'inComune'. Sen. Crosio attacca. Noi commentiamo

Riceviamo dal sen. Crosio, nota che chioseremo:

InComune, il senatore Crosio: «L’associazione ha rivelato il suo obiettivo: preparare il terreno a Renzi per annientare i territori» «InComune si è rivelata, nei fatti, per ciò che è: un’associazione politica. Un’azione legittima, ci mancherebbe, ma perché camuffarsi dietro la società civile e l’impegno degli amministratori pubblici? La presenza del senatore del Pd Mauro Del Barba, l’invito a Luigi Marattin, dal settembre 2014 consigliere economico del premier Renzi, hanno svelato ciò che, fin dal principio, era a noi evidente: InComune è al servizio del Governo per preparare il terreno al disegno di imporre le fusioni dei Comuni sotto i cinquemila abitanti dall’alto. Mi auguro che quantomeno ai sindaci presenti agli incontri pubblici questa circostanza sia stata resa nota, a meno che non vengano considerati alla stregua di burattini da manovrare. I promotori di InComune, istruiti da Del Barba, dall’economista Marattin e da altri esponenti del Governo Renzi, devono coprire in provincia di Sondrio l’evidenza dei fatti: il fallimento della legge Delrio e la presa in giro della specificità montana che sin qui ha prodotto soltanto tagli, alla faccia delle tutele promesse; il vero obiettivo della riforma costituzionale che accentra tutto nelle mani dello Stato e che toglierà alle Regioni la gestione delle acque. Tutti questi fatti devono essere ben chiari ai sindaci, spero che abbiano compreso le mire di InComune, poiché con difficoltà potranno da una parte lavorare per Renzi contro la Regione e dall’altra dialogare con Maroni sulle tante materie importanti per il territorio, prima fra tutte la sanità. Non so quanto potrà essere utile alla causa valtellinese il progetto politico di InComune. Con Regione Lombardia possiamo essere protagonisti del nostro futuro, dialogare con un governatore che conosce il nostro territorio e che in più occasioni ha dimostrato di averne a cuore gli interessi, da ultimo difendendo i punti nascita degli ospedali di Sondalo e di Chiavenna. Con InComune i sindaci lavoreranno per realizzare il progetto di Renzi di annientare i territori, di sottrarre loro risorse economiche e autonomia: è questo ciò che vogliono i cittadini?»

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Nostra nota

Abbiamo presente il 'manifesto' della neonata Associazione, da quello di metà gennaio a quello dei giorni scorsi. Uno stralcio: “inComune nasce proprio per questo: fare rete tra gli amministratori, gli imprenditori, i giovani, i cittadini e le comunità e creare quel luogo di discussione sana e costruttiva che finora è sempre mancato. Un luogo aperto a tutti coloro che desiderano confrontarsi e condividere idee e progetti." e poi molte le cose da cambiare e migliorare: inComune c’è, è pronta a esercitare il suo ruolo con l’obiettivo di migliorare le nostre comunità e proporre delle idee concrete di sviluppo per il territorio della Valtellina e della Valchiavenna.” hanno continuato i vertici dell’associazione, che racchiude Sindaci, amministratori locali e molti cittadini che hanno deciso di impegnarsi per lo sviluppo delle proprie comunità. “Per questo stiamo presentando e raccogliendo adesioni per i gruppi di lavoro tematici, che avvieremo ufficialmente al termine del tour di presentazione dell’Associazione.
Non entriamo nelle questioni partitiche ma osservando dall'esterno e pubblicando quel che ci è stato inviato la matrice ci era sembrata evidente. Pure evidente da un lato la volontà di discutere dall'altro quella di consolidare la posizione del sen Del Barba che, molto attivo a Roma, in provincia oggi non pare essere il leader, figura per la quale tanti del centro-sinistra vedono in posizione decisamente prevalente, anche per la sua vincente predisposizione al rapporto con la gente, caratteristica valtellinese per antonomasia. Così, almeno, si dice. e cpsì dunque riferiamo. Quanto all'iniziativa così come presentata non può non essere ritenuta positiva perchè la culrura politica è essenziale per ls società. D'altronde se viene fatta dal centrosinistra ne faccia una anche il centrodestra, no? Due osservazioni:

1. La prima riguarda la follia pura del voler imporre l'accorpamento coatto dei Comuni sotto i 5000 abitanti come proposto dal PD alla Camera.  Abbiamo dedicato a questa idiozia tre articoli documentando la ragione di questo giudizio con riferimento alla Francia che in questa materia ha tanto da insegnarci.  Non pensiamo che i nostri Sindaci siano così "caricati indietro" da accettare provvedimenti che neppure il Fascismo si era pensato di adottare. Ci sono situazioni da vedere ma discutendone senza che ci sia un gruppo di parlamentari che venga a mettere il naso a casa nostra con una proposta di legge da 'centralismo democratico' che credevamo sepolto per sempre

2. La seconda riguarda la paternità. E' plausibile il dubbio che dietro vi sia in qualche modo il sen. Del Barba come dice il sen. Crosio. Non sottoscriviamo nè respingiamo. C'è però una contraddizione grossa come un casa, rispetto alla strada che inComune vuol percorrere. Quanto ci è stato mandato, e che noi abbiamo pubblicato, per firma prima ha avuto "il Comitato" e poi "inComune" presentandosi inoltre come "Direttivo". Al di là di chi ha partecipato agli incontri si ha paura a indicare nome e cognome dei componenti il Direttivo e come tale Direttivo sia stato eletto?. Trasparenza.

NdD

 

 

 

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