Macron. Libia, Gheddafi, grave errore. Scuse anche da Napolitano?
Libia. Il tempo è galantuomo. Sono passati pochi anni, per la precisione 7 e 13 giorni, e la verità emerge. Il Presidente francese Macron ha detto che loro, e i complici inglesi, hanno commesso un grave errore a portare la guerra nel Nord Africa con il risultato che tutto vedono.
Il tempo è galantuomo e così han dovuto troncare, per fortuna, la carriera i due bombaroli Sarkosy e Blair
Il tempo è galantuomo su questa vicenda anche qui in Italia. La scusa per dare il via ai bombardamenti – felicissime le aziende produttrici pensando alle ricche commesse necessarie per reintegrare i confetti usati – era stata l'eccidio di Bengasi. 10.000 morti, un crimine di Gheddafi. Non ci abbiamo creduto, siamo andati a Bengasi scoprendo che là non c'erano lutti, funerali, carri armati, o anche solo jeep militari. Strade illuminate, traffico scarso ma regolare.
Ne abbiamo scritto subito innanzitutto per essere io contrarissimo ad ogni guerra avendo esperienza in materia (una bomba scoppiata a 5 metri, altra pure vicina, mitragliamenti eccetera). In secondo luogo perchè mi pareva da suicidi prendersela con un Paese, unico fra quelli del petrolio, che aveva investito in Italia, che aveva abbandonato l'estremismo e via dicendo. In ogni caso contrario ad un linguaggio di morte, di tanti civili assassinati da bombe scioccamente e colpevolmente chiamate "intelligenti"
Come eravamo andati noi a Bengasi ci poteva andare chiunque perchè il viaggio l'avevamo fatto via etere andando a vedere le cose via webcam. Avrebbe visto, avrebbe capito l'imbroglio dei franco-inglesi
Il tempo è galantuomo e va onorato. Macron ha parlato di grave errore francese per cui ci sarebbe da attendersi analogo riconoscimento anche in Italia. Mentre noi dimostravamo ai nostri lettori il falso su Bengasi – falso un po' sullo schema delle armi di distruzione di massa di Bush che aspettiamo ancora adesso – il Presidente della Repubblica Napolitano in un atrio del Quirinale, ascoltato in TV, si pronunciava scaldatissimo per la “Primavera araba”.
Erano contro all'intervento una buona maggioranza del Parlamento, il Papa, Forze sociali ed economiche, pacifisti. Ma il Comandante in Capo dell'Esercito è il Presidente della Repubblica che presiede pure il Consiglio Supremo di Difesa e così dopo un paio di giorni il suo volere prevalse e dovemmo metterci anche noi a bombardare, magari anche impianti italiani, quelli che facevano gola a Sarcosy, altro che “Primavera araba”! Noi dunque con i bombaroli mentre, più intelligente la Germania se neera stata fuori...
Il tempo è galantuomo, anche per le scuse, Macron si è scusato, ci sarebbe da attendersi analogo comportamento da parte del Presidente della Repubblica Napolitano effervescente sostenitore di una strumentale ma inesistente “Primavera araba”.
Ci sarà?
f.