BOSSI NON E’ MICA LA SGRENA!

L’hanno rapito. Peggio per lui

Il missionario cattolico Padre Giancarlo Bossi viene rapito nelle Filippine, e il governo che fa? Fa sapere alle autorità filippine di non pagare alcun riscatto e di optare per una soluzione di forza. Ma come, ma se proprio per evitare pericolosi blitz che avrebbero potuto mettere a repentaglio la vita di Daniele Mastrogiacomo, di Giuliana Sgrena e delle due Simone, il governo Prodi pagò senza fiatare, come è possibile che nel caso di Padre Bossi gli sia stato riservato un trattamento tanto diverso, quanto pericoloso? E poi, vien da chiedersi, come mai per ottenere la liberazione degli anzidetti sequestrati più “illustri”, sindaci, intellettuali e direttori di giornali si sprecarono in appelli riuscendo a riempire le piazze? Per padre Bossi invece, silenzio assoluto! Evidentemente, per “qualcuno”, esistono cittadini di serie A e di serie B. Essere cattolici di questi tempi e spendere la propria vita per gli altri, “gratis” (e soprattutto senza tessere di partito in tasca), equivale ad essere considerati dei miseri paria di seconda categoria.

Gianni Toffali

Mi scusi: E’ un cattolico, addirittura un prete. Se lo fanno fuori va in Paradiso mentre Sgrena & C. non ci sarebbero andati di sicuro (per loro non esiste). Per giunta questo rapito si chiama addirittura Bossi. Che cosa vuole, che qui in Italia qualcuno che conta si preoccupi per lui? L’hanno rapito. Peggio per lui. I rapiti di cui preoccuparsi sono quelli di sinistra, magari estrema. Quando poi c’è uno che muore italianamente da eroe, ma non è di sinistra gli si rifuta persino una targa in una via (a Giuliani, trasformato in eroe, sì, naturalmente). Andiamo avanti così, e le file del centro-sinistra, sempre meno centro e sempre più sinistra come dice Mastella, continueranno ad assottigliarsi… (ndr).

Gianni Toffali
Politica