Azzeramento fondi per i Patronati, assistenza gratuita a rischio
L'azzeramento del fondo per i Patronati, che sarebbe previsto
nella Finanziaria 2005, metterebbe a rischio il diritto
all'assistenza gratuita, garantito a tutti i cittadini
dall'articolo 38 della Costituzione. Non solo. In pericolo
sarebbe anche il futuro degli 8.000 lavoratori occupati nel
settore. Stessi timori, inoltre, per la rete di assistenza
all'estero dei patronati, il cui ruolo, peraltro e' stato
esaltato nella recente riforma. Un ruolo che la cui importanza
e’ riscontrata da numerosi attestati , soprattutto da parte
dello stesso Inps e della rete consolare italiana all’estero.
L'allarme viene lanciato dall'Inas, il patronato della Cisl, di
cui il 14 settembre ricorrevano i 55 anni dalla fondazione.
Il Presidente dell’Inas Giancarlo Panero conferma in
un’intervista timori e preoccupazioni dei Patronati.
”Le nostre preoccupazioni – spiega Panero - derivano da ‘voci’
che hanno cominciato a circolare da fine luglio e che, finora,
nessuno ha smentite.
Voci secondo le quali nella “Finanziaria 2005” ci sarebbe un
forte taglio dei finanziamenti ai Patronati.
Quanto alla portata di questi tagli, qualcuno dice il 50% nel
2005 e il 50% nel 2006. Il che significa chiudere l’esperienza.
Altri parlano di “solo il 20%” . Ma se anche fosse solo il 20%,
vorrebbe dire comunque una ripercussione sugli operatori, sui
servizi , sulle sedi. Perché noi con il finanziamento non
reggiamo e per fortuna abbiamo le organizzazioni promotrici che
ci sostengono e ci aiutano economicamente, altrimenti solo con
il finanziamento pubblico l’Inas - ma anche gli altri patronati
- non potrebbe andare avanti con l’attuale finanziamento.
Abbiamo fatto un incontro con tutti i patronati in cui abbiamo
deciso, come primo passo, di scrivere una lettera al Ministro
del Lavoro, a quello dell’Economia, alla stampa, qui in Italia e
italiana all’estero, per comunicare il nostro “allarme” e dire
cosa potrebbe significare un taglio del genere dei
finanziamenti.
Questo taglio, per quanto riguarda il nostro servizio di
patronato all’estero – prosegue il Presidente dell’Inas -
significherebbe mettere in discussione la nostra stessa presenza
con una rete così diffusa. Se in presenza di una contrazione
della rete dei consolati e di una riduzione del personale nei
consolati aggiungiamo anche l’incertezza del servizio dei
patronati i poveri emigrati a chi si rivolgono? Il problema e’
che già non hanno risorse, se gli sottraiamo anche servizi che
dovranno fare, andare da avvocati e commercialisti ? Oppure, ed
e’ la cosa più grave, in assenza del servizio gratuito dei
patronati, dovrebbero perdere o rinunciare a una parte dei loro
diritti? E’ un aspetto , questo , molto preoccupante. Ci
batteremo d'intesa con i sindacati perché questo scenario non si
realizzi. La solidarietà praticata e i diritti sociali esigibili
sono valori che vengono prima di ogni scelta di politica
economica.”
Giancarlo Panero
(x)
(x)
Presidente INAS - CISL
GdS 10 X 2004 -
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