La Valtellina al Vinitaly
Nella serata conclusiva di Vinitaly, nel padiglione del
Palaexpo che ospitava la miglior produzione regionale,
presenti sommelier e giornalisti, lo Sforzato di Valtellina
è stato giudicato il vino simbolo della Lombardia. Un
riconoscimento importante per una terra che vanta etichette
di gran pregio.
L’ultima edizione della fiera veronese (7-11 aprile) ha
visto la partecipazione di tutte le case vinicole della
provincia di Sondrio ed i primi consuntivi sono più che
soddisfacenti.
Casimiro Maule, presidente del Consorzio di tutela, giudica
la partecipazione a Vinitaly 2005 un’esperienza positiva,
caratterizzata dalla presenza di qualche operatore in meno
ma da un più elevato numero di consumatori.
“Ci siamo presentati alla vetrina internazionale dei vini -
precisa Maule - con due annate strepitose, il 2001 e il
2002. Il nome della Valtellina acquista sempre più
popolarità. Ci vengono a cercare, anche gli stranieri più
lontani”.
La dislocazione degli stand, secondo alcuni, non era
particolarmente felice in quanto lontana dai passaggi
massicci, ma la collocazione e l’allestimento di “Casa
Valtellina” della Camera di Commercio, con le aziende di
contorno, sono stati definiti ottimi, anche per l’eleganza
dell’insieme.
“Buoni i contatti e le vendite” - ha dichiarato al rientro
Elena Fay. “Soprattutto nei primi tre giorni abbiamo
lavorato moltissimo”.
“Bello ed elegante il messaggio della Valtellina - ha
sottolineato Domenico Triacca -. Leggermente inferiore il
passaggio rispetto ad altri anni. Sono in parte mancati gli
stranieri, ma l’assenza ha una giustificazione: a giugno si
terrà l’expo biennale di Bordeaux e molti che devono
affrontare lunghi viaggi optano per quella rassegna. La
Valtellina riscuote comunque sempre consensi”.
Felici dei risultati Nicola Nobili e Mamete Prevostini, due
giovani produttori che a Verona hanno presentato vini
giudicati interessanti da ristoratori ed enotecari. Hanno
consolidato precedenti contatti ed hanno avviato nuovi
rapporti commerciali.
Da Alberto Marsetti è giunto qualche appunto sulla
dislocazione degli stand ma nel complesso anche il suo
giudizio è positivo. “La Valtellina suscita sempre molto
interesse - ha precisato Marsetti - e proprio per questo
merita ancora maggior visibilità. Traguardo ottenibile con
la presenza di tutte le aziende su un’unica area e non in
spazi diversi”.
Esperienza quindi più che valida soprattutto grazie ai vini
delle annate eccezionali di inizio millennio immessi sul
mercato dopo l’invecchiamento imposto dal disciplinare della
Denominazione d’origine controllata e garantita. Ospiti di
spicco allo stand della Valtellina: il ministro Gianni
Alemanno, l’assessore regionale Viviana Beccalossi e
rappresentanti e dirigenti di Provincia e Camera di
Commercio di Sondrio.
Red
GdS - 20 IV 05 - www.gazzettadisondrio.it