Interno. Dopo Salvini un Prefetto (!) e ci sarebbe stato un Ministro competente
Habemus rutrum
Ecco il trucco per risolvere il problema della scelta del Ministero dell'Interno. Lo voleva il M5S, lo voleva il PD e comunque c'erano e pro e contro. Indiscutibilmente c'era chi aveva esperienza da vendere, proprio in materia di migranti e immigrazione, per quasi 2 anni compiuti al Viminale, ed era il Ministro Minniti, come da qualche cenno biografico che stralciamo relativamente la sua attenzione a questo problema.
L'hanno lasciato a casa, nominando un tecnico, anzi 'una' in modo che nascessero problemi i due partiti non pagano dazio. Intendiamoci, in fatto di esperienza questa dr.ssa Lamorgese, da novembre consigliere di Stato, ne ha da vendere ma in particolare con un certo incarico. Sino al dà infatti il caso che dal 19 luglio 2013 al 12 febbraio 2017 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno. Si guardino le date, la precedente e questa: 12 dicembre 2016 –
1º giugno 2018 Minniti Ministro dell'Interno.
Il PD sa governare, pericolo per M5S
Un solo commento: un'altra dimostrazione come il PD, nonostante gli sconquassi interni, sappia muoversi, del resto con un'ulteriore dimostrazione: i Ministri. I grillini ne hanno, anche di immagine. Il PD: Interno (mascherato con il tecnico), Economia (con le 400 nomine da fare), Infrastrutture, Difesa. Bastano a valere metà Governo. Non a caso Renzi, principale artefice del no alle elezioni, abbia subito commentato la soluzione come il suicidio politico del Movimento 5 Stelle.
Così come il Governo ovviamente oggi di sinistra non avendo più nulla di centro salvo un paio di personaggi mazziati e contenti e che si sono sentiti "in imbarazzo" come ha detto Casini, diviene strumento della ricomposizione del Leu. PD al 27 - 28 % fra neanche due anni e ancora in crescita. Spazio ovviamente in graduale ma costante e inarrestabile riduzione per il M5S sebbene non domattina.
E che dire del Governo?
Da qualsiasi parte si guardi, di qualsiasi colore politico siano le mostrine c'è da convenire tutti “come era meglio quando era peggio!”
a.f.
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MINNITI. Già valido Ministro dell'Interno
Da Wikipedia;
>>> Il 12 dicembre 2016 è stato designato dal nuovo Presidente del consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, ministro dell'Interno. Si ricorda in merito il 'Decreto Minniti ', in materia di immigrazione, accoglimento dei rifugiati politici, e sicurezza sociale in merito a pubbliche manifestazioni ed eventi sportivi.
Il principale problema affrontato da Minniti nella sua veste di Ministro dell'Interno riguarda la crisi dei migranti perdurante e il contrasto delle attività illegali dei trafficanti di uomini. Il ministro ha cercato di porvi rimedio adottando diverse misure.
Uno dei primi provvedimenti adottati è stato la riapertura e l'aumento del numero dei Centri di identificazione ed espulsione dei migranti (CIE) e il raddoppio delle espulsioni, provvedimenti appoggiati anche dal capo della polizia Franco Gabrielli[13]. Al fine di sostenere questa politica, il 9 gennaio 2017 Minniti si è recato in Libia, dove ha avviato le trattative con il presidente Fayez al-Sarraj e il governo locale per un nuovo accordo sui rimpatri. In questa occasione è stata riaperta l'ambasciata italiana a Tripoli, che precedentemente era stata chiusa[14].
Il 31 marzo a Roma, Minniti firmò un accordo con un rappresentante del governo di Tripoli e circa 60 capi delle tribù per contenere i flussi migratori a sud (confine con Algeria, Niger e Ciad), mentre a nord sarà operativa la guardia costiera contro gli scafisti grazie a 10 motovedette ristrutturate[15]. Un reportage del New York Times mostrò come le operazioni della guardia costiera libica rappresentassero una grave violazione dei diritti umani dei migranti, alcuni dei quali morirono in mare proprio ad opera della guardia costiera libica e malgrado l'osservazione delle autorità italiane[16].
