L’ON. SCHERINI REPLICA A VALERIO DALLE GRAVE

Riceviamo e pubblichiamo:

A distanza di alcuni mesi ho ritenuto di intervenire in merito ai contenuti della lettera di Valerio Delle Grave per alcune precisazioni e considerazioni in merito: in primis credo di aver quantomeno diritto ad essere citato con il corretto nome di battesimo che è GIANPIETRO e non come diversamente scritto.

Che strana la democrazia di persone che usano termini come “scagliarsi” ! Io nella mia modesta attività politica amministrativa ma anche nella vita di tutti i giorni mai mi sono scagliato neppure verbalmente o per iscritto contro nessuno. Ho sempre espresso il mio punto di vista anche in maniera ferma e decisa senza alcuna voglia di scagliarmi contro alcuno. Premetto che in questo momento ( essendo come ripetuto numerose volte dal citato Dalle Grave un ex onorevole ) il mio è il pensiero di comune cittadino che in democrazia dovrebbe rappresenta l’entità più importante della “scala” e cioè colui che delega altria a rappresentarlo : il delegante. Comunque se qualcuno poi volesse “scagliarsi” contro di me ……. di sicuro conosco molti stati d’animo ma poco quello del timore o men che meno della paura. Sono sereno.

Sulla tenerezza beh, questa credo e spero di averla suscitata una quarantina di anni fa da bambino e di suscitarla ancor oggi, in alcuni momenti, nei miei famigliari. Per altri soggetti ciò non mi tange.

Parimenti strani gli esempi delle vetrine rotte e dei sassi tirati esempi che meglio potrebbero essere compresi da attuali Deputati no global eletti nelle fila della estrema sinistra da sempre ed abituati a fare concretamente ciò. Pensiamo ai disordini avvenuti in giro per l’Italia che hanno visto coinvolti centri sociali, no global etc…. Credo di essere sempre stato una persona civile e democratica. Sul lavoro concreto sviluppato a Roma nel corso del mio mandato, durante la campagna elettorale, ho distribuito migliaia di volumetti riassuntivi ( anticipati da altri di egual contenuto nel 2004. Purtroppo tale volumetto non sarà stato recapitato a tutte le persone: mi spiace. Se dovesse servire sarò ben lieto di fornirne copia alla Gazzetta di Sondrio che magari potrebbe pubblicarla a puntate lasciando ai lettori ogni possibile giudizio ed intervento nel merito. Effettivamente avrei potuto pubblicarla sul mio sito, sarà per la prossima volta. Sull’attività del Governo Prodi aver scritto alcuni mesi fa in maniera molto prevenuta ( questo lo ammetto) non si è rivelato poi così sbagliato. Su questo Governo di sinistra ad oggi ci sarebbe da dire molto ma molto di più e di peggio….. Credo che questo sia un sentimento molto diffuso ; i vari sondaggi sia di destra che di sinistra danno il Governo Prodi in caduta libera. Mi scuso ma questo a me personalmente non dispiace. Credo che tutti siano sconcertati da questa sinistra che è riuscita ad attuare una politica così antisociale che mai avrei pensato un Governo moderno potesse fare. Una per tutte: tassiamo i SUV dissero in campagna elettorale ( per mia madre: quei gipponi colossali che oggi vanno per la maggiore) per poi finire a tassare e a costringere a cambiare la vecchia utilitaria euro zero o euro uno il pensionato o l’operaio che fa pochi migliaia di km all’anno. No comment. Una imposta di scopo su alcune auto di straordinario valore sarebbe stata condivisa da tutti senza alcun distinguo, anche da chi è intenzionato ad acquistarla. In alcuni casi su centinaia di migliaia di euro di una macchina una modesta imposta finalizzata a risolvere qualche annoso problema sarebbe stata digerita.

