Energia e bolletta

di "Quindici" - Federgasacqua


ENERGIA: APPROVATO IL DECRETO SUGLI IMPIANTI

Un nuovo fondamentale tassello si è aggiunto al mosaico
della ristrutturazione del sistema energetico italiano. È
stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del
decreto legge 18 febbraio 2003 n.25, con le disposizioni
urgenti in materia di oneri generali del sistema elettrico e
di realizzazione,potenziamento, utilizzazione e
ambientalizzazione di impianti termolettrici. Il decreto
legge identifica i costi generali che peseranno sul sistema
di approvvigionamento e distribuzione dell'energia dal
gennaio prossimo: si tratta prima di tutto di quelli
connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari
dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare
e a tutte le attività che ne conseguiranno. Altre voci in
bilancio saranno quelle imposte dagli interventi necessari a
promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative
in materia. Faranno parte dei costi generali quelli
necessari all'applicazione di condizioni tariffarie
favorevoli alle forniture di energia elettrica e alla
reintegrazione dei maggiori costi derivanti dal forzato
trasferimento all'estero delle attività di scarico a terra e
rigassificazione del gas naturale importato dall'Enel dalla
Nigeria. Il decreto interviene nei criteri per nuove
installazioni e per il potenziamento degli impianti
esistenti, cambiando le regole relative all'effettuazione
della valutazione di impatto ambientale. Verranno
considerati prioritari i progetti di nuova installazione,
oppure di modifica o ripotenziamento degli impianti di
produzione di energia elettrica di potenza superiore a 300
MW termici, che prevedano interventi destinati alla
sostenibilità ambientale delle centrali esistenti, in modo
da garantire la riduzione delle emissioni inquinanti
complessive. Al fine di garantire il rispetto delle
prestazioni ambientali, ma anche di assicurare la
competitività del sistema, il gestore della rete di
trasmissione nazionale provvede a trasmettere al ministero
delle Attività produttive analisi previsionali con i dati su
domanda e offerta, flussi di energia elettrica e assetto
della rete elettrica, nonché sulla evoluzione della potenza
installata prevista, mediante lo stanziamento di risorse
reperite con le modalità di versamento annuo fissate dal
ministro dell'Ambiente, di concerto con il ministro
dell'Economia e delle finanze. Al fine di assicurare il
corretto adempimento delle eventuali prescrizioni previste
dai decreti di compatibilità ambientale per gli impianti di
produzione di energia elettrica considerati prioritari, i
produttori saranno tenuti a versare al bilancio dello Stato
un contributo pari a diecimila euro, che sarà indirizzato ad
apposito capitolo del bilancio del ministero dell'Ambiente.



BOLLETTA: PER LA
FEDERCONSUMATORI NEL 2003 SI PAGHERANNO IN MEDIA 12 EURO IN PIÙ



Il nuovo balzo dell'inflazione sarebbe causato dal peso
delle bollette dell'energia così le associazioni consumatori
hanno cominciato a fare i conti su quanto potrebbero pesare
le fatture di elettricità e gas sui conti a fine anno degli
italiani. Secondo Federconsumatori una famiglia tipo con una
potenza impegnata di 3 chilowatt e consumi annui di 2.700
chilowattora, calcola Federconsumatori, dovrebbe risultare
la più cara da 8 anni a questa parte, con un aumento di
12,16 euro (+3,6%) rispetto al 2002. Per quanto concerne
l'evoluzione dal '95 della spesa annua lorda sono cresciute
fortemente le bollette dai consumi più bassi (+33,2%), un
po' meno quello con consumi intermedi (+16,8%) e in misura
estremamente ridotta quelle con consumi alti (+5,7%)dal '95
al 2003 per tre tipologie di famiglie con consumi pari a
1.200 kWh, 2.700 kWh e 3.500 kWh. Federconsumatori chiede
quindi di dare piena attuazione alla riforma della bolletta,
ripulendola da oneri impropri e puntando al superamento
dell'attuale sistema tariffario che si rende necessario
perché "i cambiamenti demografici di composizione delle
famiglie, degli stili di vita e l'aumento generalizzato dei
consumi, hanno fatto in modo che oggi una fascia di
consumatori non necessariamente in condizioni economiche
disagiate, paghi l'elettricità meno del suo costo medio
Immediata la risposta proveniente dal Ministero delle
Attività produttive secondo cui l'effetto del caro-petrolio
sulle bollette elettriche è stato mitigato "anche grazie al
decreto legge antinflazionistico di fine agosto", Infatti
l'aumento registrato il primo aprile di poco più del 3% -
concludono le stesse fonti - è molto inferiore
all'incremento del prezzo del petrolio che nello stesso
periodo è aumentato di quasi due volte e mezzo".
"Quindici" - Federgasacqua


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