REGOLE PENALIZZANTI PER L'EUROPA MENTRE CINA, INDIA, USA FANNO QUELLO CHE VOGLIONO
Entro il 2012 le nostre acciaierie - (un terzo della produzione italiana di 32 milioni di t/anno) dovrebbero ridurre del 20? L'emissione in atmosfera di anidride carbonica dopo averla già ridotta sinora del 29%. Giusto. Rispettare il protocollo di Kyoto vuol dire non annullare ma limitare il degrado del pianeta. Qui però siamo alle solite, siamo cioè all'armiamoci e partite.
Giusto ridurre, ma stragiusto che tutti riducano. No, in questo caso India, Cina e persino gli Stati Uniti se ne fregano, pronti ovviamente ad approfittarsi della situazione altrui. Ridurre ancora vuol dire costi, e tanti. Maggiori costi significa una sola cosa, anzi due ma con lo stesso risultato. O chiudere, o chiudere in Italia e andare ad aprire all'estero, da qualche parte dove di Kyoto se ne fregano. E dove non ci sarà neanche il calo del 29% già ottenuto in Italia.
E' ora di finirla. Tremonti ha non ragione ma straragione. Tutti uguali. Non possiamo ritagliarci addosso norme sempre più severe e più costose mentre gli altri fanno i loro comodi.
L'anno prossimo ci sono le elezioni europee. Il tema è già scritto, qualsiasi sia la parte politica: andare in Europa per cercare di porre fine al masochismo. Un'Europa politica che pretenda da tutti, India, Cina e USA in primis, il rispetto delle regole che devono valere per chiunque. Un'Europa politica che non sia subordinata all'economia e alle multinazionali.
Luca Alessandrini