La rottura fra Della Vedova e l'intollerante Pannella

Personaggi atipici - Della Vedova - Pannella


Personaggi
atipici
Non c'é alcun
dubbio che la Valtellina esprima personaggi di sicura
personalità e, in ogni caso, del tutto atipici.

- Di Tremonti, - che é molto più bravo, anche come Ministro
dell'Economia, di quanto la pubblicistica, soprattutto di
opposizione, non indichi -, non occorre dire tanto é evidente.

- Di Provera basti citare questa singolare vicenda di un
senatore leghista che viene eletto Presidente di una delle due o
tre Commissioni parlamentari più importanti, quella degli Esteri
frequentatissima da ex Presidenti del Consiglio, da ex Ministri,
da leaders politici, e poi rieletto, lui della lega,
all'unanimità.

- Della Vedova, tiranese, già parlamentare europeo, già
tesoriere del Partito Radicale, ha salutato Pannella mentre Il
Marco-sprint riusciva a trovare collocazione - al contrario
delle regionali nelle quali era rimasto al palo - alleandosi con
i due tronconi socialisti riuniti insieme non si sa se più per
ragion politica o, come dice qualche vecchio socialista, ahimé o
se per cercare di superare il quorum elettorale. Della Vedova ha
spiegato sul giornale di Ferrara, come di seguito si vede
leggendo alcuni stralci che riportiamo, le ragioni per cui la
sua strada si é divisa nettamente. Pannella con il
centro-sinistra, Della Vedova con il centro-destra.

La cosa é apparsa vistosa ma in realtà una frattura c'era già
stata al Congresso dei radicali quando Della vedova aveva,
udite, udite, osato sfidare Pannella candidandosi alla
segreteria in alternativa al non-violento per antonomasia che
però reagì in modo violentissimo. Pannella infatti é il
contrario di quel che si professa, un sereno pacifista. Pannella
é un intollerante, persino nelle trasmissioni TV quando, con
perfetta scelta di tempo, impedisce ai suoi interlocutori,
perlopiù digiuni in fatto di comunicazione, di esprimere un
pensiero completo e trovando il sistema di occupare la maggior
parte del tempo delle trasmissioni cui partecipa, a scapito
degli altri e, il massimo, continuando a lamentare di non avere
la possibilità di esporre le sue idee per la congiura delle TV!.

Vediamo però le ragioni del convalligiano e leggiamo anche il
saluto in agro-dolce di Pannelle.

Della Vedova

da Il Foglio del 7 ottobre 2005, pag. 2, di Benedetto Della
Vedova:

Al direttore – Riformatori Liberali, Il soggetto politico nella
Cdl e per la Cdl, promosso con Marco Taradash, Peppino Calderisi,
Carmelo Palma e tanti altri, prende le mosse da alcune radicate
convinzioni e da un’ambizione.


"La prima convinzione è che
l’Italia abbia necessità e urgenza di riforme liberali e
liberiste per uscire dalle difficoltà in cui ancora si trova.

Ci sono equilibri consolidati e posizioni di rendita e
privilegio che vanno combattuti puntando sul mercato e sul
binomio libertà/responsabilità delle persone. La seconda
convinzione è che questo centrosinistra guidato da questo leader
sia attrezzato per gestire la continuità di questo sistema
italiano, non per promuovere una stagione di riforme. La
sinistra di Prodi, Bertinotti e Diliberto non può che essere
conservatrice; nulla a che fare con quella di Tony Blair. La
sinistra italiana resta, ad esempio, vittima dell’ipoteca
sindacale. A noi è sembrato assurdo ..omissis.. che
nessuno abbia messo in discussione il ruolo e il potere abnorme
che il sindacato italiano, nella sua azione politica, ormai
preminente su quella sindacale, esercita nel nostro Paese. ..
sempre meno fa il proprio mestiere, quello di difendere e
promuovere i lavoratori più deboli...


La terza convinzione è che, viceversa, il destino
riformatore e liberale sia quello segnato per una Casa delle
libertà che voglia tornare a essere il punto di riferimento per
la maggioranza degli italiani.


La quarta convinzione riguarda la
scelta giusta del governo Berlusconi di schierare l’Italia al
fianco della politica del presidente Bush e di Blair per
promuovere libertà e democrazia, intese come fondamenti
irrinunciabili delle politiche di sicurezza. ...ma se
fosse stato per Fassino e per la sinistra italiana, in Iraq non
ci sarebbe stata nessuna libera elezione....


La quinta convinzione
è che nella Casa delle libertà le nostre idee e le nostre
proposte piena
cittadinanza ...Ma c’è anche la convinzione che
sui temi etici la nostra posizione di laici, aperti al dialogo
ma laici, è diversa da quella espressa dalla maggioranza degli
eletti della Cdl, ma corrisponde alle aspettative di molti
elettori che vogliono continuare a votare Cdl, pur avendo sui
pacs posizioni più vicine alle nostre,.. Inoltre ...la ledership della Cdl
ha piena disponibilità a valorizzare una
presenza riformatrice, liberale e radicale....


L’ambizione invece è quella di contribuire a un rafforzamento
dell’area liberale, laica, radicale, riformatrice dentro la Cdl.
...quello spirito riformatore che
nel 1994 e poi nel 2001 ha assicurato la vittoria alla
coalizione guidata da Silvio Berlusconi... ...un punto di
riferimento in più agli elettori più giovani...


...Ma se le scelte sulla politica
italiana tra noi e Marco Pannella sono quindi chiaramente
contrapposte, la nostra iniziativa non ci impedirà di proseguire
la nostra militanza nel Partito Radicale Nonviolento, Transpartito e Trasnazionale, un soggetto che non si presenta
alle elezioni e a cui aderiscono parlamentari di tutti gli
schieramenti politici e di molti paesi.

Pannella

"Benedetto Della Vedova ha scelto di riaffidare anche a Silvio
Berlusconi il nostro comune progetto radicale, laico, liberale e
socialista.

Reputo questa scelta un errore esiziale, mentre da parte mia
combatterò con tutte le mie forze per assicurare nel 2006
l’alternanza del centro-sinistra al centro-destra, passaggio
obbligato per la grande alternativa liberale, socialista, laica,
radicale che con i compagni dello SDI stiamo perseguendo.

A Benedetto comunque ho fatto e fo’ di tutto cuore i migliori
auguri per il pieno successo nel generoso, temerario tentativo
di rianimare, ricostituire una componente autenticamente
riformatrice, liberale anche in questa CDL, in Forza Italia;
che, sconfitte, saranno forse più disponibili per autentiche
lotte liberali e laiche".
Amarilli


GdS 10 X 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Amarilli
Politica