)
Sig. Presidente,
lunedi 25 aprile ricorre l¹Anniversario della Liberazione, una
data storica che grazie al suo alto senso della Patria è tornata
ad essere per tutti noi cittadini un momento di grande
importanza.
Una giornata che dovremmo trascorrere tutti uniti nel nostro
Tricolore, emblema di una volontà di andare avanti senza
dimenticare il nostro passato ed il sacrificio estremo dei
nostri padri per garantire alle nuove generazioni pace e
benessere.
In questo particolare momento storico il 25 Aprile assume un
ruolo significativo e noi vogliamo celebrarlo nei piccoli comuni
consapevoli di essere il vero collante dell¹unità del popolo
italiano.
Nel tempo della globalizzazione e dello svuotamento dei valori
noi portiamo in dote la nostra storia, l¹ identità ed il sicuro
radicamento ai valori repubblicani del Risorgimento.
In tutti i Municipi dei nostri piccoli comuni sono presenti e
ben visibili i simboli della nostra storia repubblicana a
partire dal nostro meraviglioso tricolore nel quale tutti ci
riconosciamo uniti e solidali.
Per tutte queste nobili ragioni lunedi 25 aprile a Rocchetta
Sant'Antonio diamo vita ad un momento di riflessione
nazionale sul tema:
"L'Italia unita dai piccoli comuni".
Un gesto forte e significativo per ricordare e trasmettere alle
future generazioni i valori alti dell'unità nazionale nella
solidarietà e nella condivisione di un comune sentire.
Un gesto
di grande amore verso la Bandiera italiana che parte dal
Mezzogiorno d'Italia ed è condiviso da tutti: dai piccoli comuni
della fascia alpina ai piccoli comuni dei monti siciliani.
Sig.
Presidente la nostra azione di promozione culturale delle
piccole comunità locali guarda con amore e con grande interesse
al Vostro sforzo di renderci cittadini orgogliosi della nostra
storia e della nostra Patria. La nostra speranza è che il 25
Aprile, possa essere un giorno importante anche per
sollecitare la politica italiana ed il Senato ad una rapida
approvazione della Legge 1942 a favore dei piccoli comuni
italiani. Una legge che non risolve sicuramente tutti i problemi
ma avvia quella inversione di tendenza necessaria per rilanciare
e valorizzare un patrimonio culturale, sociale ed ambientale che
fa dell'Italia un vero "unicum" nel mondo.
Anche l'iniziativa
del 25 Aprile, come quella sul cinema che realizzeremo l'8
maggio 2005, noi desideriamo dedicarLa al Suo grande impegno per
il nostro futuro ed al grande amore che riserva ai dieci milioni
di cittadini che vivono nei piccoli comuni italiani.
Grazie
Signor Presidente.
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2) ISITUIRE ASSESSORATI REGIONALI AI PICCOLI COMUNI
Ai Presidenti Giunte Regionali
OGGETTO: Richiesta istituzione assessorati regionali ai piccoli
comuni.
Gentilissimi Presidenti,
con il rinnovo di diversi governi regionali e soprattutto con le
nuove responsabilità assegnate alle Regioni dalla riforma della
Costituzione si apre una doverosa riflessione sul rapporto
istituzionale da tenere con le piccole comunità italiane.
I nuovi poteri assegnati alle regioni richiedono, a nostro
avviso la nascita di veri e propri assessorati regionali ai
piccoli comuni, per creare le condizioni di una doverosa
attenzione alle problematiche dei dieci milioni di cittadini che
vivono nei piccoli comuni italiani. Un vero luogo istituzionale
in grado di coordinare dal basso uno sviluppo ordinato del
territorio con particolare sensibilità verso le piccole
comunità,attraverso una stretta e proficua collaborazione con le
autonomie locali, viste come una risorsa e non un problema.
Certi di trovare la dovuta attenzione, fiduciosi di aprire un
dibattito politico serio, porgiamo distinti saluti.
Virgilio Caivano
GdS 30 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it