ARNOLD SCHWARZENEGGER: PRESIDENTE MANCATO?

È il più grande “patrimonio del Partito Repubblicano della California”. Ecco come Arnold Schwarzenegger, il governatore della California, fu presentato a un convegno del GOP. Ed infatti è vero che l’influenza di Schwarzenegger nel Golden State è stata significativa specialmente quando si considera che il partito democratico domina la politica statale. Ambedue la camere legislative sono infatti nelle mani dei democratici mentre il potere esecutivo è solidamente nelle mani di un repubblicano.

Non tutti i repubblicani vedono Schwarzenegger di buon occhio considerandolo un Republican in name only (un RINO) per la sua politica moderata che non riflette l’ala destra del GOP. Ciononostante non è difficile capire che per avere successo in politica i repubblicani devono seguire una linea moderata. Schwarzenegger ne è l’esempio classico. Malgrado alcune idee che certamente lo rendono parte del GOP come il suo interesse per la tasse basse e l’importanza di mantenere un’economia vibrante, l’eIX attore è riuscito a battere i democratici e persino rubargli la loro tematica. Ciò è divenuto evidente con la campagna di Schwarzenegger sul riscaldamento globale che la linea dura del Partito Repubblicano continua a vedere come un tema non degno di considerazione. Inoltre mentre molti repubblicani continuano a essere addormentati sulla questione della sanità universale, Schwarzenegger ha fatto una proposta che potrebbe permettere a tutti i californiani di comprare l’assicurazione medica.

La linea moderata di Schwarzenegger non è però veramente nel suo DNA dato che nel 2005 aveva proposto un referendum per ridurre il potere dei sindacati, ridisegnare i distretti delle elezioni e allungare il periodo di precariato degli insegnanti. I tentativi del governatore sono stati rifiutati dagli elettori e Schwarzi, da buon politico, ha accettato il verdetto e ha sterzato a sinistra. L’eIX attore ha capito che la mentalità dell’ala destra repubblicana vuol dire che il partito continuerà a emarginarsi sempre di più. Ciò spingerà gli elettori indipendenti che determinano i risultati delle elezioni a continuare la loro svolta verso i democratici soprattutto in uno Stato come la California che quasi sempre vota democratico non solo nelle elezioni statali ma anche in quelle nazionali.

Anche in questioni nazionali Schwarzi si è spostato verso il centro soprattutto con il tema dell’immigrazione. Malgrado alcuni commenti di lode verso i Minutemen, un gruppo di estrema destra che ha cercato di pattugliare il confine con il Messico per impedire l’immigrazione illegale, Schwarzenegger ha poi cambiato idea e si è dimostrato abbastanza sensibile ai bisogni degli indocumentati. Nella sua proposta per la sanità universale in California ha detto che i bambini sono bambini e meritano cure mediche senza riguardo della residenza legale o illegale dei loro genitori.

Ma se alcuni Repubblicani in California si rendono conto che la linea moderata del governatore è la strada da seguire per ottenere il potere e mantenerlo altri vedono questa ideologia come troppo vicina al partito democratico e si oppongono a seguirla ciecamente. Ciò si è visto quest’estate quando la minoranza repubblicana al senato statale e alla camera è riuscita a bloccare l’approvazione del bilancio statale. Giacché la costituzione californiana richiede due terzi dei legislatori per approvare il bilancio annuale, la minoranza del GOP si oppose finché due dei loro membri decisero di appoggiare i democratici ed il governatore e finalmente il bilancio è stato approvato.

La linea moderata di Schwarzi non sarà popolare con tutti i repubblicani ma dimostra che per vincere le elezioni bisogna remare non solo con la destra ma anche con la sinistra. Non a caso il primo della classe nelle primarie alla corsa presidenziale del GOP è Rudy Giuliani, anche lui un moderato, con prese di posizioni non molto diverse da quelle di Schwarzenegger. Infatti se il candidato italo-americano riuscirà ad ottenere la nomina del suo partito darà filo da torcere a chiunque sia il suo avversario democratico. Una differenza basica tra Giuliani e Schwarzenegger è che il primo è nato in America mentre il secondo in Austria. Se l’eIX attore fosse nato negli USA avrebbe tutte le carte in regola per seguire le orme di Ronald Reagan, anche lui attore di Hollywood e governatore della California. Ma non bisogna essere tristi per Schwarzi. La California ha un Pil che rivaleggia quello delle maggiori Nazioni industriali. Se il Golden State fosse una nazione, Schwarzenegger sarebbe già “presidente”.

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com, PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (nell’International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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