Una serie di interventi nello scenario dell'Islam

Riceviamo e pubblichiamo una serie di interventi di Nemo Canetta:

Carissimi Amici,

non posso non notare che mentre parecchi amici hanno risposto
alle mie sollecitazioni in merito alla questione armena, alla
Turchia nell'EU, alla vexata quaestio delle vignette, da parte
della ns politica e dei ns politici si tenga, salvo qualche
eccezione, un profilo tremendamente basso.

E questo punto unisce - non tanto stranamente - la sn alla dx.


Evidentemente gli interessi economici ed elettorali, in Italia
(ma non solo ..!), contano assai di più della ricerca della
Verità Storica e di una politica equilibrata verso i ns vicini.


Ma veniamo all'oggi.


Su "La Provincia" leggo una notizia agghiacciante e talmente
rivoltante che, se non fosse per l'autorità del foglio, vorrei
immaginare falsa.


"L'organizzazione araba-europea - che si definisce movimento per
la difesa dei diritti delle Comunità arabe ed islamiche - ha
pubblicato disegni antisemiti, nel suo sito web. Sul sito, sino
ad ieri, erano visibili 2 disegni: il primo mostrava Hitler che
condivide il suo letto con Anna Frank, il secondo metteva in
discussione l'Olocausto ...".

Credo che ogni commento sia del tutto superfluo.

Però ... però una cosa la voglio aggiungere: cosa sarebbe
accaduto, sul piano politico ed informativo, se tale sconcezza
indegna fosse stata "trasmessa" da un sito europeo di estrema dx
(ma pure di antisemiti di sn, ci sono) ..?!?

Immagino interpellanza parlamentari o simili.

A Roma per degli striscioni (cretini) intervenne il Ministro
degli Interni.

Forse che i siti islamico-arabi hanno la "licenza" di simili
orride oscenità, senza che nessuno (quasi) ne parli?

Mi sembra giusto aggiungere, in calce, quanto scrivono gli amici
armeni.

Per chiudere: poco fa Magdi Allan ha detto, su Rete 4 "... in
Turchia NON c'è libertà religiosa ..". Lo deve dire un
islamico... neppure i ns Preti osano farlo!

Leggete, leggete, cosa scrivono (meglio ritrasmettono) gli
Armeni.

A presto.

Nemo

Rischiano da 6 mesi a 10 anni di carcere. Adnkronos

Il genocidio di armeni durante la
Prima guerra mondiale resta un tabù in Turchia. Dopo il processo
allo scrittore Orhan Pamuk, conclusosi il mese scorso con il
ritiro dell'accusa di aver offeso «l'identità turca», oggi è la
volta di 5 giornalisti, comparsi davanti al giudice per aver
violato un articolo del codice penale che sanziona come reato
l'insulto a qualunque organo di stato. Se condannati, Hasan
Cemal, Murat Belge, Ismet Berkan, Haluk Sahin e Erol Katircioglu
rischiano da sei mesi a dieci anni di reclusione.

Ankara ha sempre respinto l'accusa secondo cui la campagna
violenta lanciata contro gli armeni tra il 1915 e il 1917 sia
stata un genocidio.

Ingerenza Turca nella Regione Lombardia Ansa 7/2/06

L'ambasciatore della Repubblica di
Turchia a Roma, Ugur Ziyal, ha scritto una lettera al presidente
del Consiglio regionale della Lombardia, Attilio Fontana, per
esprimere tutto il suo «grande dispiacere» per l'approvazione di
una mozione che richiede «di condizionare l'ingresso della
Turchia nell'Unione Europea al riconoscimento del cosiddetto
genocidio armeno».

In realtà, la mozione non è stata ancora discussa. Ad ogni modo
l'ambasciatore, nella sua missiva al presidente del consiglio
Attilio Fontana, sottolinea «il grande dispiacere per
l'approvazione».

