Berlusconi l’aveva detto a Bush… Apriti cielo. Ma tutte le cose che sono successe e che succedono erano scritte da tempo. Sulla Gazzetta di Sondrio!

Una dichiarazione che ha fatto sensazione - Berlusconi, il Papa, Rumsfeld - Credibilissima la sua affermazione - Le false ragioni per fare la guerra - La questione del papiro, vera spiegazione della guerra - Di male in

Una
dichiarazione che ha fatto

sensazione

Ha fatto sensazione la dichiarazione dell'on. Berlusconi di aver
sconsigliato Bush dal fare la guerra, senza risultato. La cosa é
assolutamente credibile e più avanti spiegheremo la ragione di
questa affermazione categorica. Intanto però ci sono
osservazioni da fare.



Berlusconi, il Papa, Rumsfeld


La prima riguarda il mancato ascolto di Bush. Non c'é dubbio che
lui dava retta a Rumsfeld, quello che aveva definito gli inviti
alla prudenza come frutto della vecchia Europa avendo la replica
di Prodi - spesso non felice nelle sue battute ma questa volta
sì -, lapidaria: non é la vecchia ma la saggia Europa che parla.

Lo si é visto. L'arroganza di Rumsfeld, uomo delle società di
armamenti ma di un DNA che non ha i geni di saggezza che la
storia ha instillato nel nostro continente,

La seconda osservazione riguarda il principale colpevole di una
guerra che non ha realizzato nessuno degli obiettivi, salvo la
deposizione e la cattura di saddam, creando problemi grossi
destinati a crescere nel tempo. Parliamo di Blair. Se avesse
considerato che almeno una zampa in Europa e l'ha e quindi non é
che debba fare quello che vuole, sarebbe stato più quieto con
Bush e le cose sarebbero andate meglio.

La terza osservazione riguarda Prodi con una battuta non da
(potenziale) Capo del Governo. Più o meno il senso: ma allora se
Bush non ha dato retta vuol dire che il Governo Italiano non
conta niente. Vediamo malvolentieri la demagogia sulla bocca
dei, potenziali  o effettivi, Uomini di Stato. La battuta é
infatti demagogica visto che a quel tempo Prodi era al Governo
dell'Europa ed é stato ascoltato anche lui esattamente quanto
Berlusconi (e quanto il papa).

Torniamo all'on. Berlusconi.

Credibilissima la sua affermazione

Credibilissima la sua affermazione. A suo tempo fummo tra i
pochi che dettero la notizia del burrascoso colloquio tra
Giovanni Paolo e il Presidente del Consiglio, ed in particolare
i pugni battuti sul tavolo da parte del Papa, argomento
ovviamente la guerra. E Non c'é dubbio che questo sia stato
riferito a Bush dall'on. Berlusconi. Ma alla Casa Bianca non
comandava Bush, ma Rumsfeld. Col risultato che tutti abbiamo
davanti.

Le false ragioni per fare la guerra
Quale risultato?

L'Irak, l'Iran, l'Islam, Ma anche il CIA-Gate.

Partiamo da questo.

Le ragioni della guerra dunque pare siano state falsificate. Non
solo male interpretate ma addirittura falsificate.

Niente di nuovo per i lettori della Gazzetta di Sondrio, visto e
considerato che avevamo ampiamente trattato della questione del
papiro nell'editoriale del 8 marzo 2003 (chi volesse lo può
leggere cliccando su edit8mar03 ).

La questione del papiro,

vera spiegazione della guerra

"Un tempo, quando la goliardia era di casa nelle Università, le
matricole dovevano avere oltre al tesserino universitario,
quello ufficiale, anche un documento "ufficiale" della
goliardia: il papiro. Rigorosissime regole stabilivano cosa
doveva contenere e regole non scritte prescrivevano modi e
qualità. Ogni matricola, avvicinata dagli "anziani" doveva
esibirlo e scontare le conseguenze se c'era qualcosa fuori
posto. Si andava da qualche aspetto burlesco, all'offerta di
sigarette, all'offerta da bere e fino a veri e propri "processi"
nel caso di mancanze gravi.

Di rado capitava che tutto fosse a posto. Quando, controllato
come al microscopio questo papiro nulla c'era da obiettare,
anche in termini di qualità, l'anziano apriva le dita che lo
tenevano, lo lasciava andare e quello, per la newtoniana
gravità, calava verso terra. Esclamazioni di disappunto e
rimprovero degli anziani: "Ma come, questo papiro non vola!", e
il malcapitato doveva comunque pagare pegno.

