SETTE FAMIGLIE SU DIECI SANNO CHE COS'È LA LIBERALIZZAZIONE DEI COSTI DELL'ENRGIA ELETTRICA
Il "primo luglio" non è più uno sconosciuto. Sette famiglie italiane su dieci conoscono infatti la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, scattata il primo luglio scorso, e il 7% di esse si dice pronto a cambiare venditore nei prossimi mesi. Circa la metà dei clienti domestici, inoltre, si dichiara interessata alle nuove offerte ma quasi la stessa percentuale manifesta alcune preoccupazioni nei confronti del passaggio. Sono questi i principali risultati dell'indagine demoscopica sulla qualità dei servizi del mercato dell'energia elettrica commissionata dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. La ricerca, affidata attraverso gara a un istituto specializzato e realizzata nel novembre scorso su un campione di 2.500 interviste e focus group, ha avuto come obiettivo principale quello di rilevare le aspettative e la soddisfazione delle famiglie e delle piccole imprese, cercando anche di capire il reale atteggiamento verso le tematiche della liberalizzazione.
L'indagine è inserita nella relazione di analisi di impatto della regolazione del "Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di distribuzione, misura e vendita dell'energia elettrica nel periodo di regolazione 2008-2011".
Dall'indagine emerge il ritratto di un cliente interessato alle opportunità offerte dal mercato aperto alla concorrenza, soddisfatto della qualità tecnica del proprio servizio (certamente non dei prezzi), ma non a piena conoscenza dei propri diritti a tutela della continuità ed efficienza della fornitura. Per esempio, l'89% delle famiglie dichiara di essere "molto" o "abbastanza" soddisfatto della qualità tecnica del servizio elettrico (continuità della fornitura, numero e durata delle interruzioni) ma solo il 19% dei clienti è a conoscenza degli indennizzi automatici fissati dall'Autorità in caso di mancato rispetto dello standard di qualità commerciale da parte dei venditori. È stato anche analizzato come viene percepito dai consumatori il fenomeno delle interruzioni nella fornitura di energia elettrica. Agli intervistati è stato chiesto se negli ultimi 12 mesi avessero avuto qualche interruzione (programmata, lunga o breve) della corrente elettrica nella loro casa o azienda e in che misura tali interruzioni avessero recato loro dei disagi. Il 23% dei clienti domestici e il 16% delle aziende ha risposto di aver avuto un'interruzione programmata (interruzioni dovute ad interventi e manovre programmati sulla rete, precedute dalla comunicazione ai clienti interessati); il 23% sia delle famiglie sia delle aziende di aver avuto un'interruzione senza preavviso decisamente più lunga di qualche minuto; il 46% dei clienti domestici e il 40% dei non domestici di aver avuto un'interruzione senza preavviso breve, di pochi minuti; il 37% delle aziende di aver avuto micro-interruzioni, cioè interruzioni della corrente elettrica inferiori a un secondo; il 7% dichiara di averne avute "spesso" negli ultimi 12 mesi, il restante 30% qualche volta o raramente.
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