09 10 10 CRIMINALITA' ORGANIZZATA, MAFIA & C, RINGRAZIANO E SOSTENGONO CHI NON VUOLE IL DIVIETO DI BURQA E NIQAB

Il 75% degli italiani è d'accordo. Si veda che sia d'accordo anche il 75% dei parlamentari

In Italia per legge non si potrebbe nascondere il viso visto che se lo si fa si impedisce il riconoscimento della persona, salvo casi eccezionali. Se uno ha tre gambe al posto di due è tanto noto che può anche mascherarsi la faccia… Il Testo Unico di pubblica sicurezza integrato dalla legge 152 del 1975: "è vietato ogni mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo"

("ART. 5: È VIETATO PRENDERE PARTE A PUBBLICHE MANIFESTAZIONI, SVOLGENTISI IN LUOGO PUBBLICO O APERTO AL PUBBLICO,FACENDO USO DI CASCHI PROTETTIVI O CON IL VOLTO IN TUTTO O IN PARTE COPERTO MEDIANTE L'IMPIEGO DI QUALUNQUE MEZZO ATTO A RENDERE DIFFICOLTOSO IL RICONOSCIMENTO DELLA PERSONA.

IL CONTRAVVENTORE È PUNITO CON L'ARRESTO DA UNO A SEI MESI E CON L'AMMENDA DA LIRE CINQUANTAMILA A LIRE DUECENTOMILA

Arresto dunque per chi nasconde la faccia e per giunta mano al portafogli. Perché questo succeda occorre però un piccolo, quasi insignificante, pezzetto di carta: il verbale. Perché ci sia questo verbale occorre che qualcuno lo abbia scritto. Quel qualcuno - e questo non lo sa quasi nessuno - può essere chiunque di noi abbia compiuto i 18 anni. Ci sono cioè due casi in cui un cittadino può procedere ad arrestare qualcuno:

a) in flagranza di reato

b) se glielo ordina un pubblico ufficiale

Visto dunque quello che dice la legge in teoria sarebbe possibile arrestare chi nasconde la faccia persone - donne o uomini non si sa - con burqa comprese.

In realtà nella maggior parte dei casi non succede niente e si fa finta di niente nonostante che se a far finta di niente è qualcuno delle Forze dell'Ordine o della Polizia Municipale potrebbe scattare nei suoi confronti la denuncia per omissione di atti di ufficio.

Una intelligente iniziativa è stata quella del Gazzettino di Venezia che ha mandato a spasso per il Veneto e il Friuli una sua giornalista nascosta appunto dietro il burqa.pubblicando poi in dettaglio l'esito di questo viaggio-inchiesta. Vediamo le reazioni che ha avuto nelle diverse località:

Treviso: nessuna. Indifferenza totale

Castelfranco Veneto Idem

Azzano Decimo (lì è prevista una multa di 500 € per chi lo indossa): mobilitati i Vigili, mezza Giunta e il Sindaco che però è sveglio perché - dice - quelle scarpe e quella borsetta le musulmane non le portano. Poi c'è una dichiarazione ad una agenzia di stampa ecc. ecc.

San Liberale, al supermercato: signora spaventata e cassiera cordialissima.

Commenti vari della gente e presa d'atto che il 75% degli italiani approvano la proposta di legge della Lega di proibire l'uso del burqa.

Ci sono fior di persone di sinistra in questa larga maggioranza. Un po' di intervistati che non sanno che pesci pigliare e pochi contrari. Una legge che dovrebbe essere approvata all'unanimità o quasi perché di assoluto buonsenso. E i musulmani stessi dicono che il Corano lo prescrive solo durante la preghiera come da noi per entrare in Chiesa le donne debbono mettersi il velo. Aggiungono che si tratta solo di usi tribali. Li seguano a casa loro.

Nel Veneto dietro al burqa c'era una giornalista italiana.

Quante volte il burqa è servito a persone d'ambo i sessi per sfuggire all'attenzione delle Forze dell'Ordine?

Criminalità organizzata e quella comune faranno il possibile per evitare che venga introdotto il divieto di burqa e niqab. Non divieto assoluto. All'interno di casa loro e quando sono nel luogo d'origine a trovare i parenti li usino pure.

L.A.

L.A.
Politica