AL MUSEO MUVIS MOSTRA ALLA MEMORIA DI ROMANO LEVI "GRAPPAIOLO ANGELICO"

Una professione tipica della Val San Giacomo è quella del distillatore, è documentato che già alla fine del Settecento esisteva un associazione di "Acquavitariorum".

Questa professione andava ad integrare la povera economia di sussistenza della montagna basata soprattutto sul trasporto delle merci, attraverso il passo dello Spluga, sull'agricoltura e l'allevamento. I distillatori iniziarono con un'attività ambulante e in seguito aprirono delle distillerie che davano lavoro d'inverno, lasciando tempo libero per lo sfruttamento delle risorse della montagna in altre stagioni. Le distillerie si diffusero in più di 120 località del nord Italia: Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana dando vita ad una vera e propria specializzazione.

Dalla metà degli anni Cinquanta molte aziende originarie della Val San Giacomo sono state chiuse a seguito di un processo di selezione che d'altra parte ha favorito lo sviluppo su scala internazionale di alcune di queste. Sono ancora oggi funzionanti cinque rinomate distillerie con i cognomi originari, Francoli a Ghemme (No), Levi ad Aosta, Levi a Neive (Cn), Scaramellini a Sandrà di Castelnuovo (Vr) e Vener a Parma, mentre altre importanti distillerie, fondate da valligiani, sono ancora attive, ma hanno cambiato proprietà.

Nell'intento di valorizzare questa pagina di storia economica così radicata e caratterizzante il nostro territorio il Comune di Campodocino in collaborazione con il Museo della Val San Giacomo e della Via Spluga intende organizzare, anche negli anni a venire, delle manifestazioni tematiche sulla cultura e storia dei "grapat".

La prima di questo ciclo è dedicata a Romano Levi, conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua tecnica distillatoria fedele alla tradizione e alla sua abilità artistica nel creare etichette uniche disegnate di suo pugno e molte ricercate dai collezionisti. A lui e alle sue produzioni sono state dedicate una ventina di pubblicazioni librarie, vari documentari e servizi televisivi, numerosi articoli nazionali e internazionali.

Serafino Levi, padre di Romano e di Lidia, partì da Fraciscio negli anni venti per stabilirsi a Neive dove si sposò ed iniziò a distillare le pregiate vinacce delle Langhe. Romano, rimasto orfano di entrambi genitori, dovette interrompere gli studi per continuare, con la sorella Lidia, l'attività di famiglia.

A marzo erano stati presi gli ultimi accordi con Romano per portare a Campodolcino una riedizione della mostra fatta a Neive (Cn) nel 2003 e a Palazzo Bricherasio Torino nel 2007, ed aveva promesso di essere presente a Campodolcino ma la sua scomparsa, avvenuta il primo maggio, non ci ha permesso di festeggiare con lui i suoi ottant'anni.

La mostra biografica esposta al Museo Muvis di Campodolcino è formata dalle collezioni concesse da:

- Levi Lidia - Neive;

- Comune di Neive;

- Piergianni Benso - Neive;

- Gregorio Luigi Fanetti - Campodolcino.

€. 2,00

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