) 400 PICCOLI COMUNI ALLA BANCAROTTA 2) I PICCOLI COMUNI CHIEDONO A PRODI UN CONSIGLIO DEI MINISTRI DEDICATO SOLO AI LORO PROBLEMI

1) 400 PICCOLI COMUNIPer quattrocento piccoli Comuni italiani fino a 2000 abitanti il baratro della bancarotta è solo questione di giorni. Con la firma del nuova contratto per i dipendenti degli enti locali avvenuta il 9 maggio i Sindaci si trovano nella particolare condizione di dover far fronte ad una spesa improvvisa di 60.000 euro. A tanto ammonta il rinnovo contrattuale per un piccolo Comune di 2000 abitanti con una pianta organica di 20 dipendenti. Una condizione tragica che cristallizza tutte le attività di un piccolo Comune e mette in serio pericolo anche l’erogazione di servizi essenziali come l’assistenza domiciliare integrata, le attività socio culturali a sostegno delle categorie più deboli. Tutto questo sommato ai tagli devastanti della legge finanziaria fa dei piccoli Comuni un vero cimitero istituzionale. “Al Governo Prodi – afferma il Portavoce del Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni italiani Virgilio Caivano – chiediamo con forza misure urgenti per arginare il disastro economico e finanziario delle piccole comunità locali. Non c’è più tempo – incalza il Portavoce del Coordinamento dei piccoli Comuni – ormai la quasi totalità dei bilanci ordinari dei piccoli Comuni è impegnata per pagare stipendi ai dipendenti e spese fisse come acqua, luce, gas e telefono. Una condizione – conclude Virgilio Caivano – inaccettabile che offende ed umilia milioni di cittadini che vivono nelle piccole comunità locali e migliaia di Sindaci costretti ormai a sostituirsi ai dipendenti per garantire anche il servizio di raccolto della nettezza urbana”.

2) I PICCOLI COMUNI CHIEDONO A PRODI

Un Consiglio dei Ministri monotematico e interamente dedicato ai piccoli Comuni italiani è la richiesta fatta dal Portavoce del Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni italiani Virgilio Caivano a Teggiano in Campania in occasione di una iniziativa dei piccoli Comuni meridionali. ³Il Presidente del Consiglio ¬ ha sottolineato il Portavoce del Coordinamento dei piccoli Comuni ¬ in questa fase iniziale del governo ha il dovere di dare una risposta significativa anche in termini emotivi e la convocazione di Consiglio dei Ministri monotematico sui piccoli Comuni è il modo giusto per rilanciare il dibattito politico sulle reali esigenze di dieci milioni di cittadini che vivono nelle piccole comunità locali. Nei cinque anni passati ¬ continua il Portavoce dei piccoli Comuni ¬ nulla di concreto è stato fatto dal Governo Berlusconi e oggi i piccoli Comuni soffrono un ritardo pericoloso a partire dalle nuove tecnologie e dalla famose tre ³i², informatica, inglese e imprese, rimaste sogni nel cassetto e promesse vuote. Dall¹esecutivo Prodi ¬ conclude il Portavoce del Coordinamento dei piccoli Comuni ¬ ci aspettiamo risposte efficaci ed efficienti in tempi rapidi a partire dalla ripresa del dibattito parlamentare al Senato sul Ddl.1942 a favore dei piccoli Comuni. Fonti energetiche rinnovabili, nuove tecnologie, turismo di qualità e sicurezza sociale le carte da mettere in campo per favorire concretamente il rilancio delle piccole comunità locali².

Andrea Gisoldi

Andrea Gisoldi
Politica