PROVINCE MONTANE AVANTI TUTTA!

Lungi da me imitare chi alcuni decenni fa utilizzava nei propri scritti il punto esclamativo, il compianto Sen. Luigi Einaudi, ma ritengo con questo tipo di punteggiatura rimarcare fortemente un qualcosa che già esiste, anche se da poco tempo e cioè le Province Montane. Ho appreso dell’iniziativa dei 174 comuni confinanti con la confederazione Elvetica o con Province a Statuto Speciale, di cui ben 22 della Valtellina.

Tutto è bene ciò che vuole rimarcare una oggettiva specificità di alcune zone tra le quali la nostra Valtellina che unitamente ad altre due Province ( Belluno e Verbania) sconta la caratteristica di essere interamente montuosa.

Questo concetto era stato inserito nella Finanziaria del 2004, a seguito del “Patto di Sondrio” sottoscritto il 25.11.2002 dagli allora Presidenti di Provincia, tra le tre Province non sottoposte a regime speciale; ripetiamo Sondrio, Verbania e Belluno.

Da questo concetto non doveva scaturire il solo trasferimento del Demanio Idrico e cioè della proprietà dei corsi d’acqua ( questione importantissima a tal punto che il Governo Prodi l’ha immediatamente azzerata, nel generalizzato silenzio!) ma iniziare anche un percorso realistico di “ perseguire tutte quelle forme di autonomia fiscale e finanziaria possibile” come recitava un ordine del giorno firmato dal sottoscritto unitamente ad altri Parlamentari ( On. Paniz per Belluno e On. Zanetta per Verbania).

Questo ordine del giorno ( inserito nella manovra Finanziaria) approvato dal Gioverno Berlusconi può ( almeno per la nostra Provincia e per le altre Montane) essere la chiave di volta per porre un minimo di equilibrio nelle cose. Qualcuno sostiene che oggi non si debbano creare “nuovi privilegi” ma se del caso vanno tolti quelli esistenti e che creano disparità. E questo è emerso anche da un recente Convegno a cui ha partecipato il Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.

Tal proposito invito quel qualcuno a dimostrare come sarà mai possibile intervenire sulle Regioni e Province a Statuto Speciale che con la riforma della costituzione e delle leggi correlate, debbono essere consenzienti e quindi esprimersi a favore di una modifica del loro status! Mi pare abbastanza utopistico pensare che le Province Autonome siano favorevoli a perdere uno status di cui godono da anni: pertanto è una strada impercorribile. Più percorribile invece quella di continuare sulla traccia che era stata evidenziata nella scorsa legislatura e cioè cercare nell’ambito esistente di concedere il “massimo dell’autonomia possibile specialmente a livello fiscale e finanziario”. In altre parole un percorso che dovrebbe portare a quel federalismo fiscale che è caro a molti ( a me in primis).

Questo non è poco se pensiamo a cosa significava la titolarità del Demanio Idrico e quanti altri passi possono essere compiuti anche su differenti tematiche che trasferirebbero competenze e risorse dagli Enti superiori. Quindi ben vengano tutte le iniziative per rimarcare la peculiarità della Valtellina ma guardiamo al lavoro già svolto che può essere d’aiuto, evitando ogni volta di partire da “zero” altrimenti ci troveremo a chiudere la porta della stalla a buoi scappati.

Gianpietro Scherini (x)

(x) Già Deputato

Gianpietro Scherini (x)
Politica