UN NUOVO REGIONALISMO PER RILANCIARE I PICCOLI COMUNI

“La modifica del Titolo V della Costituzione ha introdotto misure nuove e soprattutto competenze significative nell’attività legislativa delle nostre Regioni. Una sfida grande che porta le classi dirigenti regionali a guardare lontano, ad avere pensieri lunghi, per rispondere in maniera sempre più efficace ed efficiente alle nuove istanze che vengono dai cittadini.- ha sostenuto il Portavoce dei Piccoli Comuni italiani Virgilio Caivano nel suo intervento al Forum on-line sul tema “Un nuovo regionalismo per rilanciare le piccole comunità locali” .In questo contesto di alto profilo si inserisce la straordinaria stagione di attenzione della pubblica opinione italiana verso i piccoli Comuni, un autentico baule carico di valori, saperi e sapori di notevole importanza per il nostro Paese. Una parte dell’Italia non letta e non scritta che può dare un forte contributo nella necessaria opera di rilancio per evitare che il declino sempre più marcato condanni definitivamente i sogni di speranza per un futuro migliore le nostre comunità. Le Assemblee regionali – ha rimarcato il Portavoce dei Piccoli Comuni - sono chiamate quindi a dare risposte concrete in materia di formazione, nuove tecnologie, sicurezza sociale ed ambientale, qualità della vita e valorizzazione dell’enorme patrimonio sociale e culturale. Alcune Regioni italiane come al Lombardia, la Toscana e recentemente il Piemonte si sono dotate di strumenti legislativi a sostegno e tutela dei piccoli Comuni. Un risultato sicuramente importante che segnala l’importante cambio di tendenza, ma che non può lasciare soddisfatti, perché il resto del Paese aspetta il rapido varo di leggi regionali a favore delle piccoli Comunità locali. Per queste ragioni, come Coordinamento dei Piccoli Comuni italiani,impegnati in un una poderosa opera di sensibilizzazione della pubblica opinione nazionale, siamo qui a sollecitare attenzione e sensibilità, affinchè, si apra un dibattito culturale e politico serio nelle nostre realtà regionali per raggiungere l’ambito traguardo del 100% delle Regioni dotate di leggi a favore dei piccoli centri. Le Regioni – sono le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - hanno il dovere e la necessità di essere davvero un riferimento credibile e soprattutto vicino ai cittadini, sempre più sfiduciati e distanti dalle Istituzioni e dalla politica. Una risposta concreta alle necessità di dieci milioni di cittadini che vivono nei 5634 piccoli Comuni italiani può essere una formidabile risposta al disagio insediativo ed alla desertificazione demografica in atto”.

Andrea Gisoldi

Andrea Gisoldi
Politica