EXPO 2015 FANTASTICA OCCASIONE ANCHE PER LA VALTELLINA
Molti hanno seguito l'esito incerto dell'assegnazione dell'Expo 2015 a Milano ma forse con poco interesse perché presi o dalla quotidianità ( questo nel caso della gente comune) o per gli amministratori ed i politici, non direttamente della partita, perchè impegnati nella imminente campagna elettorale sia a livello nazionale che locale.
Poi è arrivata la bella notizia che all'inizio in molti si è fatto fatica a comprendere sia per la sua reale portata che per la sua importanza. Nelle ore successive alla notizia del tempo è stato anche perso per accaparrarsi i meriti della vittoria, su cui è meglio non entrare nel merito. La vittoria è in questo caso dell'Italia intera ma soprattutto della nostra Lombardia e della vicina Milano.
Milano diverrà il "centro del mondo" per quasi un anno con centinaia di manifestazioni, investimenti da capogiro e con due filoni qualificanti sui quali interrogarsi a livello mondiale: l'alimentazione e l'energia. Tali questioni sono divenute proprio in questi ultimissimi anni ancora più importanti di quanto già non lo erano in passato.
Fatte queste premesse anche nella nostra Valtellina ci sta accorgendo che la questione potrebbe toccarci in maniera diretta e profonda in quanto siamo una zona che in tema di alimentazione ed energia può sicuramente dire la sua!
Inutile addentrarci troppo in questi argomenti che ho volutamente semplificato in quanto credo che tutti noi sappiamo l'importanza per esempio dei nostri molteplici prodotti tipici che con l'occasione potrebbero avere veramente una vetrina mondiale (ancora più ampia di quella della quale già taluno gode). Che dire poi della questione energetica da fonti rinnovabili (idroelettrica in primis) che vedono la nostra zona la principale produttrice italiana.
Se l'Expo è stato assegnato alla Lombardia ed in primis a Milano, noi non siamo la montagna di Lombardia?
A caldo difficile dire cosa si può o potrebbe fare ma l'essenziale è attivarsi in maniera immediata per cogliere questa opportunità, che forse potrebbe dare la possibilità alla nostra terra di inserirsi in una partita a livello internazionale di enorme portata e non solo sportiva come ha già saputo fare con capacità.
Potrebbe essere l'occasione di risollevare e risolvere anche delle questioni che abbiamo da anni e scoprire che le medesime divengano potenzialità ( penso al complesso di Sondalo), potrebbe divenire la molla per accelerare i lavori a livello di infrastrutture che dovrebbero già essere in itinere ( strada, aviosuperficie di Caiolo) o il momento per meditare su questioni idrogeologiche ancora irrisolte, sui nostri terrazzamenti, sui mutamenti climatici che stiamo percependo come zona alpina etc…
Come a livello nazionale però questa partita deve essere giocata con il massimo coinvolgimento possibile ed un mix tra pubblico e privato, potrebbe divenire un fare sistema dell'intera provincia senza alcuna esclusione: Enti locali ,Aziende, Istituti, Forze Politiche, Sindacali, Imprenditoriali. Mai è avvenuta una sinergia di questo genere ( se si escludono i difficili momenti della grande alluvione del 87 ma con ben altre finalità e spinte).
Cominciamo da subito ad interrogarci su come ci si può ricollegare a tale evento che ricordo è di portata mondiale e storica (irripetibile per la nostra nazione per questo secolo).
Anche la stessa città di Sondrio potrebbe avere un suo ruolo all'interno di questa manifestazione anche se in pochi ad oggi vi hanno pensato ( non per presunzione ma il nostro programma come Popolo delle libertà ne parla) e forse qualche associazione e pochissime persone lungimiranti.
Ciò premesso non ci resta che iniziare a correre per poter salire su questo treno che è già partito ( e di cui è nota la direzione va dove anche a noi serve) e che sicuramente non aspetta noi. Credo che se si voglia essere della partita si debba iniziare immediatamente ad attivarsi, a mettere in moto i cervelli e le risorse della nostra Valle.
Così facendo si riuscirà sicuramente a trarne dei benefici collettivi e non a limitarci a sperare che qualche briciola, dell'enorme manifestazione ( da leggersi come opportunità) possa cadere casualmente sul nostro territorio.
Gianpietro Scherini (x)
(x) Già Deputato al Parlamento