CON L’ISLAM NON SI SCHERZA

Sognare è legittimo, ma prima che diventi incubo, è preferibile svegliarsi!

Dopo lo sgozzamento da vivo di Baldoni e l'accoltellamento alle spalle di Sammartino, ci si aspettava da parte della sinistra italiana qualche parola di biasimo sul grave delitto. Invece: silenzio assoluto. Solo l'ennesima strumentalizzazione di un morto ammazzato da mano amica, avvolto nella bandiera arcobaleno e con i soliti sermoni di Cgil-No Global-Pacifisti, sulla responsabilità non del musulmano assassino, ma di quella, a monte, di Israele che non accetta di ricevere in dono duecento missili al giorno e si permette anche l'ardire di reagire.

Due morti ammazzati che hanno ingenuamente creduto di diventare amici di chi non sa cos'è l'amicizia, la gratitudine, il valore della vita. Due morti ammazzati che credevano bastasse essere nemici dello stesso nemico (Israele e America), per diventare automaticamente amici e fratelli dei loro carnefici. Alla sinistra radicale italiana, possibile non siano bastate le lezioni della Sgrena e delle due Simone per rendersi conto che con l’Islam non si scherza?

E come la mettiamo con l’omicidio perpetrato a Brescia della ragazza pakistana da parte del padre musulmano? Eppure, roba da non credere, qualche “spiritoso” ha asserito che il fattore religioso non centrasse nulla con il movente dell’efferato delitto. Ciononostante, a dispetto dell’innegabilità dei fatti, in Italia, qualche anima “candida” osa parafrasare l’utopico “I have a dream”: cittadinanza italiana dopo 5 anni di permanenza sul territorio italiano. Sognare è legittimo, ma prima che diventi incubo, è preferibile svegliarsi!

Gianni Toffali

Gianni Toffali
Politica