Visto giusto (noi): il Governo, pur inviso dura, il PD gongola, il M5S succube,

Il 13 agosto, fra l'altro, avevamo così confermato la posizione espressa precedentemente convinti come eravamo che al voto non ci saremmo andati (l'ennesima volta che le nostre previsioni si rivelano precise.
"Tiriamo allora le somme. Renzi il più gasato contro il voto. Ha una predominanza interna al PD sia al Senato che alla Camera, ritorna in circolo ed evita l'emorragia di parlamentari a lui vicini che avrebbe se ci fossero le elezioni. Zingaretti non può far altro che adeguarsi. Leu e europei non chiedono di meglio. Grillini ringraziano per il salvagente chiedendo in cambio solo il voto-bandiera della eliminazione di 345 parlamentari. Quelli che invece ci sono ancora sotto sotto ovviamente sono contro il voto dato che ne manderebbe a casa parecchi. E poi qualcuno accarezza l'idea di un governo temporaneo ma addirittura di finire normalmente la legislatura. Va infatti tenuto conto che la gestione governativa sarebbe al 90% in mano al PD che sa governare lasciando al M5S che non sa ancora governare solo qualche contentino d'immagine. M5S che in questo modo nel tempo quasi sparirebbe assorbito per gran parte dal PD. Fisiologico cannibalismo politico". Qualcuno contesterà la valutazione relativa ai grillini dicendo che ci sono i 29 punti programmatici ecc. ecc. Non siamo ancora al voto di fiducia e già qualche Ministro dimostra di pensarla a modo suo tanto che è dovuto intervenire il Presidente del Consiglio invitando i Ministri, di fatto, a non begare fra loro. Non siamo soli nel pensarla come sopra; ce ne sono persino nei sostenitori di questo Governo, il più a sinistra dalla Liberazione ad oggi, oltre che nelle file dell'opposizione.
Il M5S non è in grado di dire NO. Può esserci qualche schermaglia ma nulla più. E così non saranno revocate le concessioni autostradali, del taglio dei 345 parlamentari non si parla quale sia lo sbocco per cui lo anticipiamo noi. Si provvederà anche pensando alla legge elettorale ma nella votazione finale, la quarta quindi la definitiva, nel segreto dell'urna arriverà il no, votato anche da alcuni grillini. Pive nel sacco. La riforma della Giustizia come predisposta dovrà fare passi del gambero. Eccetera, eccetera. Il PD del campo quasi libero per il M5S disarmato potrà, anzi dovrà, anche concedere qualcosa, tanto per salvare l'anima, ma pensando soprattutto a quelle 400 nomine da fare in primavera più una, la più importante, quella dell'inquilino del Quirinale: Torna l'idea di Prodi, si butta, ma non può essere altro che una bufala, il nome di Conte? Occasione buona per la ristrutturazione definitiva del PD che in tal modo si avvierebbe di avere la guida del Paese e non per una sola Legislatura.  Fin qui lo schema teorico ma poi c'è da vedere se il centrodestra costruisce razionalmente il suo futuro tenendo conto che il PD fra un anno e mezzo in parte e fra due e mezzo tornerà sui livelli alti, come una volta i vari partiti di sinistra suoi predecessori. Il fattore tempo diventa determinante. Se riesce a riguadagnare in tempi veloci il centrodestra può sperare. Se i tempi non sono veloci per almeno 10 anni è opposizione.
a.f.

 

 

 

 

 

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