Destra, Sinistra, Centro e… le «Piramidi d’Egitto»!
Riceviamo e
pubblichiamo:
IL "PRINCIPE" CON LE ARMI SPUNTATE
Come molti ancora non sanno, nei diversi Paesi dell’Unione
Europea, chiunque sia (o pretenda essere) alla guida degli
specifici Governi nazionali, in realtà, «governa» solo a
parole… Questo, per la semplice ragione che i nostri ex
Stati sovrani non posseggono più le due principali
attribuzioni e prerogative del «Principe»: quella, cioè, del
«monopolio della forza armata» e quella del «monopolio
dell’emissione e del controllo del danaro».
Non bisogna dimenticare, infatti, che, con l’adesione
(volontaria o meno…) alla N.A.T.O. (Organizzazione del
Trattato dell’Atlantico Nord), i nostri Governi nazionali
hanno completamente delegato il comando e l’impiego delle
loro Forze Armate ad un organismo politico-militare
sopranazionale, per giunta politicamente controllato e
militarmente disciplinato dagli USA (che, a loro volta,
obbediscono agli indicibili ed inconfessabili voleri della
Finanza internazionale); mentre con l’adesione al Trattato
di Maastricht, del dicembre del 1991, gli stessi Governi
hanno semplicemente e volontariamente rinunciato a «battere
moneta», affidando il monopolio di quella loro essenziale e
peculiare prerogativa, alla Banca Europea (BCE): cioé, ad un
semplice «istituto bancario privato», interamente
controllato dalla Finanza cosmopolita internazionale.
Inutile meravigliarsi, dunque, se i nostri «governanti» -
siano essi di «destra», di «sinistra» o di «centro» - non
sono mai in grado di tradurre nella pratica quotidiana i
loro stessi programmi politici particolari.
Le chiavi del
potere
Se quei «programmi», infatti, non corrispondono ai voleri
(espliciti e/o occulti) della NATO e della BCE, gli stessi
loro «ideatori» e «promotori» rischiano - non solo di non
ricevere il loro personale «stipendio» e quello dell’insieme
di coloro che compongono le loro strutture di governo
(Carabinieri compresi!), ma addirittura - di farsi
letteralmente «licenziare» o, semplicemente, «defenestrare»
dalla sera alla mattina (Andreotti, Craxi, Kohl, D’Alema,
Jospin, ecc. docent!) ed il più delle volte, anche con un
corale o plateale «biasimo popolare» o con obbrobriosa ed
infamante «ignominia»…
CHI COMANDA?
Vista, inoltre, la presenza, in Italia, in Europa, nel
Mediterraneo e nel Vicino Oriente, di centinaia di basi
militari statunitensi, è ancora lecito domandarsi, chi
comanda all’interno dei nostri paesi?
- Perché, dunque, sorprendersi di un D’Alema che - da buon
«comunista» - quando era Presidente del Consiglio, non esitò
un istante ad accodarsi all’illegale spedizione militare
degli Atlantici, nei Balcani, e ad inviare le truppe
italiane in Serbia, sia per sconfiggere i resti di quello
che era stato l’antico esercito «rosso» di Belgrado che per
spazzare via dal potere il compagno Milosevic?
- Perché stupirsi di un Berlusconi che - da buon
«commerciante» - dopo aver tentato, nel 1994, la via
«filo-araba» e «filo-palestinese» (ed averci politicamente e
drasticamente «rimesso le penne»… ), come per incanto,
riscoprì in se stesso, in concomitanza con il suo «Secondo
mandato» di governo, la sua vera ed «innata» vocazione,
nonché la sua «costante» ed «imperitura» dedizione, nei
confronti d’Israele e degli Stati Uniti?
- Perché meravigliarsi dell’improvvisa e pubblica abiura del
Ventennio da parte dell’omino omonimo della fabbrica dei
tortellini, quando fino a qualche giorno prima della sua
visita a Londra e dell’omaggio reso alle Fosse Ardeatine,
preferiva ancora inneggiare al Duce, come il più grande
statista del nostro secolo, e farsi immodestamente osannare
- dai soliti «braccetti a molla» della sua ordinaria,
personale e ravvicinata «claque» - con lo sfacciato e
quantomeno presuntuoso ed usurpato appello alla voce di…
«Fini, Fini, il nuovo Mussolini»?