«Gli sforzi per definire i fatti del 1915 come genocidio -
scrive l'ambasciatore turco - sono causati dall'interpretazione
unilaterale di un periodo storico da parte degli armeni». E

dunque «la valutazione dei fatti accaduti in passato spetta agli
storici - aggiunge -. Le decisioni e le mozioni adottati dai
parlamenti su questi argomenti oltre a non cambiare la

realtà ed eliminare le divergenze di opinione in merito alla
sostanza dell'argomento, non contribuiscono assolutamente alla
soluzione dei problemi».

Per questo Ziyal ripete un appello all'Europa perché sostenga la
proposta turca di una commissione di storici turchi ed armeni
per ricerche sugli eventi del 1915. E il suo augurio è che anche
il consiglio della Lombardia dia il suo appoggio su questo.

Non si è fatta aspettare la reazione del presidente Fontana
(Lega Nord) che in un comunicato parla di «censura preventiva di
una mozione peraltro non ancora approvata dal Consiglio, ma
neppure discussa», e definisce «intollerabile l'indebita
ingerenza proveniente da un rappresentante di uno stato
straniero».

«Ho letto con stupore - spiega Fontana - la lettera
dell'ambasciatore turco. A parte i contenuti della missiva che
riesce a negare l'esistenza di un massacro immane riconosciuto
dalla comunità internazionale e pervicacemente occultato dalla
propaganda di regime è intollerabile l'indebita ingerenza del
rappresentante di uno stato straniero che pretende una censura
preventiva. Non è certo con simili metodi e certe missive che si
potrà favorire il rispetto reciproco tra civiltà e religioni
diverse». (ANSA).

Il fantaracconto politico

Carissimi Amici,

nonostante sia stato minacciato di divorzio da mia moglie Eliana
(che concorda ma mi vorrebbe meno "caldo"), eccomi di nuovo
sulla breccia.

Come parecchi di voi sanno, scrivo, guide, libri di cultura
alpina, articoli d'escursionismo e turismo.


Questa volta mi sono voluto cimentare in un genere nuovo: il
fantaracconto politico.

Ho voluto immaginare di "capovolgere" ciò che sta succedendo nel
Mondo; noi cristiani gli "arrabbiati", gli islamici quelli che
"subiscono la rabbia popolare".


Il guaio è che sono partito da 2 fatti veri.

Di cui nessuno, neppure il Vaticano ( se non a mezza voce,
sommessamente, molto sommessamente ...) ed i ns politici più
"vicini" alla Chiesa, hanno dato notizia: massacri di Cristiani
nelle Filippine, incendi di Chiesa, in Pakistan.


Ma già lo sappiamo: il politicamente corretto imperversa.

Non bisogna irritare ulteriormente gli islamici. Altrimenti si
rischia lo "scontro di civiltà" !

Come se non fosse già in corso. Da anni!


Cordialmente a tutti (e se il pezzo non vi piace, non
maleditemi).

Nemo


PS.

Qualcuno forse si chiederà perché 12 vignette FATTE CIRCA 4 MESI
or sono, fanno tanto chiasso. A parte che, dopo averle viste, non
mi paiono così tremende ed insultanti ... immagino che abbia
ragione Magdi Allan: c'è qualcosa sotto, un'accorta regia.

Come sempre in questi casi. E politici, giornalisti e (mi
dispiace dirlo) persino la Curia, si stanno facendo prendere in
giro. Lo ripeto: è roba vecchia di 4 mesi! Tirata fuori al
momento giusto.

Perché?

Ho qualche ipotesi:

- Bisogna preparare un "alibi" agli iraniani che stanno
rischiando grosso, volendosi dotare di armamento nucleare. Che
di meglio d'alzare un bel polverone, per mettere in difficoltà
l'EU ?

- Hamas ha vinto le elezioni in Palestina. Un'organizzazione
apertamente terroristica che NON riconosce Israele (e pare non
intenda farlo).

