DEL DIRITTO DI VOTO

Il dovere di pagare le tasse in un Paese, non crea automaticamente un corrispondente pari diritto al voto, che invece é contraddistinto dalla regola biunivoca dall'appartenenza ad uno Stato per diritto di cittadinanza. Vale a dire, si appartiene ad uno Stato perché si è titolari di diritto di cittadinanza e si ha diritto di cittadinanza perché si appartiene ad uno Stato.

Le tasse pagate, ad un sistema statale, permettono di usufruire dei servizi che lo Stato assicura nei modi previsti, quali diritti:individuali (istruzione, sanità, protezioni sociali, ecc.);

collettivi (trasporti, strade, ecc.); ma non il diritto di voto. Il diritto di voto é legato alla titolarità di cittadinanza che é automaticamente riconosciuta ai figli nati da cittadini appartenenti ad uno Stato.

Oppure può essere acquisita per concessione, attraverso una valutazione che lo Stato ospitante si riserva di dare, e non per una sorta d'automatismo. A riprova valga la considerazione che ad un cittadino che non paga le tasse, non é tolto il diritto di cittadinanza e/o di voto.

L'esercizio del diritto di voto può essere impedito temporaneamente, solo da una sentenza della magistratura, ovviamente quale sanzione per aver violato le leggi dello Stato che contempli anche la sospensione di tale diritto. Ciò non pone la collettività al riparo d'incresciosi episodi come quello del Signor Adel SMITH che è cittadino italiano; si presume perché figlio d'italiani e non per concessione. Questo, non perché egli sia impegnato nella battaglia della laicità e aconfessionalità dello Stato, bensì per l'uso strumentale della stessa, per propugnare l'integralismo e il fanatismo religioso. Ciò, nell'Italia nata dal Risorgimento, non ha più diritto di cittadinanza.

Pertanto la posizione espressa dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri mi lascia alquanto perplesso. Il consenso alquanto eterogeneo che ha potuto raccogliere, e il duetto Turco-Mussolini "sulle coppie di fatto", cela reconditi "fini"?

Renzo Riva (x)

(x) Presidente del CIRN (Comitato Italiano per il Rilancio del

Nucleare), sezione Friùli

Renzo Riva
Politica