Contributi esterni: argomento proposto da Gustavo Vitali: 31° Campionato italiano di deltaplano - Trofeo Internazionale Montecucco 2005, aperto anche ai piloti stranieri
Nello splendido
comprensorio del Parco del Montecucco a Sigillo (Perugia),
un vero paradiso per gli amanti del volo libero, è in
pieno svolgimento il 31° Campionato italiano di
deltaplano - Trofeo Internazionale Montecucco 2005,
organizzato con la formula "open", vale a dire aperto
anche ai piloti stranieri.
Insieme agli italiani, sono infatti presenti piloti
provenienti da Francia, Giappone, Germania, Repubblica
Ceca, Romania, Svezia ed Ungheria per un totale di 70
volatori.
Suggestivo lo spettacolo notturno di luci, giochi
d'acqua ed effetti pirotecnici, appositamente creato per
Sigillo, la "città del volo", come cerimonia d'apertura.
Hanno assistito autorità locali e regionali, giornalisti
sportivi e gran parte della cittadinanza insieme ai
piloti in gara.
La manifestazione si protrarrà sino a sabato 6 agosto.
E' prevista una prova per giorno, ma già le forti
raffiche di vento da sud hanno sconsigliato il direttore
di gara Italo Tarasconi di dare il via alla prime due
manches in programma.
Invece è andata bene la terza giornata, svolta su un
percorso di 120 km con direzione Trevi, Gubbio ed
atterraggio a Villa Scirca nel campo ufficiale della
manifestazione, messo a disposizione dal Comune di
Sigillo e dai club locali "Zero Problemi" e "Forever
Delta".
Ben 22 piloti sono riusciti a completare il percorso,
tutt'altro che facile, soprattutto nel ritorno da Trevi.
In testa a tutti Franco Laverdino di Torino in poco più
di tre ore, seguito da Luca Comino (Cuneo), e dal
francese Jacques Bott. Atterrati forzatamente lungo il
tragitto la restante parte dei piloti, non trovando più
le condizioni ottimali richieste dal volo libero in
deltaplano e parapendio. Esso sfrutta come "motore" le
correnti d'aria calda ascensionali per innalzarsi di
quota e con essa mantenersi in volo abbastanza a lungo
per percorrere anche molti chilometri. I percorsi in
gara assomigliano alle regate veliche e sono
contrassegnati da punti salienti del territorio, quali
vette montane, edifici ed altro ancora, detti "boe". Il
pilota le deve raggiungere e rimarcare l'avvenuto
aggiramento con il GPS in dotazione. Vince chi impiega
meno tempo.
GdS 10 VIII 2005 - www.gazzettadisondrio.it