Mi fermo qui perché non è mia intenzione parlare dei paurosi scivoloni che questo Governo sta compiendo e per cui tutti noi cittadini ( ribadisco sono oggi un normale cittadino ) saremo chiamati, a breve, a pagare un prezzo molto salato. La spinta propulsiva ( alias i soldi in cassa) generata dalle riforme ancora riconducibili alla politica economica del Governo Berlusconi non è in grado di durare per molto. Ho timore che tra non molto le cose cominceranno a complicarsi e non per la politica estera (troppo facile ma parimenti troppo lontana da noi e dalla vita quotidiana). Ne riparleremo purtroppo, quando cominceranno molte famiglie indebitate dal ricorso troppo allegro a mutui o a rateizzazioni a trovarsi in seria difficoltà nei confronti del grande potere finanziario (le banche per intenderci). Quando ci si accorgerà che i capitali ricominciano a ritornare all’estero ( come era prima dello scudo fiscale), quando anche le forme più avanzate di contratti flessibili non saranno più in grado di assicurare il lavoro ai giovani cosa che già oggi avviene. Scusatemi il pessimismo ma qualche volta va interpretato come sano richiamo al realismo.

Sulla politica del territorio e sulla necessità di salvaguardare quel poco che le generazioni che ci hanno preceduti ci hanno lasciato in eredità credo di essere abbastanza sensibile. Sensibilità che mi viene anche dalla consapevolezza e conoscenza del nostro territorio forgiata da trent’anni di alpinismo e scialpinismo ( sono Accademico del Cai e Istruttore Nazionale di scialpinismo). Non lo dico per vanto ma perché sono qualifiche a cui tengo molto. Sono divenuto Accademico del Cai a 24 anni, uno dei più giovane in Italia. Se qualcuno vuole discutere della questione ambientale mi fa profondamente piacere perché credo di poter dire il fatto mio, magari da praticante più che da studioso. Troppi parlano di ambiente in maniera superficiale magari non sapendo neppure dov’è situata una Vallata anziché l’altra, senza averle mai visitate. Troppi hanno fatto quasi solo ambientalismo da scrivania. Utile ed importante anche questa ma priva della parte principale che è l’esperienza sul campo. E’ un poco la differenza di chi fa del fly simulator (volo) al computer rispetto al pilota che normalmente vola con aerei od elicotteri. Entrambi possono condividere alcuni aspetti del volo ma vi è una bella differenza.

Ripeto con vanto che sono poche le zone della nostra Provincia, delle Alpi e delle Dolomiti che non ho visitato avendo avuto anche la fortuna di aver salito le cime più belle ed importanti ( in uno ad un numero considerevole di spedizioni extraeuropee). In questo caso non mi importa della immodestia in quanto l’attività alpinistica può tranquillamente ed oggettivamente essere citata senza se e senza ma. Nel mio peregrinare per monti ho trovato pochi giovani con la voglia di restare a svolgere attività storiche delle nostre valli. Tutti o quasi mi sono parsi attratti da altro, ma credo che parte del mea culpa debba essere anche recitato anche dalle famiglie.

Troppo facile scaricare tutto sugli altri. Nel mio piccolo attraverso le scuole di alpinismo e scialpinismo del Cai ho sempre cercato di insegnare l’amore per le nostre montagne ma non so se vi sono riuscito. Ho altresì cercato di fare questo in altre parti del mondo ( Perù )che stanno vivendo quello che abbiamo vissuto noi anni addietro ma anche li è una lotta impari, che comunque va fatta. Quindi credo di avere già avuto modo di riflettere sulla questione. Anche sull’opportunità di questo scritto ho riflettuto; poi mi sono detto: che io debba imparare da tutti è vero ma mi pare un poco presuntuoso chi senza minimamente conoscere ciò che ho fatto nella mia vita si permetta di sparare ad alzo zero non sulle mie opinioni ( legittimassimo) o su cose che ho scritto ( altrettanto legittimo) ma addirittura personalmente su di me. E no questo no visto che credo di aver ben poco da imparare da questo tipo di persone. Ho imparato di più da altri. Alla prossima.

Gianpietro Scherini

Gianpietro Scherini
Politica