- Perché sbigottirsi dell’atteggiamento di Bertinotti & C.
al Congresso di Rimini, quando – in piena, sanguinosa ed
omicida repressione israeliana all’interno dei Territori
occupati palestinesi – sentirono improvvisamente il «bisogno
irrefrenabile» ed «urgente» di definirsi «tutti Ebrei»?
In altre parole, per scoprire chi comanda veramente in
Italia, è inutile cercarlo a Palazzo Montecitorio, Chigi o
Madama. Tanto meno, sul poco ombreggiato colle del Quirinale.
Meno ancora, presso le diverse e policrome segreterie dei
diversi partiti, movimenti o gruppi italiani che, dal 1948,
monopolizzano (a comando), strumentalizzano (conto terzi) ed
inquinano la vita politica del nostro Paese.
LE
BASI MILITARI USA IN EUROPA
Per identificare e capire dove risiede realmente il vero
potere in Italia, basta recarsi presso una qualsiasi delle
all’incirca 107 (o 113?) basi militari statunitensi che
occupano dal 1945 i nostri territori, e chiedere
semplicemente del «piantone»…
Alberto B. Mariantoni
Post Scriptum
Per toccare con mano la triste condizione di “polli in
batteria” che i responsabili pro-tempore della Casa Bianca
hanno avuto la lungimiranza e “magnanimità” di riservare ai
nostri Popoli ed alle nostre Nazioni (“pollai”,
naturalmente, dai fili spinati artatamente occultati o
strumentalmente mascherati… che abbiamo ormai preso la
spensierata ed irresponsabile abitudine - tra un usuale
“stridere” o un “crocchiare” ed un saltuario e contingente
“schiamazzare”… - di considerare il massimale e privilegiato
perimetro della nostra individuale e collettiva “libertà
politica” e “civile”… ), basta dare una rapida occhiata alla
lista ufficiale (ed, in certi casi, ufficiosa e “Top
Secret”!) delle Basi militari statunitensi che costellano
attualmente il continente europeo, il bacino mediterraneo e
l’area vicino orientale.
Basi Aeree USA in Europa
Tra le più importanti: in Gran Bretagna: nome della base:
Alcombury (località: Huntingdon; provincia o regione:
Cambridgeshire); Molesworth (Huntingdon, Cambridgeshire);
Upwood (Ramsey, Cambridgeshire); Fairford (Fairford,
Gloucestershire); Feltwell (Thetford, Norfolk); Lakenheath (Lakenheath,
Suffolk); Mildenhall (Mildenhall, Suffolk); Croughton (Croughton).
In Germania: Brasschaat (Mannheim-Sandhofen,
Baden-Wuerttemberg); Heidelberg o Patton Barracks (Heidelberg,
Baden-Wuerttemberg); Stuttgart (Stuttgart-Echterdingen,
Baden-Wuerttemberg); Giebelstadt (Giebelstadt-Wuerzburg,
Bayern); Grafenwoehr (Grafenwoehr, Bayern); Hohenfels-CMTC (Hohenfels-Regensburg,
Bayern); Katterbach Barracks (Ansbach, Bayern); Storck
Barracks (Illesheim, Bayern); Schweinfurt-Conn Barracks (Schweinfurt,
Bayern); Armstrong Army Heliport (Buedingen, Hessen);
Hanau-Fliegerhorst Kaserne (Hanau, Hessen); Wiesbaden (Wiesbaden-Erbenheim,
Hessen); Rhein-Main (Frankfurt/Main, Hessen); Geilenkirchen
(Teveren, Nordrhein-Westfalen); Ramstein (Ramstein,
Rheinland-Pfalz); Sembach (Kaiserslautern, Rheinland-Pfalz);
Spangdahlem (Spangdahlem, Rheinland-Pfalz); Einsiedlerhof
(Kaiserslautern, Rheinland-Pfalz). In Islanda: NAS Keflavik
(Reykjanes). In Norvegia: Sola Sea (Sola Sea); Stavanger (Stavanger).
In Danimarca: Thule (Thule, Groenlandia). In Olanda:
Soesterberg (Soesterberg). In Belgio: Brasschaat (Brasschaat).
In Francia: Istres (Marsiglia). In Ungheria: Taszar (Pecs:
nell'Ungheria meridionale, vicino a Kaposvár). In Spagna:
NAS Rota (Rota); Moron (Sevilla); San Vito (San Vito). In
Portogallo: Lajes Field (Terceira Island, Azores). In Bosnia
Herzegovina: Camp Comanche. In Macedonia: Camp Able Sentry (Skopje);
Camp Monteith-Army (Gnjilane); Camp Bondsteel-Army (Urosevac).
