VINO ED ATMOSFERA PROTAGONISTI DEL BANCO D’ASSAGGIO “PIÙ ALTO D’EUROPA”
Oltre 120 tra turisti, appassionati, stampa e addetti ai lavori non sono voluti mancare all’evento organizzato al Sunny Valley Kelo Resort di Santa Caterina Valfurva, a 2.800 metri d’altezza nella straordinaria cornice del Parco Nazionale dello Stelvio. Un banco d’assaggio tra i più alti d’Europa realizzato, in collaborazione con Associazione Italiana Sommeliers - delegazione di Sondrio e circuito enoturistico Wine & More.
Le 5 cantine in degustazione non potevano trovare contesto più adatto per esprimere quel concetto di qualità che le lega tra loro. “Alta qualità in alta quota” ha dato quindi la possibilità ai numerosi presenti di trovare riuniti, nell’esclusiva ambientazione del Sunny Valley, l’eccellenza della Franciacorta (Monte Rossa), l’alta qualità del Soave (Inama) e i blasonati vini di Valtellina (Triacca, Plozza, Rainoldi). Il tutto supportato dalle grandi doti comunicative di Nicola Bonera, sommelier professionista, vice campione italiano, che ha accompagnato il pubblico alla scoperta dei vini in degustazione, con l’impeccabile servizio dei sommelier della delegazione AIS di Sondrio.
A fine serata sono stati estremamente positivi i riscontri suscitati dall’evoluzione dei vini degustati a queste altitudini. Un aspetto molto interessante che apre il campo a una serie di progetti che potrebbero fare del resort di Santa Caterina Valfurva una valida location per affinamenti in quota, soprattutto alla luce delle ideali caratteristiche strutturali.
Un evento davvero apprezzato che è poi proseguito deliziando i palati con un aperitivo a base di golosità e salmoni scozzesi affumicati dal vivo, per concludersi in bellezza con la cena ideata dallo staff del Sunny Valley, il Kelo Resort interamente costruito con un tipo di legno molto caldo e resistente, il kelo, che nasce in Lapponia, all’interno del circolo polare artico. Perfetti dunque per le basse temperature che in Lapponia raggiungono anche i meno cinquanta, questi alberi seccano in piedi nella foresta e vengono tagliati soltanto dopo che hanno concluso il loro ciclo vitale, che dura circa duecento anni.
Luca Faccinelli