I palestinesi vivono (forse non tutti lo sanno) grazie ai
quattrini che l'Occidente, specie l'EU, versa loro. La vittoria
di Hamas (ovviamente) è piaciuta poco in Eu (e non solo ...).

Che di meglio di mettere tutti in difficoltà, rispolverando un
fatto (lo ripeto per l'ennesima volta) vecchio di 4 mesi,
opportunamentoe gonfiato ?!?


Carissimi Amici, Direttori, Politici ed assimilati ...

lo dico forte e chiaro: VIVA MAGDI ALLAN che al TG5, ha
detto - senza se e senza ma - "...la libertà di stampa NON si
tocca ..!". Ed ha aggiunto, lui islamico, seppur moderato, che
dietro il polverone delle "vignette" sul Profeta c'è una precisa
regia di integralisti fanatici.

Regia cui, nell'interesse stesso dell'Islam moderato, NON
bisogna cedere!


Le trovo parole equilibrate, sagge e vigorose.

Certo più vigorose di quelle pronunciate da tanti politici EU
(specie italici ma non solo) che hanno cercato, senza negare la
libertà di stampa (...ci mancava pure ...) di coniugare il
diavolo e l'acqua santa.


Le vignette le avete viste? Forse non sono granché, forse sono
anche di cattivo gusto, questione di sensibilità personale.

Ma da questo ad arrivare ai punti cui è arrivato il mondo
islamico (non solo radicale) ci corre, ci corre ... ritiro
d'ambasciatori, proteste ufficiali, manifestazioni, boicottaggi,
"caccia all'occidentale" (è successo in Palestina, censure,
ecc.


Ed allora, cari amici della stampa, secondo me ha ragione da
vendere Sofri che (a quanto leggo sulla Provincia) invita TUTTI
i giornali europei a pubblicare le vignette, non perché siano
più o meno belle, non perché noi siamo contro l'Islam ma perché
solo così dimostreremo, a lettere chiare e forti, che l'Europa
NON SI PIEGA alle fatwe (ci sono pure quelle ...) che minacciano
morte ai giornalisti blasfemi ed ai vignettisti.


Quanto a me, io sfido le fatwe.

Se non crediamo che (forse) la LIBERTA' trionferà nel Mondo, è
inutile parlarne ogni momento.

Ed allora cari amici, eccovi, tratte da "La Padania", un saggio
delle "famose" vignette.

Forse discutibili ma oramai simbolo discriminante tra chi crede
nella libertà e chi no, giornali compresi.

A presto.

Nemo


Una breve nota: una volta tanto devo ammettere che, mentre la
stampa (sempre da me tanto bistrattata), pur con distinguo e
manchevolezze, ha cercato d'approfondire il problema e di
ribadire la "libertà di stampa", tra le forze politiche (e tra
l'intelligenzia) ciò non avviene. Un assordante silenzio. Pure
in Valtellina, cari amici "politici" tellini.

Forse i "padroni del vapore" (di dx e sn) hanno dato ordini
draconiani "... succeda quel che succeda, dentro la Turchia
nell'EU ..!".

Come ho sempre detto, una delle poche cose su cui mortadella ed
il cavaliere concordano.


E quindi, onore al merito, solo la Lega (ed il suo giornale) più
qualche settore cattolico (... non tutti, invero ...) hanno
saputo battere la via della giusta rivendicazioni delle ns
radici, della ns cultura, della ns libertà di stampa, della
"memoria".


Io oggi - a Sondrio - inizio un ciclo per ricordare "Le Foibe e
non solo ...".

Parlerò, ancora una volta, di come gli Olocausti, servono e "si
ricordano" solo se utili e "politicamente corretti" (non lo dico
io, ma il Corriere !).

Poveri morti massacrati che hanno avuto il torto di "stare dalla
parte sbagliata" !

Cordialmente a tutti.
Nemo Canetta


GdS 20 II 2006 - www.gazzettadisondrio.it

Nemo Canetta
Politica