SANITÀ USA: LA RICETTA DEL DOTT. DEAN

SANITÀ USA: LA RICETTA DEL DOTT. DEAN


"Non stiamo cercando di nazionalizzare l'assicurazione medica". "Stiamo solo cercando di offrire un'opzione agli americani". Chi parla è Howard Dean, laureato in medicina, ex presidente del Partito Democratico statunitense, mentre discuteva la questione della sanità in un programma televisivo della Msnbc.

L'opzione di Dean è di ampliare il programma di Medicare, la cassa mutua per gli anziani, a tutti coloro che non hanno assicurazione medica e cercano sanità ad un prezzo ragionevole.

La sanità negli Usa è in buona parte nelle mani delle aziende private (160 milioni di clienti) eccetto per i maggiori di 65 anni di età (40 milioni) che possono qualificare per Medicare. Come si sa, le aziende private non si interessano ad assicurare tutti preferendo avere come clienti la gente che comporta poco rischio onde potere guadagnare sempre di più. In sostanza, la motivazione principale delle assicurazioni private non è la salute della gente ma i profitti. Assicurare persone che soffrono di malattie serie causerebbe perdite enormi quindi coloro i quali non hanno assicurazione ed hanno qualche malattia non la possono ottenere nemmeno pagando prezzi esorbitanti.

Quanto costa un'assicurazione privata? Per una famiglia di quattro persone il costo si aggira sui 13.000 dollari annui secondo la National Coalition on Healthcare. Nel 2008 gli Stati Uniti hanno speso il 17% del Pil in assicurazione medica comparato al 10% in Svizzera e 9% in altri Paesi occidentali e Canada.

Si crederebbe che la spesa notevole avrebbe risultati positivi. Uno studio del New York Times rivela invece che mortalità dei neonati in America è più alta di quella di altri Paesi industriallizati (6,9 per 1.000 nascite in Usa, 5,9 in Gran Bretagna). Per quanto riguarda la speranza di vita in America è 77, 5 anni, la più bassa fra i Paesi industrializzati (la più alta è in Australia, 80,6 anni).

Dove vanno i soldi spesi? In parte per pagare le cure dei 47 milioni senza assicurazione i quali usano il pronto soccorso quando sono gravemente malati e non possono essere rifiutati. Ma una buona parte è assorbita dalle spese burocratiche dato che ogni assicurazione ha i suoi moduli da riempire e naturalmente il personale per sbrigare tutte queste carte. Si calcola che il 31% della spesa sanitaria privata in America va per coprire il costo burocratico. Si calcola anche che se invece di tante assicurazioni ci fosse solamente un'agenzia incaricata di pagare le spese si risparmierebbe abbastanza da potere assicurare i 47 milioni che ora fanno senza.

Le spese del Medicare sono considerevolmente più basse di quelle delle assicurazioni private. Ecco una delle ragioni che spronano la proposta di Dean. Secondo alcuni calcoli Medicare spende solo il 5% del suo totale in spese burocratiche. Come si sa qualcuno deve pagare per tutti quegli annunci alla televisione che le aziende farmaceutiche usano per vendere medicine. Quanti annunci si vedono alla televisione per vendere il programma Medicare?

Il piano di Dean aprirebbe le porte di un programma simile al Medicare per coloro che non hanno assicurazione o non sono soddisfatti dell'assicurazione privata che hanno. Ovviamente le assicurazioni private vedono questa opzione come concorrenza e cercheranno di etichettarla come un passo verso il sistema "socialistico" europeo e canadese. Anche i medici e gli ospedali si opporranno perché Medicare non rimborsa tanto quanto le assicurazioni private. La proposta di Dean sarà anche attaccata dall'estrema sinistra che vede il passo avanti di Dean come un compromesso che continua a favorire le assicurazioni private invece di creare un sistema di sanità nazionale per tutti. Gli Stati Uniti però non sono pronti ad abbandonare il privato.

L'opzione di Dean non è una certezza ed ha bisogno del supporto dei cittadini per incoraggiare il Congresso che attualmente sta conducendo uno studio sulla riforma sanitaria a muoversi nella giusta direzione. Quindi il passo avanti dell'opzione di Dean ci porterebbe più vicini all'ideale. Coloro i quali vogliono firmare la petizione di Dean possono farlo andando al sito Internet http://www.standwithdrdean.com/

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com), PhD della Università della California a

Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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