LEVISSIMA CON L'UNIVERSITÀ DI MILANO INAUGURA "LA STRADA DELL'ACQUA": ITINERARIO NATURALISTICO ALLA SCOPERTA DI ACQUA E GHIACCIAI IN VAL VIOLA (VALTELLINA)

Una passeggiata educativa e ideale per tutta la famiglia alla scoperta dell'acqua e del suo spettacolare percorso, dal ghiacciaio al torrente. Ma c'è anche la ricerca scientifica

Milano, 28 luglio 2008 - Levissima, Gruppo Sanpellegrino, riconosciuta come archetipo dell'acqua e leader di mercato, che da sempre ha stretto un patto di alleanza naturale con il suo territorio d'origine - la Valtellina - presenta la Strada dell'Acqua, un itinerario aperto a tutti che invita al contatto con la natura e le sue risorse per conoscerle, apprezzarle e rispettarle. Un appuntamento unico per chi ama coniugare la montagna con il rispetto per l'ambiente scoprendo un mondo di rocce, cunicoli e gole scavate dall'acqua nel corso dei secoli e che si celano tra i boschi e i pascoli.

L'iniziativa rientra nel percorso di sostenibilità e di salvaguardia della risorsa acqua intrapreso da Levissima e che ha visto l'avvio lo scorso anno di un importante progetto di ricerca scientifica in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano sul ghiacciaio Dosdè Orientale da cui nasce. La Strada dell'Acqua rappresenta il concreto e costante impegno da parte di Levissima nella difesa del territorio montano, della risorsa acqua e nell'educazione dell'opinione pubblica contro gli sprechi di questo bene così prezioso per la vita. Soprattutto in questa fase di intensa riduzione dei ghiacciai delle nostre Alpi, per Levissima è indispensabile approfondire la conoscenza della loro dinamica ed evoluzione, là dove l'acqua ha origine, sui ghiacciai del Gruppo Piazzi - Dosdè, nel cuore della Valtellina.

L'acqua Levissima riceve infatti in dono la sua purezza e leggerezza dalle sorgenti cristalline della montagna da cui sgorga, conservando intatta la sua originaria freschezza e bontà; nasce nel cuore delle Alpi centrali, in un'area protetta ai margini del Parco Naturale dello Stelvio, in un ambiente incontaminato che le consente di mantenere un posizionamento distintivo e unico tra le acque minerali italiane. Consapevole di questa dote di inestimabile valore Levissima rinnova giorno dopo giorno il suo impegno nei confronti dei ghiacciai, delle fonti di alta quota e del suo territorio d'origine.

Il percorso della Strada dell'Acqua segue il cammino tracciato dall'acqua, dal ghiacciaio al torrente, guidando alla conoscenza del Ghiacciaio Dosdè Orientale in Val Viola (Valtellina) e della sua evoluzione per avvicinare gli appassionati della montagna e della natura ad una paesaggio continuamente rimodellato nei millenni dall'acqua nei suoi vari stati fisici.

Con partenza dalla località Arnoga, in Alta Valtellina, percorrendo l'ampia scelta di itinerari proposti è possibile visitare i principali ghiacciai presenti nella zona e osservare gli interessanti fenomeni offerti dalla natura e dal suggestivo paesaggio alpino: le rocce e i ghiacciai aprono uno spaccato sulla storia più antica di questa terra e offrono un esempio davvero emozionante dei segni lasciati nelle epoche passate.

La presenza degli "omini in pietra" lungo il percorso e delle bacheche informative alla partenza nonché le cartine a disposizione del pubblico nei principali ritrovi, hotel della zona e uffici del turismo permettono ai camminatori e agli amanti della montagna di scegliere l'itinerario più adatto alla propria esperienza.

La Val Viola Bormina, il regno della Strada dell'Acqua

L'acqua è proprio uno degli elementi chiave della Valtellina dove sgorgano centinaia di sorgenti, si contano numerosi torrenti, laghi alpini e la fonte Levissima.

