marzo 2004: Al Quaeda colpisce l'Europa

di Carlo Scognamiglio - Mario Segni

EUROPA
VULNERABILE

Dopo l'11 marzo 2004 è innegabile
che l'Europa sia vulnerabile. Il terrorismo è la peste del 21°
secolo; per sconfiggerlo, l'unico rimedio è restare uniti.
Stiamo facendo il contrario. L'Occidente è diviso, sia in
termine di Paesi che di forze politiche. In realtà, l'Europa ha
già la struttura per potersi difendere ma non ne ha i mezzi.
Dopo Scenghen la strada che dice di recepire la direttiva del
mandato di arresto europeo e della Procura è obbligata; si
rischia altrimenti di dare la possibilità ai criminali di
passare da uno Stato all'altro senza che le polizie possano
seguirli. Austria, Germania, Paesi Bassi, Grecia e Italia
ritardano o esitano nel tradurre nelle proprie legislazioni tale
mandato rendendo molto più difficile la cooperazione giudiziaria
tra i quindici.

Il Consiglio europeo del 25 marzo sarà incentrato su questo.
Possiamo affermare che nonostante i ritardi certamente si avrà
il mandato di arresto comune, se la Costituzione di Giscard un
giorno sarà approvata, avremo anche la Procura, ma non basta.
Siamo ancora lontani da una sorta di "CIA" o di "FBI"; sì
abbiamo Europol, creato nel 1992, ma si tratta di una struttura
di coordinamento delle polizie nazionali, non di un vero corpo
federale. Segni e Scognamiglio sono i cosignatari di una
proposta politica che invita tutti i segretari di partito a
sostenere una risoluzione parlamentare che preveda innanzitutto
la ratifica senza esitazioni del mandato di arresto europeo, in
secondo luogo una accelerazione verso l'approvazione del testo
di Giscard ma soprattutto la creazione di una intelligence
europea, un corpo indipendente dai singoli Governi che possa
davvero proteggere i cittadini dal terrorismo e dalla
criminalità internazionale.

Qui di seguito la lettera inviata dal PATTO ai Segretari di
partito.


LETTERA AI
SEGRETARI DI PARTITO


Roma, 15 marzo 2004

Caro Segretario,

mentre ci auguriamo che abbia successo la manifestazione
unitaria contro il terrorismo, proponiamo a te e al tuo partito
una iniziativa parallela che darebbe uno sviluppo concreto e
determinante nella lotta al terrorismo.


Se non si creano rapidamente la sicurezza e la giustizia europea
l'Europa è nuda di fronte alla offensiva terroristica. La
creazione di una intelligence europea contro il terrorismo e la
integrazione della giustizia e della sicurezza sono gli
strumenti più efficaci in questa terribile battaglia. E' questa
quindi la strada che bisogna percorrere; innanzitutto con la
ratifica del mandato d'arresto europeo, che l'Italia non ha
ancora effettuato; in secondo luogo con la accelerazione verso
la Costituzione europea, che dovrebbe oggi trovare nuovo spazio.


Per questo ti proponiamo immediatamente una risoluzione
parlamentare che, cercando il consenso più ampio, fissi i punti
essenziali della politica italiana impegnando il governo a
proporre in sede europea: a) la istituzione di una procura
europea per i reati di terrorismo e per tutti quelli in qualche
modo ad esso collegati. Questa decisione del resto era già
contenuta nel testo di Costituzione varato dalla Convenzione, ed
era stata purtroppo stralciata (errore gravissimo) nel corso
della conferenza di Napoli; b) la creazione di un servizio di
intelligence europeo, con compiti primari di prevenzione e lotta
al terrorismo, in collaborazione col Comitato militare europeo
già esistente.


I grandi traguardi si raggiungono a volte dopo grandi tragedie.
Ti proponiamo di lavorare per questo, e di cercare su questo un
consenso più ampio e trasversale possibile, in modo che
l'iniziativa sfugga alle logiche e agli interessi di parte, e
colga le esigenze profonde dell'Italia e dell'Europa.
Carlo Scognamiglio Mario Segni

GdS 20 III 2004 -
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