Il 31 luglio viene introdotto dal Viminale, dietro impulso di Minniti, il Codice di condotta per le Ong impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare (fu accolto da alcune ma due no - nd r -), che regola l'attività delle Organizzazioni non governative impegnate nel mediterraneo. La mancata sottoscrizione del codice comporta l'adozione di misure da parte delle autorità italiane nei confronti delle relative navi.[17][18]
Alla fine di agosto dello stesso anno il ministro ha un incontro con 14 "sindaci" di città della Libia meridionale al fine di raggiungere un'intesa per il contrasto delle attività dei trafficanti di migranti.[19]
In seguito ad una campagna di stampa de "Il Fatto quotidiano" interviene l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani che ha giudicato "disumano" l'accordo siglato tra il ministro dell'interno italiano Minniti e il Primo Ministro libico Fayez al-Sarraj per la gestione dei flussi migratori, avendo accertato che nei centri di detenzione per i migranti presenti in Libia per conto dell'Italia si commettono ordinariamente atti di tortura e altre "atrocità". Ispezioni e interventi, poi la linea non cambia. <<<
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Chi è il nuovo Ministro dell'Interni (già Capo di Gabinetto dal 2013 al 2017
>>> Il Consiglio dei Ministri, riunitosi martedì 13 novembre 2018 a Palazzo Chigi – Seduta n. 27 – , su proposta del Presidente Giuseppe CONTE e visto il parere favorevole del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, ha delibrato la nomina a Consigliere di Stato del prefetto dott,ssa Luciana LAMORGESE, nell’ambito dell’aliquota dei posti riservati al Governo.
La dott.ssa Luciana LAMORGESE, nata a Potenza l’11 settembre 1953, è coniugata ed ha due figli. E’ in possesso del diploma di laurea in Giurisprudenza ed è abilitata all’esercizio della professione di Avvocato. Entrata in carriera nel marzo 1979, è stata promossa alla qualifica di Viceprefetto Ispettore a decorrere dal 1° gennaio 1989 ed a quella di Viceprefetto dal 1° gennaio 1994. Anteriormente alla nomina a Prefetto, ha prestato servizio presso le seguenti sedi:
-Prefettura Varese;
– Roma – Ministero, Direzione Generale per l’Amministrazione Generale e per gli Affari del Personale, dal dicembre 1980, ove ha prestato servizio dapprima presso la Divisione Affari Generali e quindi, dal dicembre 1985, presso l’Ufficio Studi per l’Amministrazione Generale e per gli Affari Legislativi; – Ufficio Centrale per gli Affari Legislativi e le Relazioni Internazionali, dall’ottobre 1996, ove è stata Direttore dell’Ufficio Ordinamento della Pubblica Amministrazione.
Nominata Prefetto il 28 luglio 2003, ha svolto le seguenti funzioni:
Direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.
Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 4 agosto 2008.
Vice Capo di Gabinetto per l’espletamento delle funzioni vicarie, a disposizione ai sensi della L. n. 410/91, dal 10 dicembre 2008.
Prefetto di Venezia, dal 12 gennaio 2010. Il 20 maggio 2011 è stata nominata anche Soggetto Attuatore per l’espletamento di tutte le attività necessarie per l’individuazione, l’allestimento o la realizzazione e la gestione delle strutture di accoglienza nella Regione Veneto.
Capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012.
Dal 19 luglio 2013 al 12 febbraio 2017 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno.
Dal 13 febbraio 2017 ha assunto l’incarico di Prefetto di Milano che ha ricoperto sino a fine settembre 2018 quando à stata collocata a riposo per sopraggiunti limiti di età. <<<
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