L'altra faccia del caso Buttiglione

di frizziero

Dimissioni,
non rinuncia


Sabato 30 conferenza stampa di Buttiglione per dire non che
rinuncia ma che si dimette, differenza non da poco.
Vicepresidente della Commissione, cioè del Governo europeo, con
deleghe a Giustizia, Libertà e Sicurezza. Dimissioni per
favorire il percorso della commissione Barroso, alla quale ha
augurato un pieno successo, ringraziando Premier e Governo per
la fiducia e il sostegno mai venuti meno. Se l'é presa con una
campagna di stampa orchestrata e da lui definita "rozza" con uno
stravolgimento di quanto affermato durante l'audizione
dell'apposita Commissione del Parlamento europeo. Ha infine
rivendicato il diritto ai avere delle proprie opinioni e il
diritto di esprimerle. Tornerà a fare il Ministro in Italia
anche se adesso c'é da vedere se con l'incarico precedente
(Ministro per le Politiche Comunitarie)

Evidentemente si tratta di una decisione già assunta e solo
rinviata a dopo la cerimonia di Roma della firma della
Costituzione europea.


Buttiglione a casa. E gli altri quattro Ministri?


Da vedere adesso se usciranno
dall'esecutivo anche gli altri quattro Ministri discussi, un
paio dei quali non proprio per questione di qualche parola come
per Buttiglione ma per ragioni assai più pesanti. A questo punto
non si riesce infatti a capire come il Parlamento europeo,
bocciato Buttiglione per qualche parola, possa accettare la
candidata lettone, Ingrid Udre, pesantemente messa sotto i
riflettori, e come possa Barroso andare avanti con gli altri
Ministri contestati e cioé Neelie Kroes (Olanda, destinato alla
Concorrenza), Mariann Fischer Boel (Danimarca, indicata per
l'Agricoltura), Laszlo Kovacs (Ungheria, destinato all'Energia),
facendo finta di niente. Staremo a vedere. Certo comunque che i
citati non hanno la forte controindicazione di Buttiglione:
italiano, cattolico, moderato. E poi non solo amico ma
addirittura ispiratore del Papa per alcuni atti fondamentali.
Peggio di così!!! I Commissari citati queste controindicazioni
non le hanno, e poi a Pannella e altri europarlamentari
italiani, quelli del no, cosa importa di quelli lì ?????

 Il problema vero non era l'attitudine o meno a fare il
Ministro....

 

Il
"verdetto". Gli italiani presenti e votanti

Valuti comunque il Parlamento nel suo complesso. Barroso con
Buttiglione dentro al suo Governo ha temuto di non riuscire ad
ottenere il quorum necessario di 367 voti. Dalla sua il PPE,
compatto, con 268 deputati. I 200 socialisti contro come i 42
verdi e come circa due terzi degli 88 europarlamentari liberali


 Primo caso dunque di una bocciatura preventiva, prima ancora di
iniziare l'attività, bocciatura avvenuta nella commissione per
le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, quando,
dopo tre ore di audizione è stato ritenuto, sia pure di
strettissima misura (28-26), "non idoneo",

 Ha deciso la maggioranza dei 52 deputati, (presenti anche i
sostituti), fra i quali c'erano gli italiani effettivi 
Angelilli,  Borghezio, Catania, Pomicino, Lilli Gruber,
Lombardo, Alessandra Mussolini,  Musumeci, Pistelli, Santoro,
Sbarbati, Zappalà e i sostituti Cesa, Di Pietro, Pannella,
Tajani.

 

Specchio,
specchio delle mie brame...

Come cittadino italiano, al di là di appartenenze politiche che
vengono dopo l'appartenenza alla comunità nazionale, - é lecito
esprimere un'opinione? Dopo quello che é successo a Buttiglione
bisogna porsi anche questo problema! - un invito a chi ha votato
no a guardarsi allo specchio e interrogarlo per sapere come
esso, con moto di coscienza, valuti il comportamento di chi,
votando contro, ha inferto una umiliazione all'Italia.