Siamo tragicamente in una situazione simile.

Pannella desolato in TV si chiedeva come mai l'appello radicale
per un volontario esilio di Saddam, in questo sollecitato anche
dai suoi familiari per timore che faccia la fine di Ceausescu o,
andando bene, di Milosevic, non fosse stato ripreso dal Governo
italiano o da quello di altri Paesi.

Niente da fare. Non sarebbe servito neppure quello.

Il papiro
non vola. La guerra s'ha da fare.

Occorrerebbe un miracolo di
San Francesco, il santo della pace per antonomasia, per evitare
il conflitto.

Bush non ha studiato Giambattista Vico, considera "vecchiaia"
quella che é invece "saggezza" europea, accumulatasi in migliaia
d'anni nei cromosomi, anche per aver visto, a spese dei
cittadini del nostro continente, che cos'é una guerra in casa."



Di male in
peggio


Create le ragioni per giustificare la guerra, trovato
l'incondizionato appoggio di Blair, quasi con atteggiamento da
"Dio lo vuole" si é entrati a capofitto in una spirale. Già,
perché la guerra, come era stato detto agli inglesi (parola del
Ministro diretto collaboratore di Blair dimessosi perché 
in disaccordo sul ricorso alle armi), avrebbe dovuto durare due
o tre giorni. Solo Rumsfeld poteva immaginare di trovare gente
festante con le bandierine ad accogliere i liberatori. Tutti i
conti si sono rivelati sbagliati, compreso quello amaro delle
vittime, sia civili che militari, fra i quali oltre 2000
americani.

Di male però in peggio.

Il terrorismo non subisce soste e paiono rivelarsi
drammaticamente veri i numeri dati a suo tempo, visto che
qualcuno della reistenza irakena aveva parlato di 7-8000, e
forse più, kamikaze pronti al sacrificio. Abbiamo scritto anche
questo, allora, con la pianificazione, di allora, di quello che
sta succedendo ora con nere prospettive tanto che il Governo ha
ritenuto opportuno invitare gli ufficiali di Saddam a rientrare
in servizio!


Secondo
risultato: l'Iran


Parliamo di secondo risultato perché il primo é l'Irak, oggi
governato, di fatto dagli Sciti egemoni con influenza forte del
fondamentalismo islamico in quello che era l'unico Paese
islamico laico. Il passato condiziona anche per un modo di
vivere consolidato nel tempo, ma l'ipoteca degli ulema si farà
sentire.

L'Iran, con Saddam bilanciato dall'Irak, benché più popoloso
(più o meno la stessa popolazione dell'Italia con un territorio
doppio del nostro) oggi si é liberato dei politici "moderati"
con una "purga" che ha raggiunto addirittura 40 ambasciatori. Ci
sono due ipotesi. Sciti al governo in Iran e in Irak con
prospettiva di accordo, pesante per via del petrolio. Ci può
essere una seconda ipotesi, quella militare a soldati americani
e di altri Paesi partiti. L'Irak non sarebbe in grado di
resistere più di una settimana. E nessuno, a quel punto, si
impegnerebbe in operazioni preventivamente definibili come molto
sanguinose.


Italia-Iran

Da esaminare anche i problemi fra i due Paesi. Questo lo
rinviamo al prossimo numero per vedere i dati dell'interscambio
con esportazioni e importazioni quasi equivalenti in valore. E i
contratti del petrolio. A questo proposito se non ci liberiamo
dalla schiavitù energetica sono guai sempre più seri. E non solo
sul versante economico. Basta vedere la prudenza estrema che il
Governo deve usare, mentre la gente giustamente risponde con
sollecitudine e attenzione all'invito di Ferrara a scendere in
piazza davanti all'ambasciata dell'Iran a Roma per gridare la
sua indignazione per chi, con l'aggravante di essere Uomo di
Stato, auspica la cancellazione di Israele dalla carta
geografica.

L'ISLAM
E poi c'é il discorso
dell'Islam, o meglio del mondo islamico. E' vero che nell'Islam
c'é di tutto come c'é di tutto nell'Occidente. Sta il fatto che,
ad esempio, le schiere di kamikaze sono fatte da persone di fede
(islamica). E che nei Paesi islamici non sono per nulla rose e
fiori per chi professa un'altra religione. Capita anche in certi
Paesi che chi é trovato in possesso di una Bibbia o di testi
sacri finisce male perché si tratta di reato grave.

Prima o poi queste situazioni devono arrivare all'ONU. Per
provvedere.
GdS


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