ENERGIA, LA COMMISSIONE UE BACCHETTA 17 PAESI

«È ora che i Governi europei applichino, rapidamente e in modo completo, le direttive sul gas e l'elettricità: ci vuole coraggio a liberalizzare i mercati e noi non vogliamo dichiarare guerra, ma aiutarli a mettere a fuoco le priorità». Queste le parole del commissario all'Energia Andris Piebalgs che ha presentato nei giorni scorsi a Strasburgo una raffica di azioni legali che interessano - con diversi livelli di gravità - quasi tutti gli Stati europei. Sotto tiro la cattiva trasposizione della legislazione del 2003 che doveva creare un mercato unico europeo dell'energia.

Sono state 28 le lettere di messa in mora inviate a 17 Stati (Italia inclusa) per non aver correttamente liberalizzato i mercati, accompagnate da procedure d'infrazione su energie rinnovabili e biocarburanti. Piebalgs ha spiegato che, in alcuni casi, non c'è stata sufficiente separazione tra le attività di vendita al dettaglio e distribuzione; in altri, le tariffe sono state fissate a livelli che impediscono l'arrivo di concorrenti stranieri; in altri ancora, non si sono dati abbastanza poteri alle authorities.

Per quanto riguarda l'Italia, Bruxelles ha stigmatizzato l'insufficiente separazione tra attività di trasmissione e gestione delle reti del gas e l'incompleta indipendenza dei distributori (sia nel gas che nell'elettricità); anche se, da parte italiana, c'è chi sottolinea che le contestazioni sul gas sono più legate alla forma del recepimento che non alla sostanza, in quanto già esiste in realtà una separazione tra trasmissione/distribuzione e attività commerciale, cioè tra Snam rete gas e Eni.

Al nostro Paese sono state poi contestate l'insufficiente promozione e monitoraggio dell'utilizzo di energie rinnovabili e di biocarburanti. È scattato anche un parere motivato nei confronti dell'Italia per i vincoli rimasti nella legge "anti Edf", già condannata dalla Corte Ue, in quanto il tetto del 2% nei diritti di voto di azionisti stranieri nelle imprese energetiche è stato tolto, ma legato al principio di reciprocità. L'Italia è stata, invece, elogiata da Piebalgs in quanto è uno dei soli quattro Paesi che ha recepito la direttiva sull'efficienza energetica nell'edilizia.

Quindici – Federutility

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