Insediata dal Prefetto la nuova Conferenza Provinciale Permanente

Si rende noto che in data odierna, il Prefetto, Salvatore Pasquariello, ha presieduto la riunione plenaria in videoconferenza della Conferenza Provinciale Permanente, organismo previsto dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e dal D.P.R. 3 aprile 2006, n. 180, rinnovato in questa provincia con decreto prefettizio del 16 aprile scorso.
Essa si articola in quattro sezioni (Amministrazioni d’ordine; Sviluppo economico e attività produttive; Territorio, ambiente e infrastrutture; Servizi alla persona e alla comunità) e costituisce un tavolo di lavoro allargato a tutte le componenti istituzionali, economico-produttive e sociali del territorio, per la disamina di argomenti di vario interesse (tra i quali, il più noto, è quello trattato nel gennaio scorso relativamente all’Osservatorio sugli incidenti stradali).
Questo organismo assume un ruolo ancor più determinante nel contesto attuale, anche in considerazione delle criticità che il Sistema-Paese sarà chiamato ad affrontare con l’approssimarsi della cosiddetta Fase 2 dell’ emergenza epidemiologica da coronavirus in atto.
Il Prefetto, dopo aver salutato e ringraziato per la partecipazione tutti gli intervenuti, ha illustrato brevemente l’articolazione, le funzioni ed i compiti di questo importante organismo, procedendo a dare lettura delle disposizioni contenute nello schema di Regolamento sul funzionamento della Conferenza.
Al termine della lettura, dopo breve confronto tra le parti in ordine all’integrazione della composizione delle singole sezioni, si è proceduto all’approvazione  del Regolamento stesso.
Il Prefetto, successivamente, è passato a dare lettura della Direttiva del Ministro dell’Interno del 10 aprile scorso (avente ad oggetto le attività che su impulso delle Prefetture dovranno essere poste in essere per il “Monitoraggio del disagio sociale ed economico e per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità”) e, con il contributo dei presenti, ha individuato le specifiche parti della direttiva che saranno rispettivamente approfondite in seguito dalle singole sezioni. Ha fatto, poi, riferimento all’intervento del Ministro Lamorgese tenutosi ieri alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati.
In particolare, la prima sezione si occuperà dell’attività informativa preordinata a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, attraverso un’attenta ed accurata valutazione di tutti i possibili indicatori di rischio di condizionamento dei processi decisionali pubblici funzionali all’assegnazione degli appalti. In questa opera si affiancherà alle attività che vengono già ordinariamente svolte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e dal Gruppo Interforze che operano presso la Prefettura.
La seconda e la terza sessione si occuperanno di dare massimo impulso alle attività di ascolto, di dialogo e di confronto con gli attori istituzionali, i rappresentanti territoriali delle categorie produttive, delle parti sociali e del sistema finanziario e creditizio al fine di intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico, con particolare riguardo alle esigenze delle categorie più deboli. Si tratta, in buona sostanza, di un’azione che va svolta uniformemente sul territorio nazionale, al fine di contenere la diffusione di quei fenomeni criminali che costituiscono una grave minaccia agli equilibri di mercato di beni e servizi e al rispetto delle ordinarie regole di concorrenza. Ciò ricomprende anche la salvaguardia dell’accesso al credito legale da parte degli operatori economici e delle famiglie, indispensabile premessa per un’effettiva libertà di esercizio e ripresa dell’attività economica, costituzionalmente tutelata, oltre che fattore di prevenzione dell’odioso – in questo scenario vieppiù pervasivo – fenomeno dell’usura.
Infatti, i fenomeni di disagio correlati a possibili difficoltà della ripresa economica e produttiva possono determinare l’insorgere di condizioni favorevoli per un’espansione degli interessi illeciti e criminali.
Particolare attenzione va, altresì, rivolta al mondo delle imprese  anche al fine di favorire un rapporto ancora più agevole con le amministrazioni pubbliche. In questa fase, i ritardi, le disfunzioni organizzative   e le sovrapposizioni procedurali rappresenterebbero un peso intollerabile per le aziende, penalizzando inevitabilmente la ripresa e la competitività del nostro sistema produttivo.
La quarta sezione svolgerà, tra l’altro, un’opera di sensibilizzazione rivolta agli enti territoriali competenti ad adottare ulteriori misure di sostegno a situazioni di disagio sociale ed economico e di assistenza alla popolazione anche attraverso l’attivazione di sportelli di ascolto e la promozione di iniziative di solidarietà a vantaggio delle fasce di cittadini con maggiori difficoltà. In tale ambito, dovrà essere prestata una particolare premura, tra gli altri, al tema del disagio abitativo (che nell’attuale scenario è destinato a subire un incremento significativo  a maggior ragione in quei contesti territoriali nei quali più alto è il rischio di tensioni) e sarà effettuato un attento monitoraggio dell’andamento delle misure adottate dal Governo per il sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese.
Sondrio, 22 aprile 2020

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