di scendere in battaglia, nonostante l'esito vittorioso, conduca alla sconfitta finale. re Pirro dell'Epiro, che sconfisse i Romani a Eraclea e Ascoli Satriano, rispettivamente nel 280 a.C. e nel 279 a.C., ma sostenendo perdite così alte da essere in ultima analisi incolmabili,  il termine è per analogia utile negli affari, nella politica, nella giurisprudenza o nello sport per descrivere un successo inutile o effimero, dove il vincitore formale ne esce sostanzialmente male o senza vantaggi che giustifichino lo sforzo.

Alberto Frizziero
Politica