E adesso il voto a Sondrio

Torniamo in argomento dopo le elezioni per Senato, Camera, Regione.

Replichiamo la pubblicazione del nostro articolo di un paio di settimane fa: "20 GENNAIO 2018 POLITICA - Sondrio: Elezioni per scegliere il Sindaco: sinistra a -2, centro destra a -6" che poi è l'ultimo ad oggi di una serie sempre sullo stesso argomento che si sta avvicinando. Lo facciamo per sottolineare, a spoglio delle politiche concluso, il pensare che valga il principio della legge transitiva dell'uguaglianza. La tentazione è forte ma le cose non stanno così, cioè non si può fare il calcolo dei voti necessari per raggiungere la fascia tricolore trasferendo pari pari alle elezioni comunali la quantità di consensi avuti alle politiche. Se lo si fa il discorso è chiuso per il centrodestra che va a rischiare tutto mentre il centrosinistra può sperare, però nella sola ipotesi di divisioni degli avversari, di partire subito pancia a terra per cercare di fare "il quintis" dopo la quaterna di Molteni. Il testo:

Elezioni a Sondrio per scegliere il/la nuovo/a Sindaco/a

Riprendiamo quanto scritto ad inizio estate, a settembre, al 2 ottobre e quanto deve essere scritto oggi 20 gennaio: non è cambiato molto e Interessante invece quello che si riscontra:

1.   Quasi nessuno sa che il Comune andrà al voto tra quattro mesi e poco più
2..  Quasi nessuno sa che Molteni deve passare ad altri la fascia tricolore
3.   Quasi nessuno, anche in ordine di grandezza, sa quanti siano i consiglieri
4.   Pressochè nessuno conosce i responsabili politici, almeno quelli dei principali partiti
5.  Tanti, infine, dicono di non andare a votare
Ci sarebbe qualche altro aspetto ma le risposte sono troppo articolate e non sintetizzabili.

L'attività preelettorale, obiettivo il voto a primavera 2018, inizia, scrivevamo, dopo le vacanze estive. Chi ritarda concede una sorta di bonus agli avversari, specie per il valzer delle liste civiche che ci sarà e che determina fortissime relazioni interpersonali.

Il 12.9 scrivevamo: Prima conclusione: Al voto il 10 giugno data che assumiamo a riferimento. Entro il 17 eventuali collegamenti fra liste e il ballottaggio il 24. Palla al centro? Sì ma per andare a monte, per andare fra quelli che in definitiva manderanno alla Stua del Palazzo Pretorio il nuovo inquilino, avendo l'attuale un ostracismo assoluto, quello della legge che consente solo due mandati consecutivi.
Interessante quello che si riscontra:

Quanti saranno interessati direttamente devono partire dai di cui avanti. Tale esigenza accomuna tutti, destra, centrodestra, sinistra, centrosinistra, centro, Lista Stella Alpina, Lista Scarpasacchi, Sondrio plutocratica, Valtellina uber alles ecc.

Il Sindaco dovrebbe essere 'costruito', e vale per tutti.
La scelta non è facile perchè alla levatura morale, alla competenza, indispensabile, devono accompagnarsi capacità politiche sia riferendosi all'interno che all'esterno. Con il folle declassamento della Provincia, particolarmente sentito da noi, il ruolo del primo cittadino di Sondrio non può essere circoscritto al territorio compreso fra Sassella e Cappella della Cà Bianca, fra Cagnoletti e Albosaggia. Aggiungasi che la situazione della città richiede che il futuro sindaco abbia, se non competenza, quantomeno sensibilità per urbanistica-territorio (in logica di area vasta) e bilancio (non certo per la parte 'ragioneristica' ma per l'architettura complessiva).
Il quadro logico, in quella 'logica politica' che è - no, non 'è' bensì 'sarebbe' vista la situazione - essenziale ad ogni livello, indica schemi semplici, su entrambi i versanti tradizionali e preso atto della posizione autonoma dei 'grillini'.

Entrambi debbono 'lanciare' il loro candidato o, in assenza di intese, i loro candidati. Che non sono prioritari. Non c'è, ad oggi e a quanto pare il candidato di larga popolarità associata alla indispensabile esperienza. Il passaggio politico è prioritario. Ci fosse nel centro destra l'abituale idiosincrasia nell'accordarsi e o loro abituali tempi biblici decisionali la sinistra si fregherebbe le mani vedendo concretizzarsi la prospettiva di ripetere il deja-vu. Per quattro volte principale supporter di Molteni, al di là della sua popolarità personale, è stata l'evanescenza dei suoi avversari che una volta per una ragione, una volta per l'altra, hanno trovato il modo di offrire su un vassoio d'argento le chiavi della città all'attuale Sindaco.

C'è da ragionare in un tempo  in cui sembra che non ne resti nemmeno il ricordo nel deserto che i vari partiti sono riusciti a creare, per la verità non da soli. Dopo le note vicende che è stato comodo per qualche interessato ingigantire, anzichè fare piazza pulita dei politici presi con le mano nel sacco distinguendone la maggioranza corretta e in buona fede, si è fatta piazza pulita della politica dimenticandone il ruolo essenziale quando si segue il suo filone nobile.

Il centrodestra, al di là delle tattiche e del tipo di presentazioni, avrebbe questa volta rispetto al passato il vantaggio di partire alla pari, (o di non avere lo svantaggio) di presentare l'aspirante inquilino della Stua sullo stesso piano di ogni altro. Se in 94 giorni non sceglie, scerivevamo, se in 94 giorni accumula il carburante da usare poi in discesa  sino al 10 giugno, si prepari l'undici giugno a recitare ancora l'abituale “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Tanto allora.
I 94 giorni sono passati, ne stanno passando altri, e sulla scena non compare nulla salvo qualche interpretazione di stampa che però non ha certezze o anche quasi-certezze.
Consegue che nella scala Idif (la cui valutazione varia tra il +10 e il -10) entrambi gli schieramenti si piazzano sul versante negativo. Meno due al centro-sinistra e meno 5 al centro destra, senza voto il M5S per mancanza di dati).

-   Contenuto il parametro negativo del centro sinistra perchè, sia pure solo per deduzione e per esame politico della persona, sulla carta una possibilità di candidatura ci sarebbe.

-   Pesante il parametro negativo del centro destra per due concorrenti ragioni: intesa politica da realizzare e ricerca di un candidato che vada bene alle forze in campo ma che deve però essere lui a guidare la coalizione sia nella stesura di un programma serio e incisivo sia nella scelta, preventiva e non successiva al voto.

Ultima annotazione: si è parlato, dappertutto e tutti, di candidato-sindaco non pensando invece che qualche possibilità, sia pure non su entrambi i versanti, l'avrebbe la candidata-Sindaco, quella in grado - si sussurra - da portare a cinque consecutive la vittoria della sinistra.
Gd

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