In Grecia: Souda Bay (Chania, Creta). A Cipro: Akrotiri (Akrotiri).
Questo, senza prendere in conto le facilità di
attraversamento dello spazio aereo, di atterraggio, di
rifornimento e di supporto logistico accordate - de iure o
de facto - agli aerei ed agli elicotteri militari
statunitensi, dalla Svizzera, dal Lussemburgo, dall’Irlanda,
dall’Austria, dalla Slovacchia, dalla Repubblica Ceca, dalla
Slovenia, dalla Croazia, dalla Romania, dalla Bulgaria,
dalla Georgia, ecc.
Basi dell’Esercito USA in Europa
In Germania: Divisioni: 1st Armored Division, Weisbaden; 1st
Infantry Division, Wurzburg; 2nd Brigade, 1st Armored
Division, Buamholder; 7th Army Reserve Command (ARCOM),
Schwetzingen; Corpi d’Armata: V Corps, Heidelberg; Comandi:
U.S. Army Europe (USAREUR); Combat Maneuver Training Center;
Landstuhl Regional Medical Center. In Bosnia: Camp McGovern,
Camp Dobol. Nel Kossovo: Camp Bondsteel.
Basi “Echélon” in Europa
Gestite e coordinate dal Comando generale statunitense della
NSA (National Security Agency) di Fort Meade (nel Maryland),
organizzate in cooperazione con i servizi segreti britannici
GCHQ (Government Communications Head Quarters), canadesi CSE
(Communications Security Establishment), australiani DSD (Defence
Signals Directorate) e neo-zelandesi GCSB (Government
Communications Security Bureau), e spesso mimetizzate sotto
le mentite spoglie di banali imprese di telecomunicazioni
private, le Basi d’ascolto, di spionaggio elettronico e
d’elaborazione dati del programma americano «Echélon» (che
già dispone - oltre alle usuali “stazioni” di spionaggio che
sono integrate nella normale rete diplomatica e consolare
statunitense nel mondo - di una ventina di satelliti spia
della National Reconaissance Office - del tipo Keyhole,
Mercury, Sigint, Parsae, Comint, Orion/Vortex, Mentor,
Trompet, ecc. - e di una trentina di Boeing RC-135 che
giorno e notte - da centinaia di chilometri, nel cielo -
sono in grado di intercettare, registrare e controllare - e,
se necessario, “piratare”… - qualsiasi comunicazione radio,
telefonica, fax, cellulare ed internet, e persino
fotografare e decifrare – con una risoluzione di meno di 10
cm., come nel caso dei satelliti «Advanced KH-11» e «KH-12»
- l’indirizzo di una cartolina postale che state
innocentemente spedendo ad un vostro caro amico o ordinario
conoscente…) coprono praticamente l’intero pianeta, con
all’incirca 4'000 “antenne” disseminate nei diversi Paesi
(molte volte completamente all’oscuro di tutto…) del mondo.
In Europa, le principali Basi del programma «Echélon» - che
agiscono sotto l’egida dei Comandi regionali USA di
Morenstow e di Menmith Hill, in Gran Bretagna, e di Bad
Aibling, in Germania (Baviera) - sono installate nelle
seguenti località: da Nord a Sud: in Islanda: Keflavik; in
Lituania: Vilnius; in Estonia: Tallinn; in Lettonia (Latvia):
Ventspils; in Finlandia: Santahamina; in Svezia: Karlskrona,
Muskö e Lovön; in Norvegia: Borhaug, Jessheim, Fauske/Vetan,
Randaberg, Kirkenes, Skage/Namdalen, Vardo e Vadso; in Gran
Bretagna: Belfast (Irlanda du Nord), Brora e Hawklaw
(Scozia), Chicksands, Culm Head, Cheltenham, Digby, Menwith
Hill, Irton Moor, Molesworth, Morwenstow, Londra (Palmer
Street); in Danimarca: Aflandshage, Almindingen,
Dueodde-Bornholm, Gedser, Hjorring, Logumkloster; in Olanda:
Amsterdam e Viksjofellet; in Germania: Frankfurt, Bad
Aibling, Ahrweiler, Hof, Achern, Bad Münstereifel, Darmstadt,
Braunschweig, Husum, Monschau, Mainz, Rheinhausen, Stockdorf,
Pullach, Vogelweh; in Francia: Parigi (GIX: Global Internet
Exchange), Strassburgo e Grenoble; in Austria: Neulengbach e
Konigswarte; in Svizzera: Merishausen e Rüthi; in Croazia:
