MOLTENI: "FARO' IL SINDACO", E L'AIUTO GLI VIENE DAL CENTRO-DESTRA
Locandina
Su una locandina davanti alle edicole si legge a caratteri cubitali una dichiarazione di Molteni: "Farò il Sindaco". In effetti le sue azioni stanno salendo, in casa PD innanzitutto ma anche fuori. Lui è già in campagna elettorale dato che l'eventualità delle primarie è lontana ma se anche vi fossero ormai acquisterebbero valenza se non di finzione quasi. Parte con due vantaggi. Sa di avere alle spalle, al dunque, tutto lo schieramento. Non basterebbe ma per fortuna del centro-sinistra soccorre l'inconcludenza del centro-destra, intesa come difficoltà a recuperare l'unità. Secondo aspetto non ha il competitore. Ogni giorno che passa questo aspetto pesa anche per i contatti che chi c'è , Molteni, può avere impegnando persone che magari, vi fosse un'alternativa e ovviamente un'alternativa autorevole e credibile, potrebbe diversamente orientarsi.
Centro-sinistra
PD viene a trovarsi in posizione subalterna oppure prende consistenza la posizione dei VIP ex Margherita (Dioli, Tognetti, Trabucchi) secondo i quali il segretario del PD Costanzo ha assecondato, senza discuterne, la candidatura Molteni che, hanno ribadito, non era e non è del PD come quella di Schena mentre il PD avrebbe dovuto fare le primarie.
Oggi le primarie, non più del PD (però chi le vuole ha già raccolto 600 firme) ma eventualmente di coalizione non hanno più senso.
Si pone il problema cosa farà il PD. Se presenta una sua lista di appoggio alla candidatura Molteni rischia una magra elettorale perché parte dei suoi tradizionali elettori voteranno Sondrio Democratica, a meno che questa si tiri indietro.. Se comunque il PD non si presentasse caratterizzerebbe politicamente, entrando quindi con suoi uomini con decisione non certo unanime in SD. Tale lista dunque verrebbe "politicizzata" escludendo la possibilità di quel consenso largo extra-partiti che Molteni ha invece ha auspicato.
Quesito: ma i DS ex Margherita, ora aventiniani, dove si candideranno? Si potrebbero fare diverse ipotesi che però nulla hanno a che vedere con un'analisi politica seria. Da aggiungere che per conto loro dovrebbero andare la cosiddetta "cosa rossa" che potrebbe costituirsi in questa occasione probabilmente in prima battuta con un candidato Sindaco di bandiera e appoggio a Molteni in seconda battuta,.
Consegue, come da apertura, da questo "estratto di analisi" associato ai numeri elettorali che abbiamo dato in precedente articolo l'impossibilità per il centro-sinistra, e quindi per Molteni, di vincere.
Centro-destra
Detto questo andiamo a vedere il centro destra che, abbiamo ripetutamente sostenuto, ha in mano sua, analizzati i numeri di base, il destino elettorale del Comune di Sondrio. Se infatti il centro-sinistra non può vincere è invece vero che il centro-destra può perdere e oggi è per la verità incamminato in proposito su una buona strada. Per vincere avrebbe bisogno, oltre che di un candidato autorevole ancor oggi da indicare, della sua compattezza e anche di un dialogo con i nuovi gruppi in movimento (Sondrio Accesa, Sondrio Liberale, Sondrio Unita, Il Risveglio di Sondrio. E poi c'è la Destra di Romualdi e Violante). L'unità non c'é. Nel primo incontro di lunedì 21 gennaio - con qualche mese di ritardo rispetto alle esigenze politiche - i Retici non hanno partecipato precisando per lettera che non si siedono allo stesso tavolo dove è presente la Lega. Qualche giorno dopo il segretario dell'UDC Aili è intervenuto sulla stampa con una posizione simile, forse anche più dura. Essendo già febbraio i tempi per recuperare un discorso comune appaiono non stretti ma strettissimi. E' più facile che un dromedario passi attraverso il buco della serratura che il centro-destra ritrovi l'unità che in ogni caso non sembra, detto per inciso, essere obiettivo comune. Osservava sconsolato una sorta di filosofo nei consueti capannelli in Piazza Garibaldi, parte non recintata, che nel centro-destra sembra ci sia chi ha l'obiettivo di poter dopo le elezioni tuonare sulle cause della sconfitta piuttosto che non cercare di vincere…
In altri termini Molteni avrebbe difficoltà a vincere ma l'aiuto che il centro-destra, sia pure involontario, gli sta dando con la sua inconcludenza può risultare determinante.
Ci sono anche gli altri
Detto avanti del centro-sinistra, per il resto numeri alla mano e considerato possibile, allo stato odierno delle cose, che o Lega o Retici si presentino da soli interviene una sorprendente novità perché a questo punto le liste cosiddette minori potrebbero, ma non solo per numeri ma per persone e contenuti, diventare determinanti risucchiando quota non trascurabile di elettorato di un centro-destra sfrangiato e quindi meno credibile. Come? Il modo c'è ma qui non sarebbe più analisi politica bensì politica pura per cui ci fermiamo. Semmai se ne potrebbe discutere pubblicamente.
a.f.