La Val Viola Bormina, situata nel settore occidentale dell'alta Valtellina (Gruppo Piazzi-Campo, Lombardia), si estende per oltre 60 kmq e nel suo tratto orientale confina con la Svizzera (Valle di Poschiavo); è un'area di rara bellezza naturalistica e paesaggistica che parte da 1.800 metri di quota entro un fitto bosco di larici, attraversato dal torrente Viola, che dà il nome alla valle; prosegue con un tratto vallivo principale semipianeggiante tra pascoli e prateria alpina e raggiunge vette glacializzate lungo le quali si snoda lo spartiacque che la separa dalla Val Grosina.

Nella Val Viola Bormina l'impronta generale del paesaggio attuale è determinata soprattutto dall'azione dei ghiacciai che, per quanto ridotti di estensione rispetto al passato, sono ancora presenti. Il settore della Val Viola che ospita i ghiacciai è localizzato alla testata della Val Viola Bormina ne costituisce il settore Nord Orientale, noto come Val Dosdè e Val Cantone di Dosdè.

In quest'area - tra i 2.500 e i 3.300 metri di quota - si concentrano gli apparati glaciali del Gruppo Piazzi-Dosdé che rappresentano la principale risorsa idrica dell'area e la fonte dell'acqua Levissima. Le loro acque di fusione alimentano la fitta rete di torrenti e ruscelli che attraversano le aree a pascolo e a bosco sottostanti, confluendo infine nell'Adda.

Anche questi ghiacciai, in accordo con quanto si verifica su tutte le catene montuose della Terra, sono attualmente in fase di regresso a seguito del riscaldamento climatico in atto (circa -40% di superficie e di volume dal 1981 al 2003).

Inoltre, la Val Viola Bormina vanta le principali certificazioni ambientali: costituisce un GEOSITO, bene geologico certificato in accordo al protocollo UNESCO di rilevanza nazionale; dal punto di vista naturalistico, dal 2003 costituisce un Sito di Importanza Comunitaria (SIC), aree definite in conformità alla direttiva Habitat 92/43/CEE emanata nel 1992 dall'Unione Europea, con la quale si individuano 200 tipi di habitat, quasi 200 specie animali e più di 500 specie vegetali, definiti di importanza comunitaria e che necessitano di particolari misure di conservazione; rientra infine anche in una Zona di Protezione Speciale (ZPS) definita in accordo alla direttiva "Uccelli" 79/409/EEC, con la quale si individuano 181 specie vulnerabili di uccelli da assoggettare a tutela rigorosa e i siti di maggior interesse per questi animali, quindi da porre sotto regime di protezione.

Levissima e la ricerca scientifica

Qual è lo stato di salute attuale dei ghiacciai? Quant'è la riserva idrica da loro rappresentata?

Per quanto tempo potrà durare?

Per studiare queste tematiche nell'estate 2007 è stata collocata sulla superficie del Ghiacciaio Dosdè Orientale (a quota 2.740 metri) una stazione meteorologica automatica (AWS Dosdè-Levissima), oggi la più alta su ghiacciaio in tutta la Lombardia. La stazione fornisce dati sulla temperatura dell'aria e sui flussi energetici alla superficie del ghiacciaio.

Come secondo step, a maggio 2008 è iniziata la sperimentazione di metodi di "protezione glaciale attiva" ovvero di strategie per ridurre la fusione nivo-glaciale e preservare parte dell'accumulo invernale. A questo scopo sul Ghiacciaio Dosdè Orientale è stata stesa una copertura di geotessile - un "non tessuto" bianco, spesso meno di mezzo centimetro e denominato "Ice Protector", che ha l'obiettivo di ridurre la fusione della neve e del ghiaccio sottostante tramite la formazione di barriere termiche tra l'atmosfera e il ghiacciaio. Questo progetto rappresenta il primo esperimento in Italia fatto per scopi scientifici anziché commerciali e darà dei risultati valutabili dalla fine dell'estate 2008. Si tratta, inoltre, di un'esperienza di forte rilevanza per la comunità scientifica per valutare, formulare e testare sulle Alpi Italiane concrete proposte di mitigazione degli effetti del riscaldamento atmosferico sui ghiacciai alpini.

M.C.

M.C.
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