isola di Brac ed aeroporto di Zagreb-Lucko; in
Bosnia-Herzegovina: Tuzla; in Spagna: Playa de Pals, Pico de
las Nieves (Grande Canaria), Manzanares e Rota; in
Portogallo: Terceira Island (isole Azores); a Gibilterra (Gibraltar)
in Albania: Tirana, Durazzo (Durrës) e Shkodër; in Grecia:
Iráklion (Creta); nell’isola di Cipro: Ayios Nikolaos;
Le 107 Basi Usa (Air-Force, Navy, Army, NSA) in Italia
Chi “comanda” in Italia? Tra le basi USA più conosciute e
meno conosciute, da Nord a Sud della Penisola: Cima Gallina
(BZ): Stazione telecomunicazioni e radar dell’USAF. Aviano
(Pordenone, Friuli): la 16ma Forza Aerea ed il 31° Gruppo da
caccia dell'Aviazione U.S.A., nonché uno squadrone di F-18
dei Marines. Monte Paganella (TN): Stazione
telecomunicazioni USAF. Rivolto (UD): Base USAF. Maniago
(UD): Poligono di tiro dell’US-Air-Force (USAF). S. Bernardo
(UD): Deposito munizioni dell’US-Army. Roveredo (PN):
Deposito armi USA. Istrana (TV): Base US-Air-Force (USAF).
Ciano (TV): Centro telecomunicazioni e radar USA. Ghedi
(BS): Base dell’US-Air-Force (USAF). Montichiari (BS): Base
aerea (USAF). Remondò (nel Pavese): Base US-Army. Vicenza:
Comando SETAF, Sud Europe Task Force; Quinta Forza aerea
tattica (USAF); Deposito di testate nucleari. Camp Ederle
(provincia di Vicenza): Q.G. NATO; Comando SETAF dell’US-Army;
un Btg. di obici ed Gruppo tattico di paracadutisti USA.
Tormeno (San Giovanni a Monte, Vicenza): depositi di armi e
munizioni. Longare (Vicenza): importante deposito
d’armamenti. Verona: Air Operations Center (USAF). e Base
NATO delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di
telecomunicazioni (USAF). Affi (VR): Centro
telecomunicazioni USA. Lunghezzano (VR): Centro radar USA.
Erbezzo (VR): Antenna radar NSA. Conselve (PD): Base radar
USA. Monte Venda (PD): Antenna telecomunicazioni e radar
USA. Trieste: Base navale USA. Venezia: Base navale USA. San
Anna di Alfaedo (VE): Base radar USA. Lame di Concordia
(VE): Base di telecomunicazioni e radar USA. San Gottardo,
Boscomantivo (VE): Centro telecomunicazioni USA. Ceggia
(VE): Centro radar USA. Cameri (NO): Base aerea USA con
copertura NATO. Candela-Masazza (Vercelli): Base
d’addestramento dell’US-Air-Force e dell’US-Army, con
copertura NATO. Monte S. Damiano (PC): Base dell’USAF con
copertura NATO. Finale Ligure (SV): Stazione di
telecomunicazioni dell’US-Army. Monte Cimone (MO): Stazione
telecomunicazioni USA con copertura NATO. Parma: Deposito
dell’USAF con copertura NATO. Bologna: Stazione di
telecomunicazioni del Dipartimento di Stato Americano.
Rimini: Gruppo logistico USA per l’attivazione di bombe
nucleari. Rimini-Miramare: Centro telecomunicazioni USA.
Potenza Picena (MC): Centro radar USA con copertura NATO.
Livorno: Base navale USA. La Spezia: Centro antisommergibili
di Saclant. San Bartolomeo (SP): Centro ricerche per la
guerra guerra sottomarina. Camp Darby (occupa all’incirca 2
mila ettari del Parco di Migliarino-S. Rossore, tra Livorno
e Pisa): 8° Gruppo di supporto USA e Base dell’US Army per
l’appoggio alle Forze statunitensi al Sud del Po, nel
Mediterraneo e nell’Africa del Nord. Coltano (PI):
importante base USA/NSA per le telecomunicazioni; Deposito
munizioni US-Army; Base NSA. Pisa (aeroporto militare): Base
saltuaria dell’USAF. Monte Giogo (MS): Centro di
telecomunicazioni USA con copertura NATO. Poggio Ballone
(GR) - tra Follonica, Castiglione della Pescaia e Tirli:
Centro radar USA con copertura NATO. Talamone (GR): Base
saltuaria dell’US-Navy. La Maddalena-Santo Stefano
(Sassari): Base atomica USA, Base di sommergibili, Squadra
navale di supporto alla portaerei americana «Simon Lake».