Umiliazione
uno

Qualcuno può avere la coscienza elastica, o talmente incallita
nel pregiudizio da renderla nota e sorda per il resto. Può
sostenere tutte le tesi che vuole, ma siccome l'umiliazione per
l'Italia é arrivata, veda pure di fare la prova-specchio. E se
non succedesse nulla si preoccupi, perché allora vorrebbe dire
che qualche meccanismo, di quelli che fanno l'umanità delle
persone, si é guastato.

Umiliazione
due

La seconda umiliazione, quella inferta a tutto il mondo
cattolico, é certamente altra cosa, da vedersi a parte, anche se
in un momento nel quale tutto sembra andare nel segno opposto,
sta per venire il tempo, come si può leggere in altra parte del
giornale, in cui toccherà in parte rilevante al Cristianesimo
ridare fiato all'Europa.

Altra cosa sì, ma non da depositarsi in solaio o in cantina.

Unità dei cattolici intorno ai loro valori.



 Non c'é più l'unità politica dei cattolici ma vogliamo supporre
che ci sia quantomeno una unità sostanziale sui valori, sul
fatto cioè che essi siano comuni a tutti, indipendentemente
dalle posizioni di ciascuno, che uno sia a sinistra, uno a
destra, uno al centro, uno sopra, uno sotto e così via.

E quanto é successo al Parlamento europeo, con la possibilità
di bis, di ter, di quatuor e così via, per tante cose, in tanti
settori, in tanti modi, va analizzato, approfondito,
metabolizzato, perché chi fa finta di niente, chi non si pone il
problema, a proposito di peccati come da evocazione di
Buttiglione, pecca di quello oggi nel mondo cattolico forse il
più grave dei sette capitali: l'accidia, diffusissima, persino a
larghe maglie nel clero secolare non sufficientemente avvertito
della delicatezza di questo momento transeunte.

 

Ai cattolici nel centro-sinistra

Coloro che dichiarano di
richiamarsi al mondo cattolico, se nel centro-sinistra,
trattandosi di una questione profonda che va ben al di là della
composizione della Commissione europea, hanno davanti a sé una
scelta precisa e urgente: o abdicare ai valori dichiarati oppure
porre sul tavolo delle priorità, come priorità assoluta, il
diritto di pari dignità dei cattolici rispetto a tutti, e il
diritto per i cattolici di esporre il loro pensiero e le loro
valutazioni senza che questo si traduca, alla pannella,
nell’accusa costante di oscurantismo e peggio.

 

Ai cattolici nel centro-destra

Coloro che dichiarano di
richiamarsi al mondo cattolico, se nel centro-deistra, dove
peraltro si constata che anche persone di antica tradizione
liberale o storico-liberale sanno stare alla larga da
prevenzioni e intolleranza, e dove spicca la lapidaria
dichiarazione di Bossi: "io avrei fatto come Buttiglione"  -,
debbono richiedere a loro volta, come per il centro-sinistra,
che sul tavolo delle priorità, come priorità assoluta, venga
posto e codificato il diritto di pari dignità dei cattolici
rispetto a tutti, e il diritto per i cattolici di esporre il
loro pensiero e le loro valutazioni, non solo, ma anche sia
sancita l’incompatibilità assoluta, anche per eventuali
situazioni di desistenza, con il principale autore
dell’umiliazione europea, Pannella e comunque per qualsiasi
manifestazione di Pannella-pensiero e simili.

 

Bocciato Buttiglione. E ora chi?

Pannella ha avuto la sfrontatezza di proporre Emma Bonino.
Sfrontatezza inaudita, al di là della persona proposta, perché,
novello Maramaldo, vorrebbe all'umiliazione indubbiamente
inflitta, oltre che all'Italia anche al mondo cattolico,
aggiungere la ciliegina sulla torta. Stupisce che colga
l'occasione e si associ in questa proposta per i socialisti,
oggi riformisti, De Michelis, lui che essendo stato Ministro
degli Esteri é in grado di valutare quanto é successo, che cosa
ci sta sotto e le conseguenze future.

Una sola persona sarebbe, nonostante l'età, in grado di
riscattare le due umiliazioni: Giulio Andreotti. Ma lassù ce ne
sarebbe anche per lui.

Il messaggio é chiaro: lassù un cattolico non lo vogliono..
frizziero


GdS 30 X 2004 - www.gazzettadisondrio.it

frizziero
Politica