NUOVO STOP SULLA QUESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI AL DISEGNO DI LEGGE DEL MINISTRO LANZILLOTTA

La soluzione interessa anche la nostra provincia

Botta e risposta all’interno della maggioranza, impegnata a risolvere l’intricata e ormai decantata questione dei servizi pubblici locali che interessa anche la nostra provincia (trasporti, acqua, gas, energia elettrica, depurazione, rifiuri). L’ultimo tassello della storia racconta della cancellazione dell’emendamento sulla moratoria delle gare idriche dal ddl Energia. Ovvero, del disaccordo sul ddl Lanzillotta.

La storia vede contrapposti pezzi della maggioranza e del Governo, quest’ultimo con il ministro Lanzillotta che preme per una riforma del sistema dei servizi pubblici locali che punti decisamente sulle gare per l’affidamento. D’altra Rifondazione comunista (in compagnia di Verdi e di spezzoni dell’Ulivo) che rivendica libero arbitrio per i Comuni nell’affidamento dei servizi, in house compreso.

L’accordo sembrava fosse stato raggiunto: il governo accolse con un emendamento al ddl Energia la moratoria sulle gare del servizio idrico invocata da Rifondazione, provvedimento che allora appariva più speditamente incardinato nei lavori parlamentari. In cambio, il governo otteneva il via libera al ddl Lanzillotta.

Lo strappo - ennesimo - si è consumato proprio nei giorni scorsi. Per Andrea Lulli, relatore alla camera del ddl Bersani, la moratoria sulle gare idriche «andrebbe più opportunamente inserita direttamente nel Ddl Lanzillotta». Ma per Gennaro Migliore, capogruppo di Rifondazione alla Camera, «c'era un'intesa con il Governo perché quell'emendamento entrasse nel Ddl Bersani». A chi gli faceva notare che si trattava di due parti dello stesso accordo, Migliore risponde che le due questioni sono «separate». «Sull'acqua si era trovata un'intesa - dice Migliore -mentre sui servizi pubblici locali c'è una trattativa in corso non facile». Per il capogruppo di Rifondazione al Senato Giovanni Russo Spena «l'accordo c'è, su diversi importanti punti ma non c'è, e non c'è mai stato, sull'affidamento obbligatorio ai privati dei servizi».

''Il ddl sui servizi pubblici locali - ha detto nei giorni scorsi Linda Lanzillotta - traduce un accordo di maggioranza che era gia' scritto nel programma dell'Unione. Questo accordo e' gia' stato rispettato per la parte che sta a cuore a Rifondazione e cioe' il ddl non si applica al settore dell'acqua che avra' una disciplina specifica''. Secondo il ministro, quindi, ''va attuata anche l'altra parte dell'accordo che e' quella di procedere sulla liberalizzazione di tutto il restante settore perche' altrimenti mi sembra che non c'e' una parita' di trattamento dei vari pezzi del programma e tra le varie anime della coalizione''.

Quindici - Federutiliy

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