Monte Limbara (tra Oschiri e Tempio, Sassari, in Sardegna):
Base missilistica USA. Sinis di Cabras (SS).: Centro
elaborazioni dati (NSA). Isola di Tavolara (SS): Stazione
radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della US Navy.
Torre Grande di Oristano: Base radar NSA. Monte Arci (OR):
Stazione di telecomunicazioni USA con copertura NATO. Capo
Frasca (OR): eliporto ed impianto radar USA. Santulussurgiu
(OR): Stazione telecomunicazioni USAF con copertura Nato.
Perdas de Fogu (NU): base missilistica sperimentale. Capo
Teulada (CA): da Capo Teulada (CA) a Capo Frasca (OR):
all’incirca 100 km di costa, 7.200 ettari di terreno e più
di 70.000 ettari di zone Off Limits: poligono di tiro per
esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta
americana e della Nato. Decimomannu (CA): aeroporto Usa con
copertura Nato. Aeroporto di Elmas: Base aerea dell’US-Air-Force.
Salto di Quirra (CA): poligoni missilistici. Capo San Loremo
(CA): zona di addestramento per la Sesta flotta USA. Monte
Urpino (CA): Depositi munizioni USA e NATO. Cagliari: Base
navale USA. Roma-Campino (aeroporto militare): Base
saltuaria USAF. Rocca di Papa (Roma): Stazione
telecomunicazioni USA con copertura NATO. Monte Romano (VT):
Poligono saltuario di tiro dell’US-Army. Gaeta (LT): Base
permanente della Sesta Flotta USA e della Squadra navale di
scorta alla portaerei «La Salle». Casale delle Palme (LT):
Scuola telecomuncicazioni NATO su controllo USA. Napoli:
Comando del Security Force del corpo dei Marines; Base di
sommergibili USA; Comando delle Forze Aeree USA per il
Mediterraneo. Napoli-Capodichino: Base aerea dell’US-Air-Force.
Monte Camaldoli (NA): Stazione di telecomunicazioni USA.
Ischia (NA): Antenna di telecomunicazioni USA con copertura
Nato. Nisida: Base US-Army. Bagnoli: Centro controllo
telecomunicazioni Usa per il Mediterraneo. Agnano (nelle
vicinanze del famoso ippodromo): Base dell’US-Army.
Cirigliano.(NA): Comando delle Forze Navali USA in Europa.
Licola (NA): Antenna di telecomunicazioni USA. Lago Patria
(CE): Stazione telecomunicazioni USA. Giugliano (vicinanze
del lago Patria, Caserta): Comando STATCOM. Grazzanise (CE):
Base saltuaria USAF. Mondragone (CE): Centro di Comando USA
e NATO sotterraneo antiatomico. Montevergine (AV): Stazione
di comunicazioni USA. Pietraficcata (MT): Centro
telecomunicazioni USA/NATO. Gioia del Colle (BA): Base aerea
USA di supporto tecnico. Punta della Contessa (BR): Poligono
di tiro USA/NATO. San Vito dei Normanni (BR): Base del 499°
Expeditionary Squadron; Base dei Servizi Segreti:
Electronics Security Group (NSA). Monte Iacotenente (FG):
Base del complesso radar Nadge. Brindisi: Base navale USA.
Otranto: Stazione radar USA. Taranto: Base navale USA;
Deposito USA NATO. Martina Franca (TA): Base radar USA.
Crotone: Stazione di telecomunicazioni e radar USA/NATO.
Monte Mancuso (CZ): Stazione di telecomunicazioni USA.
Sellia Marina (CZ): Centro telecomunicazioni USA con
copertura NATO. Sigonella (CT): importante Base aeronavale
USA (oltre ad unità della US-Navy, ospita diversi squadroni
tattici dell’US-Air-Force: elicotteri del tipo HC-4, caccia
Tomcat F14 e A6 Intruder, nonché alcuni gruppi di F-16 e
F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più
di 100 kilotoni l’una!). Motta S. Anastasia (CT): Stazione
di telecomunicazioni USA. Caltagirone (CT): Stazione di
telecomunicazioni USA. Vizzini (CT): Diversi depositi USA.
