BROGLI ELETTORALI? DICIAMO PIUTTOSTO TENTATIVO DI SCOOP GIORNALISTICO FINITO MALE O PER DILETTANTISMO O PER SCELTA. INTANTO IL DVD DI DEAGLIO E’ ANDATO A RUBA. QUEI SOLDI, SE LA MAGISTRATURA APPURASSE CHE SI e’ TRATTATO DI UNA BUFALA DOVREBBERO ANDAR

Il DVD di Deaglio è andato a ruba. E' noto: si documentano brogli elettorali alle ultime elezioni. Un amico mi scrive in mail che sa da fonti sicure che brogli vi sono stati (non mi dice se compiuti dal centro sinistra o dal centro destra ed io, per carità, non glielo chiedo).

Penso che,se broglio c'è stato, si debba comporta tornare alle urne. Subito. Le fonti informate non dovrebbero sussurrare le cose, ma denunciare i fatti alla Magistratura e sopportarne le conseguenze.

Se il centro sinistra ha vinto per broglio, deve sapere che non è legittimato a governare e quindi deve rimettere il mandato. Se il centro destra ha perso anche se ha tentato di imbrogliare, deve tacere e tenersi la sconfitta.

In ogni caso ho paura e mi auguro che questo fatto del broglio non sia vero.

Perchè significherebbe che Prodi e tutto il centro sinistra sono dei farabutti e Berlusconi e tutto il centro destra sono dei farabutti. Perchè chi falsifica le carte per arrivare ad una posizione di dominio facendo credere alla gente che vi è arrivato democraticamente, è solo un farabutto. E a me non piace dare in mano il mio Paese a dei farabutti magliari.

Qualcuno scrive che, dietro al nero di seppia dei brogli elettorali, c'è un più vasto disegno politico che cresce nell'ombra.

Non so se questo fumo nasconde un arrosto. So che credo ancora al voto come alta espressione della democrazia. Mi sarebbe spiaciuto se avesse vinto Berlusconi con il centro destra, ma avrei accettato il responso delle urne, come lo accettai 5 anni fa. E dissi che doveva essere lasciato governare.

Ho considerato altamente lesiva della democrazia parlamentare l'uscita di Berlusconi su Libero che lamentava che non vi sia un killer nel governo. Non si briga per far saltare un governo per andarvi al posto di quello che cade. Una vera opposizione controlla e contesta, propone e lavora per il bene del Paese. Per quella parte di Paese che l'ha votata.

Questo fumo d'imbroglio è una macchia su questo governo che delegittimerà tutti gli atti che questo potrà fare, anche se sono il massimo per il bene comune. Perchè si potrà sempre dire:"Sì, bello, ma...sono arrivati lì falsificando le schede". Ma è una macchia anche per questa opposizione se ha tentato il broglio e v'è riuscita male: delegittima ogni contestazione al governo in carica.

Non so se Prodi avrà la spina dorsale così dura d' avere il coraggio di sospendere l'attività di governo per tre mesi e mettere al lavoro una commissione che verifichi tutte le schede, ma se lo facesse e venisse fuori che ha vinto il centro destra, renderebbe un grande favore al Paese che dice di amare e per il quale si è impegnato nelle elezioni, dimettendosi e pregando il Presidente Napolitano di convocare i comizi elettorali per nuove elezioni.

L'accusa è molto grave e oltre a Prodi si dovrebbero pronunciare le somme cariche dello Stato, quale il Presidente della Repubblica, gli ex Presidenti della Repubblica, i Senatori a vita ed altre cariche istituzionali. La macchia sul nostro paese è grave. Ci delegittima all'interno ed all'estero, ci presenta come il paese dei magliari, ci rende incredibili in ogni luogo.

La macchia va lavata.

Subito. Con il coraggio del medico che incide il bubbone prima che questi degeneri in processo di necrosi dei tessuti di tutto il corpo.

Ernesto Miragoli

Chi scrive ha avuto modo di occuparsi dell’organizzazione di 13 campagne elettorali, e in zona ove i brogli non esistono non per i controlli ma per il costume, di tutti.

In teoria c’è una possibilità di brogli, e lo spiegheremo sul prossimo numero, ma assolutamente marginale e a certe condizioni che sicuramente non c’erano in queste elezioni. Visto che si è mossa la Magistratura e visto che il DVD è andato a ruba se venisse appurato che si tratta di una bufala i soldi incassati con il falso scoop dovrebbero essere, in sentenza, destinati in beneficenza, in una con pari cifra devoluta da editore e direttore (NdD)