A proposito degli attentati contro le Chiese cristiane in Iraq
La Comunità di Sant’Egidio esprime la sua condanna, il suo
dolore, sdegno e grave preoccupazione per gli attentati avvenuti
oggi contro le chiese e le comunità cristiane in Iraq, che hanno
provocato morte e distruzione. Sono atti che testimoniano la
difficile situazione di sicurezza del paese, in particolare per
la minoranza cristiana, e che seguono gli attacchi dell’agosto
2004 che fecero già undici morti e distrussero vari luoghi di
culto cristiano.
Il folle terrorismo colpisce l’antichissima comunità cristiana,
radicata nel paese ben prima dell’Islam e partecipe di tutte le
sofferenze e del travaglio del popolo iracheno.
Nel quadro della convivenza tra le diverse componenti etniche e
religiose irachene, le comunità cristiane rappresentano una
risorsa preziosa di pluralismo religioso, assolutamente
indispensabile per costruire un Iraq pacifico e democratico. La
Comunità di Sant’Egidio richiama con forza l’attenzione della
comunità internazionale sul prezzo pagato dai cristiani nel
conflitto che dilania l’Iraq. Tale prezzo non è stato ancora
compreso appieno. Esso rappresenta una calamità non soltanto per
i cristiani ma per tutti gli iracheni: gli attacchi contro i
cristiani mettono in pericolo la stessa costruzione di una
democrazia compiuta in Iraq.
La Comunità di Sant’Egidio esprime la sua solidarietà alle
comunità cristiane dell’Iraq ed in particolare al patriarca dei
Caldei, Emmanuel Delly; in queste ore di dura prova rinnova
l’antica amicizia che la lega ai Caldei e a tutti i cristiani
dell’Iraq ed esprime una profonda solidarietà, unita alla
preghiera per la pace in Iraq e in tutto il Medio Oriente.
Comunità di Sant’Egidio
GdS 30 I 2006 - www.gazzettadisondrio.it