'REFERENDUM: APPELLO AL VOTO' 11 6 10 09
"Il voto ai referendum di domenica è un voto per la democrazia". Dichiara Mario Segni padre del sistema maggioritario a 20 anni dal primo referendum svoltosi proprio il 9 giugno 1991 sulla "preferenza Unica" e che travolse il vecchio sistema proprorzionale.
"Sul contenuto dei quattro referendum si può discutere. Personalmente voterò sì al referendum sul legittimo impedimento, perchè sono sempre stato contrario alle leggi "ad personam", mentre voterò no al referendum sul nucleare, perchè il sì significherebbe una chiusura definitiva e invece credo che fra qualche anno dovremo valutare tutto con grande attenzione senza chiuderci nessuna strada." Prosegue Segni.
"Ma c'è un punto assai più importante: ed è la sorte del referendum cioè di uno strumento importantissimo di democrazia. I partiti e i politici professionali lo vogliono uccidere perchè è scomodo, perchè disturba il manovratore. E' un'altra tappa di un percorso che spoglia sempre più il cittadino dei poteri reali. E' passato attraverso la lista bloccata, che ha dato il potere di scelta dei parlamentari ai partiti, e spera oggi di dis truggere definitivamente il referendum, strumento caro a paesi di grande democrazia come gli USA e la Svizzera. E' perciò un appello che dal mio piccolo rivolgo a tutti: se vi sta a cuore la democrazia votate come volete, ma votate".
Mario Segni
Nostra nota
Noi siamo per valorizzare il referendum per dargli un carattere vincolante almeno in termini di linea. Andare a votare per poi vedere, come è successo, che si è fatto il contrario è, al minimo, frustrante. Ci andremo quando ci sarà la garanzia di non essere presi per i fondelli (NdD)