Alla manifestazione dell’Uncem a Roma gonfaloni e Sindaci con fascia di ogni partito e da tutta Italia per dire il NO all’abolizione delle Comunità Montane. Una dichiarazione dell’on. Parolo

"La montagna non si azzera"

Consiglio nazionale UNCEM
convocato a Roma d'urgenza dopo le dichiarazioni allarmanti del
sottosegretario Silvano Moffa contro le Comunità Montane,
con tripudio di gonfaloni e fasce tricolori portate da decine e
decine di Sindaci, accanto ai Presidenti di Comunità Montane e
Parlamentari, ai tanti dipendenti (che hanno rinunciato ad una
giornata di lavoro), per sostenere e
difendere i loro territori e i diritti dei cittadini.

Più di duemila esponenti di ogni colore politico, di
centrodestra e di centrosinistra, si sono riuniti sotto un unico
slogan: con una sfilata davanti a Montecitorio con lo striscione che faceva da slogan all'iniziativa: La montagna non si azzera. Una delegazione dell'Uncem
è stata ricevuta dal vicepresidente del Senato, Cesare Salvi.


Alla manifestazione ha partecipato anche l'on. Parolo,
interessato sia come ex-Sindaco e parlamentare della montagna
lombarda che come
Responsabile Ambiente Lega Nord. La dichiarazione che ci ha
inviato:

La dichiarazione dell'on. Parolo

"Siamo intervenuti all’assemblea organizzata dell’Uncem a Roma
per ribadire che la Lega Nord è contraria ad ogni ipotesi di
soppressione delle Comunità montane. Anzi, la Lega Nord chiede
che la Comunità montana possa diventare un ente locale di
livello primario, assumendo un rango di rappresentanza diretta
dei cittadini attraverso l’elezione dei suoi organi. Certamente
nelle non condivisibili e perlomeno incaute dichiarazioni di
qualche rappresentante del Governo vi è un fondo di verità.
Bisogna porre fine alle Comunità montane strutturate come
carrozzoni, composte da assemblee pletoriche, luogo di sfogo per
amministratori locali spesso sconfitti e/o in conflitto nei loro
comuni. Occorre dare alle Comunità montane, o meglio alle Unioni
dei Comuni montani, come correttamente definiti dalla Legge
regionale della Lombardia, la possibilità di svolgere il loro
ruolo cogente: l’erogazione e il coordinamento di servizi ai
cittadini altrimenti non organizzabili da comuni piccoli e
piccolissimi. E occorre garantire le idonee risorse, sia
attraverso il fondo nazionale per la montagna, sia tramite il
fondo per le funzioni associate. Infine, se si vuole fare
veramente un servizio alla montagna, occorre rivedere i criteri
di classificazione dei comuni montani: con tutto il rispetto per
quei territori bellissimi, era veramente paradossale vedere
sventolare in prima fila all’assemblea dell’Uncem il vessillo
della Comunità montana dell’Isola di Capraia e dell’Arcipelago
toscano".
CS - Red


GdS 30 X 2005 - www.gazzettadisondrio.it

CS - Red
Politica