FONTANE PUBBLICHE GASSATE O NATURALI, MILANO STUDIA GLI SPAZI
Anche a Milano stanno arrivando le fontane pubbliche per l'erogazione gratuita di acqua naturale o gassata. Diffusi per ora solo nei comuni del sud-ovest milanese, questi punti di rifornimento si trovano in spazi verdi vicini a quartieri abitati. L'assessorato comunale all'Ambiente ha espresso parere positivo sul progetto: «È in corso lo studio di fattibilità - spiega l'assessore Edoardo Croci - a breve localizzeremo i siti adatti, probabilmente parchi che la sera chiudono».
La realizzazione, conferma Croci, è affidata a Metropolitana milanese spa, già responsabile del servizio idrico integrato cittadino. Il know how lo metterà la Tasm (Tutela ambientale sud milanese), gestore degli impianti extraurbani in funzione, che ha già incontrato Comune e Mm. Il costo medio di ogni casa dell'acqua è di circa 50mila euro. «Un giardino pubblico non isolato, con luce, gas e un parcheggio, sarebbe l'ideale - spiega Tiziano Butturini, presidente di Tasm - come parco Sempione o Forlanini».
I milanesi della Barona e di Baggio utilizzano già le due fontane vicine di Buccinasco e Cesano Boscone, le più attive: 4.500 litri al giorno. Acqua potabile e controllata. Come quella di Milano, sottoposta ogni anno a circa 21mila analisi. «La sua potabilità non è inferiore a quella in bottiglia», spiega Stefano Maullu, presidente dell'Ato che controlla la gestione delle risorse idriche in città. A confermarlo gli ultimi 3.094 campionamenti compiuti dall'Asl nel 2007. Il rubinetto milanese per di più conviene: un metro cubo d'acqua costa 0,54 centesimi, contro una media nazionale di 0,92.
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