La riforma Renzi-Del Rio delle Province si è rivelata una vera idiozia
(Milano, 12 lug) “Il re é nudo. La tanto acclamata riforma Renzi-Delrio sulle Province ha avuto come unico effetto quello di mettere a repentaglio la manutenzione di strade, ponti, viadotti, gallerie e scuole provinciali, togliendo personale e competenze alle Province ma moltiplicandone i costi. É tempo di una politica seria e di scelte coraggiose: ben venga che un governo responsabile come quello attuale cerchi di mettere finalmente mano a una disastro provocato dal Partito Democratico di Renzi”.
Così l’Assessore con delega agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori ha commentato l’annuncio del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di inserire nella prossima legge di bilancio un piano di 6 miliardi a favore delle piccole opere provinciali, presentato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia Giovanni Tria.
“Le Province italiane - ha continuato Sertori - gestiscono 5700 scuole superiori, 130 mila km di strade provinciali e 40 mila ponti. Ebbene, togliere risorse, personale e competenze a questo Ente ha messo in difficoltà tutto il Paese e non ha fatto risparmiare nulla ai cittadini”. Secondo Sertori “gli investimenti pubblici, se fatti in tempi celeri, hanno riscontri positivi e non é più tempo di fare della demagogia: con le finanziarie di Renzi i tributi provinciali, che non hanno mai smesso di pagare i cittadini, non restano sul territorio per le strade e le scuole, ma sono risucchiati dallo stato centrale. E’ quindi necessario portare le cose alla giusta misura e le risorse devono rimanere in Provincia o sui territori”.
Inoltre l’assessore Sertori ha ribadito la necessità di ridare dignità a questo Ente che è anche di rappresentanza dei territori: “encomiabile é il lavoro straordinario e di assoluto volontariato fatto dai presidenti delle province che, in questi anni scellerati, hanno assunto delle responsabilità incredibili. Se non hai risorse per mantenere le scuole e le strade, in caso di incidenti (come ad esempio quelli causati da buche o dovuti al crollo di soffitti) la responsabilità civile é del rappresentante legale dell’ente Provincia, ovvero del Presidente, che qualcuno ha deciso si assumesse gratuitamente questi oneri, pur avendogli sottratto i soldi”.
“Il 18 luglio, a Roma, é previsto in un convegno per approfondire il tema sulla inefficienza della gestione dei servizi pubblici e continuare con tenacia a semplificare il Paese, migliorare i servizi, presidiare il territorio”, ha concluso Sertori.