Rapporto tra banche e imprese: un capitolo difficilissimo

di Mario Segni

Ma perché tanta paura
dell'inchiesta sulle banche che il senatore Aventino Frau ha
depositato venerdì scorso a nome del Patto?

Ho ascoltato una parte di Ballarò, tutta dedicata alla
questione Parmalat. L'affermazione generale era la
inadeguatezza del sistema bancario, la mancanza di regole
sui rapporti tra banche e imprese, la sensazione che il
marcio sia molto più esteso di quanto si pensi. Giusto. Ma
se è così perché rifiutare lo strumento conoscitivo che il
Parlamento ha a sua disposizione, e cioè la commissione?

La verità è che il capitolo dei rapporti tra banca e impresa
è ancora inesplorato e difficilissimo. In assenza di fondi
pensione la partecipazione delle imprese alle banche è
necessaria, se non si vuole tornare alle banche in mano
pubblica. Ma si tratta di tracciare le regole, porre i
confini degli interessi incrociati. La normativa attuale è
ridicola, come ad esempio la norma che non si può detenere
più del 15% del capitale azionario; come se non bastasse
molto meno per avere un peso determinante su una banca. La
verità è che non bisogna puntare tanto sui limiti quanto
sulla trasparenza. Abbiamo il timore, credo fondato, che
dopo tante urla si voglia alla fin fine lasciare le cose
come stanno.
Mario Segni



GdS 30 I 04  www.gazzettadisondrio.it

Mario Segni
Politica