DIBATTITO: PARTE L’OPERAZIONE REFERENDUM!

Pro e contro: spazio per chi vuol dir la sua

Si parte. La raccolta delle firme per il referendum elettorale inizia il 24 aprile. Non è più una speranza, un'idea: è una iniziativa in atto. Abbiamo tre mesi per preparare l'organizzazione e altri tre mesi per raccogliere le firme. Se le cose andranno bene il 24 luglio andremo in Cassazione per depositare le firme. Insomma non siamo più ai dibattiti, alle discussioni. La battaglia è iniziata e siamo in campo.

L'ha deciso ieri il Comitato promotore all'unanimità. E l'ha deciso, ti posso assicurare, in un clima di grande determinazione e di grande entusiasmo. Uno degli interventi più significativi è stato quello di Chiamparino, il sindaco di Torino. ha parlato tre minuti, ma ha espresso quella che è un'idea non solo sua, ma di molti. Voi sapete, ha detto, che pur avendo sempre appoggiato gli altri referendum non sono mai entrato nel comitato promotore. Ma questa volta ho voluto esserci, e sin dall'inizio, perchè dobbiamo cancellare la degenerazione più grave della politica italiana, quella del potere di veto e di ricatto dei gruppi e gruppuscoli, nella politica e fuori. Questa è una mala pianta che soffocherà tutto, se non la tagliamo, ed è per questo che sono con voi.

Splendido! Riassume in poche parole la vera motivazione del referendum. Che non tocca solo la legge elettorale, ma va ben oltre le regole, e riguarda il cuore della politica e della vi ta pubblica. Un ceto politico professionale, cresciuto a dismisura, sta soffocando la pubblica amministrazione, paralizzando la attività politica, moltiplicando i costi. Questa cancrena è rinvigorita e ingigantita dallo spezzettamento dei partiti, dalla frammentazione, perchè spinge ciascuno a curare solo il suo orticello, a cercare la sua nicchia, a pretendere i suoi piccoli gettoni. Ecco allora la lottizzazione, la moltiplicazione dei posti, il manuale cencelli che ritorna in auge.

Con il referendum alziamo la bandiera contro tutto questo. Non vogliamo solo cambiare la legge elettorale. Vogliamo cambiare la politica. l'Italia è divisa, frammentata, incapace di trovare una sintesi rispetto agli interessi particolari. La politica deve dare l'esempio. La lotta contro i frazionismi e la spinta verso due grandi partiti, il partito democratico a sinistra e i partito popolare europeo a destra devono diventare il simbolo di una vita pubblica diversa, in cui ci si unisce s ui grandi ideali pubblici e non ci si divide sugli egoismi privati.

A questo punto se sei d'accordo aiutaci. Ho già lanciato questo appello e molti di voi hanno risposto. Grazie. Con ognuno che ha risposto ci metteremo in contatto nelle prossime settimane. Se vuoi partecipare a questa grande avventura, e non hai ancora risposto, fallo ora. Ci sono mille modi per lavorare assieme, e troveremo il più efficace.

Avvieremo tra qualche settimana anche una raccolta pubblica di fondi. Non abbiamo contributi pubblici, non abbiamo fondi nostri, e la campagna va sostenuta anche economicamente. Ti accludo i dati bancari del nostro conto corrente, aperto dal tesoriere Natale D'Amico: c/c n. 9890 intestato a CO.R.EL. 2008 presso BNL, ag. Senato, Piazza Madama, 00186 Roma; ABI 01005; CAB 03373.

Le battaglie politiche hanno bisogno anche di questo.

In ogni caso rispondimi, se puoi. Abbiamo bisogno di idee, di suggerimenti, anche di critiche perchè un mucchio di volt e sbagliamo. Qualunque messaggio è il benvenuto

Mario Segni

Mario Segni
Politica