PROPOSTA DI MODIFICA DELLO STATUTO REGIONALE LOMBARDO

Viene dal Presidente dell’Unione Pesca e punta ad avere almeno due consiglieri in ogni provincia lombarda

Il 20 gennaio scorso si è svolto a Piateda il forum dei Comitati in difesa delle acque provinciali, organizzato dallo IAPS, che ha visto una grande e qualificata partecipazione oltre che di esponenti e aderenti a detti Comitati, anche di Sindaci e rappresentanti di altre Associazioni particolarmente interessate alle problematiche in esame.

Nell’occasione Diego Muffatti, Presidente dell’Unione Pesca Sportiva della Provincia di Sondrio, associazione aderente al “Fronte della moratoria”, ha illustrato nel corso del dibattito alcune proposte e indicazioni per il raggiungimento dei comuni obiettivi.

Al termine del suo intervento, egli ha rilevato che l’atteggiamento contrario alla proposta di moratoria del rilascio di nuove concessioni - assunto dalla Regione Lombardia in occasione della indagine conoscitiva sull’emergenza idrica in Valtellina promossa dalla Commissione Ambiente del Senato - è anche connesso alla nota situazione di totale assenza di rappresentanti della nostra Provincia in seno al Consiglio Regionale.

Peraltro, una adeguata presenza istituzionale in seno alla Regione avrebbe consentito di rappresentare ai Vertici della stessa, oltre che al Consiglio Regionale con l’utilizzo dei diversi strumenti a disposizione, l’unanime punto di vista delle nostre Comunità riguardo alla necessità di una maggior tutela della risorsa acqua nell’ambito della nostra Provincia e all’urgente esigenza di fermare lo stillicidio di nuove concessioni idroelettriche, in modo da ottenere una diversa presa di posizione della Regione su queste tematiche.

Ciò premesso, Muffatti ha osservato che dopo le ultime elezioni regionali si è avviato nel mondo politico e istituzionale locale un dibattito, attinente al tema della rappresentatività della nostra Provincia in Regione, a suo avviso peraltro senza la necessaria incisività e progettualità.

Occorre, dunque, a suo avviso imprimere una accelerazione alla istanza di rappresentatività su cui concorda l’intera provincia di Sondrio, fissando anzitutto obiettivi temporali - ad esempio un anno - per la positiva soluzione del problema ( anche perché occorre arrivare con largo anticipo sulle prossime elezioni) e cercando poi di definire la soluzione da proporre.

A questo proposito, considerato che lo Statuto Regionale Lombardo è in fase di revisione,il Presidente di UPS ha formulato una prima concreta proposta di soluzione del problema in esame.

In particolare, egli propone di aggiungere all’art. 2 dello Statuto della Regione Lombardia (che tratta al primo comma delle province che fanno parte del territorio della Regione) un nuovo secondo comma così formulato:

“ La Regione riconosce a ciascuna provincia pari dignità e un’adeguata rappresentatività; in particolare le norme per l’elezione del Consiglio regionale dovranno assicurare la nomina di almeno due consiglieri per ciascuna provincia.”

Su questa proposta, ovviamente, si dovrebbe poi lavorare per la modifica delle norme elettorali.

LE RAGIONI DELLA PROPOSTA

La proposta si basa su queste considerazioni:

- alla pari dignità di ciascuna provincia è strettamente connessa l’esigenza di una adeguata rappresentatività di tutte le province, e ciò sia nel preminente interesse delle province che della stessa Regione. Per contro, la mancanza di rappresentanti di una provincia negli organi regionali impoverisce l’attività della Regione e priva di dignità la provincia esclusa; inoltre, è causa di diffidenza e sfiducia delle comunità non rappresentate verso la Regione e, pertanto, anche di maggiore conflittualità nei confronti della Regione stessa.

- Il numero minimo di due rappresentanti per provincia appare il … meno che si possa chiedere, considerato che:

a) le province lombarde sono 12;

b) il numero dei consiglieri regionali è di 80;

c) il numero di due consiglieri per provincia, rapportato ad 80, rappresenta il 2,5 % del totale, il che come peso per una provincia non si può certo considerare elevato;

d) il numero minimo di due consiglieri dovrebbe consentire a ciascuna provincia (in particolare alle più piccole per numero di abitanti) di disporre di norma di una rappresentanza dei due principali schieramenti (maggioranza e opposizione).

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