Isola delle Femmine (PA): Deposito munizioni USA/NATO. Punta
Raisi (Aeroporto): Base saltuaria dell’USAF. Marina di Marza
(RG): Stazione di telecomunicazioni USA. Monte Lauro (SR):
Stazione di telecomunicazioni USA. Sorico: Antenna NSA.
Augusta (SR): Base della VI Flotta USA e Deposito munizioni.
Centuripe (EN): Stazione di telecomunicazioni USA. Niscemi
(Sicilia): Base del NavComTelSta (stazione di comunicazione
US-Navy). Trapani: Base USAF con copertura NATO.
Pantelleria: Centro telecomunicazioni US-Navy e Base aerea e
radar NATO. Lampedusa: Base della Guardia costiera USA;
Centro d’ascolto e di comunicazioni NSA.
Basi Navali USA nel Mediterraneo
Oltre quelle italiane che abbiamo già visto: in Francia:
Marsiglia e Tolone. In Spagna: Alicante, Barcellona,
Benidorm, Cartagena, Malaga, Palma de Maiorca e Rota. In
Grecia: Atene-Pireo, Corfù, Rodi e Suda-Bay. In Egitto:
Alessandria. In Israele: Haifa. In Turchia: Istambul, Izmir,
Mersin e Iskenderun. Senza tener conto, naturalmente, delle
facilità d’ormeggio e di rifornimento permanenti o saltuarie
concesse all’US-Navy dal Marocco, Tunisia, Gibilterra, Malta
e Cipro.
Basi Aeree USA nel Vicino-Oriente
Da Nord a Sud di questo scacchiere (tra le più importanti):
in Turchia: Incirlick-Adana (39simo Air Expeditionary Wing),
Izmir, Corlu, Konya, Diyarbakir, Batman e Mus; nel
Kirghisistan: Manas, Ganci (regione di Bishkek); nell’Usbekistan:
Karshi; nel Tajikistan: Tajikistan; in Afghanistan;
Mazar-e-Sharif, Kandahar, Khost (Paktia), Bagram (Charikar,
Parvan); nel Pakistan: Dalbandin, Jacobabad; nel Kuwait:
Ahmed al-Jaber, Ali Al Salem, Camp Doha,; in Arabia Saudita:
Prince Sultan (alla periferia di Riad), King Abdul Aziz (Dhahran),
Eskan Village, King Fahd (Taif), King Khaled (Khamis Mushayt),
Al-Kharj; negli Emirati Arabi Uniti: Al Dhafra/Sharjah
(763esimo Squadrone dell’Expeditionary Air Refueling); nel
Qatar: Al Udeid, Al-Sayliyah; ad Oman: Thumrait (305esimo
squadrone dell'Air Expeditionary Force), Masirah , Seeb; nel
Bahrain: Sheik Isa (Sitrah); a Gibuti (Corno d'Africa):
Baracche Le Monier; nell’isola di Diego Garcia (Oceano
Indiano): Diego Garcia Air Force.
Basi Navali USA nel V.O.
In Egitto: Hurgada (Mar Rosso); a Gibuti: Le Monier;
nell’isola di Diego Garcia: US Naval base and support
facilities; nel Bahrein: Juffar (Golfo arabo-persico):Quartier
generale della V Flotta americana.
Basi dell’Esercito USA nel V.O.
Nell’Usbekistan: Karshi (10a Divisione di montagna USA) in
Afghanistan: Mazar–e-Sharif, Pul-i-Kandahar, Kandahar,
Asadabad (Est del paese); nel Pakistan: Pasni, Jacobabad e
Khowst; in Giordania: Muafaq Salti; nel Kuwait: Camp Doha/Ad-Dawhah
(Quartier Generale della Terza Armata U.S.A), Ali al-Salem.
Basi «Echélon» nel V.O.
In Turchia: Istanbul, Izmir, Adana, Agri, Antalya,
Diyarbakir, Edirne; in Israele: Herzliyya (Q.G. dell’Unità
8200), Mitzpah Ramon, Monte Hermon, Golan Heights Monte
Meiron; nel Pakistan: Parachinar; nel Kuwait: Kuvait-City e
l’isola di Faylaka; in Arabia Saudita: Araz, Khafji; negli
Emirati Arabi Uniti: Az-Zarqa, Dalma, Ras al-Khaimah e
sull’isola di Sir Abu Nuayr; ad Oman: Abut, Khasab, isole di
Goat e di Masirah, penisola di Musandam; nello Yemen: isola
di Socotra (in costruzione).
Alberto B. Mariantoni
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