E ora vogliono toglierci la Camera di Commercio
Il Consiglio dei Ministri – in calce l'ordine del giorno - mentre scriviamo non è ancora terminato. Non si sa se si darà il via alla Riforma della Pubblica Amministrazione viste le resistenze dei dirigenti che fatto un Concorso il posto lo avevano a vita e, per altro verso, dal settore delle partecipate, quasi 5000 per via dei tagli e delle prospettive. Resistenze forti all'interno del PD visto che gran parte di queste aziende vedono nei direttivi persone per lo più nominate da Enti Locali a maggioranza di sinistra.
Ne scriviamo ugualmente perchè che sia oggi o che ci sia un rinvio al 27 p,v. Il discorso che ci interessa, quello delle Camere di Commercio, non cambia. Ormai è deciso che delle attuali 105 ne resteranno in vita solo 60.
Secondo 'Radio Scarpa', in genere bene informata, uno dei 45 funerali potrebbe, o dovrebbe riguardare l'Ente che ha sede in Via Piazzi - nato a Chiavenna il 21 agosto del 1811 e traslocato a Sondrio nel 1927 - , che non è un carrozzone, che non ha dipendenti e dipendenti e dipendenti, che nello sviluppo della nostra comunità aveva e ha un ruolo importante. Per inciso al personale delle Camere soppresse dovrebbe pensarci Unioncamere sul da farsi e poi far intervenire le Regioni.
In quel di Roma l'esperienza fallimentare delle decisioni romane sulle Province non ha insegnato niente. Parlavano di chiuderle, e non l'hanno fatto e comunque domani dovranno essere sostituite comunque da qualche Ente visto che le funzioni qualcuno deve pur svolgerle. A sentire Ministri si riducevano gli occupati ma dimenticavano, o non sapevano affatto, che se si mandavano via i 20.000 di cui parlavano si sarebbero fermati i trasporti, sarebbe rimasto spoglio l'ambiente e via dicendo. Avanti tutta dunque, non importa se alla carlona.
In Via Piazzi qualcuno deve cominciare a fare le valige?
GdS
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