SCUOLA, SERVONO POLITICHE DI MERITO E DI PARIFICAZIONE

Come in ogni periodo elettorale che si rispetti in Italia si è recentemente tornato a parlare dell'organizzazione del nostro sistema scolastico. I toni purtroppo sono quelli che conosciamo già, impregnati di tanta ideologia e troppa poca attenzione alla qualità della formazione. È invece necessario esattamente l'atteggiamento opposto, cioè che la scuola non si presti allo scontro politico ma che diventi una priorità nazionale, al di là degli schieramenti. Centrale, in questo processo, deve essere il coinvolgimento attivo dei genitori nelle scelte che riguardano la scuola, e dunque i minori. Dopo aver lungamente studiato lo stato attuale della nostra scuola siamo giunti a formulare cinque proposte, che ci auguriamo vengano tenute da tutti gli schieramenti in debita considerazione. Ecco i cinque punti sinteticamente riassunti: 1) Massimo coinvolgimento dei genitori nella scuola, a tutti i livelli; 2) Liberare la scuola e le scelte che la riguardano da ogni faziosità politica; 3) Puntare sull'aggiornamento continuo degli insegnanti; 4) Garantire l'effettiva parità tra scuole statali e non statali; 5) Mettere al centro il criterio del merito abbandonando definitivamente il lassismo che negli ultimi anni ha portato ad un abbassamento generale della qualità dell'educazione scolastica.

Moige

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Politica